Combatti i tuoi mostri

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Pov's Irene
La testa mi pulsa e la pancia mi fa male e per questa ragione mi metto una mano in viso, cercando di continuare a dormire nonostante le tapparelle della finestra aperte ma proprio non ci riesco. Una delle cose che mi da più fastidio quando dormo è proprio il sole e proprio per questo cerco di alzarmi per andarle a chiudere ma due forti braccia mi fermano e inevitabilmente apro subito gli occhi, sgranandoli notando Niccolò dormire attaccato a me, con il petto nudo, il ciuffo scompigliato che gli ricade sulla fronte e infine le sue labbra carnose e rosee e inevitabilmente faccio un piccolo sorriso, accarezzandogli la guancia per poi sospirare e stendermi nuovamente sul letto e frammenti di ricordi della serata passata si fanno spazio dentro di me.
Il ballo, l'incontro con Noah, il bacio con quest'ultimo e poi sconnessi ricordi assieme a Niccolò.
Ricordo solo qualche sua parole e qualche sua carezza, per il resto il vuoto e proprio per questo, sempre tra le sue braccia che non mi lasciano andare, mi guardo attorno non riconoscendo la stanza.

"Dormi Ire" Sento sussurrare da parte di Niccolò, quest'ultimo ancora con gli occhi chiusi e io subito mi giro verso di lui, sia per lo stupore che per la paura. Sono completamente addormentata e in più ho un fortissimo mal di testa.

"Dove siamo Nì?" Chiedo inevitabilmente io, questa volta sedendomi a gambe incrociate sul letto grazie alle braccia di Niccolò che non tengono più il mio corpo attaccato al suo.

"A casa mia" Risponde tranquillamente lui, mettendosi una mano sugli occhi per stropicciarseli e infine girarsi verso di me e io quasi sussulto a questo contatto visivo. Il suo sguardo da appena sveglio, i suoi capelli scompigliati e il suo petto nudo fanno risaltare ancora di più la sua bellezza.

"A casa tua? Ma tu.." Dico subito io confusa e scompigliandomi i capelli.
Settimane fa mi disse che non faceva entrare nessuno a casa sua se non i suoi amici più stretti e io in questo momento sono addirittura nel suo letto..

"Ieri sera sei stata malissimo e Angelica e Adriano non sapevano cosa fare, hai chiesto di me e io sono venuto" Mi spiega lui e subito le mie guance diventano rosse per l'imbarazzo. Maledetto alcol e maledetta sbronza, chissà quante altre cazzate ho detto ieri sera in presenza di Niccolò e proprio per questa ragione mi metto una mano in viso, soffermandomi inevitabilmente sugli abiti che porto addosso.

"Perché ho una tua maglietta e un tuo pantaloncino?" Chiedo io e Niccolò fa subito un sorrisetto, facendomi pensare subito al peggio.

"Non ti ricordi proprio di quando mi hai supplicato di venire a letto con te perché mi vedi troppo bello e dovevi avere una notte di fuoco con il qui presente?" Mi chiede poi lui e subito io sgrano gli occhi.
Non è possibile, non è affatto possibile...

"Cioè io e te... In questo letto..." Dico poi io, completamente in imbarazzo e soprattutto con le mani nei capelli per poi maledirmi completamente da sola per la mia poca irresponsabilità e immaturità.

"Irè" Mi richiama Niccolò, mettendomi una sua mano sul fianco per farmi girare verso di lui nonostante il mio immenso imbarazzo. Non voglio proprio guardarlo negli occhi, per niente...
"Non abbiamo fatto niente, ti sto solo prendendo per il culo" Continua poi lui e subito io gli tiro un cuscino addosso facendolo sonoramente ridere mentre io lo guardo malissimo.
Mi ha fatto davvero pensare al peggio.

"Nemmeno un bacio?" Chiedo e in risposta lui nega con il capo e io non posso fare a meno di sospirare per poi abbassare il capo e dentro di me domandarmi: "Volevo un altro bacio?" ma la risposta la so benissimo perché è si, avrei voluto e voglio tutt'ora un altro bacio da parte del ragazzo che in questo momento si trova accanto a me con il il suo fascino che mi manda sempre in tilt come nessun'altra cosa al mondo.

"Vado a preparare la colazione, te se vuoi puoi andare in bagno a lavarti" Mi dice poi Niccolò, alzandosi dal letto e io annuisco, non riesco a non notare le sue spalle scoperte e la sua schiena. Non ha tanti muscoli ma sicuramente non si può non definire un bellissimo ragazzo e quando penso a ciò, subito mi butto nuovamente sul letto.
"Tutto bene Ire?" Mi chiede proprio lui.

Proteggerti mi viene naturaleDonde viven las historias. Descúbrelo ahora