Amore proibito

830 34 6
                                    

Pov's Ire
"È la prima volta che mangiamo soli noi tre" Esclama papà, prendendo dal suo piatto un pezzo di carne per poi portarlo alla bocca.
'Forse è anche l'ultima..." Penso tra me e me.
Io e Niccolò stiamo in silenzio e non ci rivolgiamo la parola da questa mattina, precisamente dopo la nostra litigata dovuta all'incontro con Noemi.
Ho visto gli occhi pieni di vita e pieni d'amore di Niccolò, ho visto la speranza che in quel ragazzo non ho mai visto prima e nonostante io non sappia la storia tra lui e Noemi, da quegli sguardi e da quelle parole ho capito che loro sono stati qualcosa di troppo grande per essere paragonato ai miei pensieri e ai miei sentimenti. Sono qualcosa di più di due semplici ragazzi, sono stati amore e forse anche qualcosa di più...

"Irene" Mi richiama mio papà e inevitabilmente alzo il capo, cercando di cacciare via tutti i miei pensieri riguardati proprio Niccolò e Noemi. "Mi stai ascoltando?" Mi chiede lui e io subito abbasso il capo, guardando di sottecchi Niccolò.

"Scusa non stavo ascoltando, puoi ripetere?" Chiedo gentile io, cercando di sforzare un sorriso ma i miei occhi sono attratti solo dal ragazzo che ho davanti e che mangia in silenzio, senza rivolgere la parola ne a me ne a papà.

"Dico che è la prima volta che mangiamo noi tre soli" Mi risponde lui e io annuisco, senza far notare le tante emozioni che ho dentro da quando siamo arrivati e non ho mai passato i giorni qui a Courmayeur in tutta questa solitudine nel quale sono stata oggi anzi, per me questa vacanza negli anni passati era piena di vita e piena d'avventure...

"Stasera fate qualcosa?" Chiede mio padre, questa volta richiamando anche l'attenzione di Niccolò e quest'ultimo prima guarda papà e poi guarda me. Non sa di nessuno locale in queste zone quindi la risposta la so solo io ma mio padre, con le sue immense chiacchiere, mi precede. "Potete andare insieme a Noemi e Giacomo nel locale che tanto ti piace Ire" Continua lui e vedo subito la mandibola di Niccolò quasi contorcersi quando papà pronuncia il nome di Noemi...

"Poi vediamo, non so se vogliono uscire" Taglio corto io ma dentro di me so che Niccolò questa sera la passerà insieme a Noemi...

"Niccolò" Richiama questa volta papà al ragazzo davanti a me che da quando ci siamo seduti a cena non ha aperto bocca se non per mangiare. "Ho visto che conosci molto bene Noemi, c'è qualcosa tra di voi?" Chiede curioso nostro padre e Niccolò subito stringe la forchetta che ha in mano, sia per il tono con cui papà ha fatto questa domanda sia perché, da come so bene, Niccolò odia parlare delle sue cose.

"Non sono affari che ti riguardano" Risponde subito il ragazzo e Fabrizio lo guarda in malo modo mentre io sospiro, appoggiando la forchetta al lato del piatto mentre mi metto le mani in grembo. La pancia inizia a farmi male e la stanchezza per il lungo viaggio si inizia a far sentire...

"E pensare che ho conosciuto Matilde e Lapo quando hanno adottato Noemi" Esclama poi papà e a quest'affermazione il bicchiere che teneva in mano Niccolò si scaglia completamente sul pavimento distruggendolo in mille differenti pezzi e subito io sussulto.

"Tu lo sapevi quindi" Dice Niccolò, guardando con il fiato sospeso nostro padre.

"Conoscevo l'orfanotrofio, ho consigliato io di andare lì per trovare qualche ragazza da adottare" Spiega papà ed è proprio qui che Niccolò perde ogni tipo di calma, i suoi occhi si riempiono di un odio mai visto e di un rancore che poche persone hanno dentro e mi fa quasi paura vederlo in questo stato...

"Non solo mi hai rovinato la vita quando mi hai abbandonato" Inizia a parlare Niccolò, questa volta alzandosi dalla sedia e avvicinandosi a Fabrizio. "Ma me l'hai anche rovinata quando mi hai portato via Noemi! La cosa più bella che in tutti quegli anni mi era capitata" Continua lui, questa volta completamente urlando e io chiudo istintivamente gli occhi, come se quest'azione potesse farmi meno male, come se mi rinchiudessi in un piccolo mondo nel quale i miei sentimenti non vengono a galla per poi scoppiare dentro al mio corpo.
Niccolò poi decide di mandare un ultimo sguardo pieno di fuoco a papà per poi salire la grande scalinata di legno e andare chissà dove in questa immensa villa mentre io guardo il piatto e mio padre guarda il bicchiere frantumato dallo stesso Niccolò.

Proteggerti mi viene naturaleWhere stories live. Discover now