Copritevi le spalle

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Pov's Nic
Guardo la televisione mentre sono steso sul divano.
Il mio corpo è fermo nella mia dimora ma la mia testa è ancora ferma a quello che è successo ieri sera.
Non mi sono mai sentito così carico d'emozioni negative, nemmeno quando mi trovavo in orfanotrofio ma ieri sera ho tirato fuori quel Niccolò che aspettava da tempo d'usciere, quello carico di rabbia, quello che non vuole sapere niente del suo passato e soprattutto quello che pensa solo a stare bene.
Negli anni mi sono creato una corazza proprio perché in passato ho sofferto troppo ma ieri sono crollate tutte le certezze che avevo quando ho rivisto quei due occhi del mio stesso colore.
Marroni intensi i nostri.
Il colore degli occhi di mamma invece era un verde intenso...

Sobbalzo quando sento il campanello di casa suonare e subito mi dirigo verso la finestra della cucina notando la camera di Adriano vuota. Non può essere il mio migliore amico perché oggi ci dovevamo vedere verso sera e Adriano non è uno che anticipa gli appuntamenti anzi, li rimanda solo.
Probabilmente è uno dei miei Miserabili e così tranquillamente mi avvicino alla porta ma quando la apro, subito il sorriso si spegne.

"Ciao Niccolò" Mi saluta Aurora, l'ex moglie di Fabrizio e io la saluto con un cenno del capo, soffermandomi poi dietro la sua figura notando Irene.

"Cosa ci fate qui?" Chiedo poi io, inevitabilmente freddo e vedo gli occhi di Irene alzarsi al cielo mentre Aurora mi riserva un piccolo sorriso malinconico.
Irene ha preso proprio da quella testa di cazzo di nostro padre.

"Siamo venute a parlarti" Mi risponde Aurora e così io annuisco, aspettando che qualcuno delle due parli.

"Non ci fai entrare?" Chiede ad un certo punto Irene e io subito abbasso il capo. Non ho mai fatto entrare nessuno se non i Miserabili in questa casa. Ho sempre creduto che per far vedere qualcosa a qualcuno, soprattutto se così importante come una casa che ti sei praticamente costruito da solo, quest'ultimo deve essere importante e per quanto Aurora possa essere gentile con me, ancora non me la sento.
In fin dei conti fa parte della nuova famiglia di Fabrizio, con lei e con sua figlia non dovrei avere niente a che fare.

"Non faccio entrare nessuno a casa mia" Rispondo io piano e sento una piccola risata da parte di Irene. "Sai, non è una villa come la tua con 50 camere e 30 bagni" Continuo poi io prendendola in giro e lei subito mi fulmina con lo sguardo mentre Aurora sospira.
Mi dispiace vedere tutti questi sforzi invani da parte di Aurora perché quest'ultima è davvero un pezzo di pano e nonostante tutto, si vede che non mi vuole far pesare quello che è successo negli anni passati.
"Allora se vuoi possiamo andare in un bar" Propone Aurora. "Senza litigare" Continua poi lei e sia io che Irene scoppiamo a ridere divertiti mentre Aurora sorride perché ha finalmente centrato come far star bene me e sua figlia.

"Prendo il telefono e vengo" Dico poi io, facendo un piccolo sorriso a Aurora per poi soffermarmi sulla figura d'Irene. Ha i capelli mossi, dei pantaloni a zampa color blu e una maglietta leggere sopra con un borsone accanto.

"Vuoi mettere il borsone dentro?" Le chiedo io, facendo risvegliare la sua attenzione e subito lei alza lo sguardo verso di me mentre Aurora ci guarda stupita.

"Grazie" Mi ringrazia Irene, passandomi il borsone e io subito mi dirigo verso il divano per posarlo per poi prendere le chiavi e il telefono.
"Eccomi" Dico io alle due figure femminili davanti la mia porta di casa per poi chiudere quest'ultima a chiave.

"Andiamo dai" Ci incita Aurora, prendendo subito la via delle scale facendo rimanere da soli me e Irene.

"Prima le donne" L'invito io ad andare prima e Irene mi guarda con una piccola risata.

Proteggerti mi viene naturaleWhere stories live. Discover now