Proteggerti mi viene naturale

Non ti lascio andare

Pov's Nic
"Grazie Vale sei un santo" Ringrazio io il mio amico, lasciandogli un bacio sulla testa per poi correre fuori dalla macchina per dirigermi all'entrata della scuola piena di ragazzi e ragazzi vestiti in tutto punto con abiti che probabilmente costano più di loro stessi.
Mi giro in torno, cercando dei visi conosciuti e appena vedo Adriano subito mi fiondo verso di lui correndo e attirando l'attenzione di diverse coppie.

"Dov'è?" Chiedo subito io.

"Calmati" Mi risponde il mio migliore amico mettendomi due mani sulle spalle che subito io mi scrollo da dosso. Non perché mi abbia fatto un torto o altro, semplicemente perché in questo momento l'agitazione che ho dentro supera tutto il resto.

"Mi hai chiamato dicendo che Irene stava male e io sono corso qui come non so cosa, ora pretendo di vederla" Ribatto io agitato e torturandomi le mani. Meno di un'ora fa, nel mentre che sistemavo casa, Adriano mi ha chiamato dicendomi che Irene non stava bene e di venire qui. Io ovviamente non potevo dire di no anzi, ho lasciato tutto per chiamare Valerio e farmi accompagnare in questa scuola e catapultarmi a questo fottutissimo ballo di fine anno.

"Eccola" Esclama poi Adriano, girandosi di poco verso destra e stessa cosa faccio io per poi correre verso Angelica e Irene.

"Cos'è successo?" Chiedo io, notando Irene aggrappata al corpo della sua migliore amica.

"Ho mal di testa e mal di pancia" Mi risponde Irene con gli occhi chiusi e subito io mi metto una mano sul viso sospirando.

"Quindi? Ora cosa dobbiamo fare?" Chiedo io guardando i due ragazzi e quest'ultimi subito abbassano lo sguardo. 

"Ire" La richiamo io andandole vicino per prenderla tra le mie braccia. "Quanto hai bevuto?" Le chiedo poi io e lei non risponde, appoggia solo la sua testa sul mio petto.
"La portiamo a casa tua Angi?" Chiedo io alla ragazza accanto ad Adriano e vedo lei prima girarsi verso il mio migliore amico e poi verso di me.

"Nì è che..." Inizia a parlare Adriano ma subito io lo fermo.

"Non lo voglio sapere cosa volete fare voi due" Dico subito io, non interessandomi alla vita sessuale del mio migliore amico e della migliore amica di Irene. "Mi avete chiamato solo perché devo stare con lei nel mentre che voi due state a letto insieme?" Chiedo poi io ai due ragazzi e vedo Angelica abbassare il capo imbarazzata mentre il mio migliore amico scoppia a ridere.

"Ha chiesto lei di te" Mi risponde proprio lui e io abbasso il capo verso Irene e faccio un piccolo sorriso, sistemandole bene i capelli ormai tutti scompigliati.

"Allora facciamo così" Inizio a parlare io, organizzando tutte le idee dentro la mia testa. "Portate me e Ire a casa mia e poi voi fate quello che volete" Continuo poi io e vedo Angelica annuire mentre Adriano mi guarda confuso.
Lui è il primo che sa quanto io sia attaccato alla mia casa e quanto io debba fidarmi delle persone per farle entrare nella 4 mure che ho sempre desiderato ma in una condizione del genere, stare con Irene e farla venire a casa mia è l'unica soluzione soprattutto perché non voglio rovinare la serata al mio migliore amico.

"Tranquillo Adri, è tutto ok" Gli dico poi io, cercando un minimo di far smuovere Irene dal mio petto per portarla verso la macchina di Adriano. "Dai Ire mica sei un mulo incinto che non riesce a camminare" Continuo poi io, cercando un modo per far camminare come meglio posso la mia sorellastra e quando arriviamo davanti la macchina quasi mi sembra di aver vinto chissà quale premio ambizioso.
Per questo io e Irene, quest'ultima che non si stacca dal mio braccio, ci sediamo ai posti dietro mentre gli altri due ragazzi ragazzi si siedono uno al posto del guidatore mentre l'altra al posto accanto.

"Dove mi state portando?" Chiede una voce ovattata sul mio petto e subito io interrompo le carezze sui capelli di Irene.

"A casa mia, dormi da me questa notte" Rispondo io sospirando.
Sicuramente mi toccherà passare la maggior parte delle ore insieme ad Irene in bagno a farle vomitare chissà quanto alcol per poi dormire sul mio divano.