L'aggiunta della parola Incatenato perché eri obbligato a fare o uno o l'altro.

Come nome non era il massimo ma l'aveva scelto alle scuole medie e non avevamo mai avuto voglia di modificarlo.

Questa volta era toccato a me. Dannazione.

Malcolm, avendo fatto il numero più alto, aveva il compito di scegliere i Preferiresti.

"Preferiresti farti un bagno di notte nella piscina dei Miller, con una foto per avere la prova, o preferiresti andare a scuola per tutta la settimana con un cazzo disegnato in fronte?"

All'inizio pensavo stesse scherzando, ma quando smisi di ridere e lo trovai ancora serio capii che fossero davvero quelle le mie opzioni.

Praticamente o rovinarmi l'ultimo anno da Senior o rischiare l'arresto per violazione di domicilio.

«Ma poi come diavolo faccio ad entrare?» chiesi, indicando la struttura esterna.

Era impossibile da scavalcare.

«Ti aiutiamo noi a scavalcarlo ma poi su come arrivi alla piscina e come esci dalla casa, sono affari tuoi.»

Guardai Malcolm con sguardo glaciale, «che grande amico, grazie.»

«Prego, tesoro.»

Ruotai gli occhi e poi Donna attirò l'attenzione, «guarda, questa è la casa...»

Mi passò il telefono sul quale era stato aperto Google Maps e si vedeva dall'alto l'enorme villa moderna e di lusso dei Miller. Un vero schifo.

La famiglia Miller era una delle più ricche dello stato della Carolina del Sud, a Greenville tutti li conoscevamo, era impossibile non farlo. Yolanda Davis-Miller e Steven Miller erano una coppia famosa, lui importante imprenditore immobiliare eco-friendly, lei ex modella e ora assistente di suo marito, cosi diceva la loro biografia su internet.

La famiglia di Steven Miller proveniva da generazioni da Greenville, per questo aveva deciso di comprare un terreno e costruirci una mega villa moderna per utilizzarla tre volte all'anno. Ma la loro notorietà era aumentata grazie al loro unico figlio, il prodigio musicale: Hayden Miller.

Era davvero chiamato cosi anche dalla stampa, Il Baby Prodigio Musicale Americano.

Come appellativo era corretto. Hayden Miller era il ragazzo con più vittorie in assoluto nelle competizioni di pianoforte a livello nazionale e internazionale; inoltre si diceva che era in grado di suonare anche l'organo e il violino. Ma la sua specialità era quella del pianoforte. Ed era davvero un mago.

Credetemi, ne sapevo qualcosa.

Dopo l'età di tredici anni il suo nome si era diffuso anche al di fuori del mondo musicale, partecipava a sfilate di moda, qualche red carpet, cene di beneficenza... insomma, era diventato talmente conosciuto che anche i magazine per teenager ci spiaccicavano dentro la sua faccia con a fianco qualche quiz sul suo colore preferito e 'scopri se sei la sua ragazza ideale'.

E il soprannome ideato dalla popolazione femminile era stato quello di ragazzo proibito. Niente di così assurdo ma aveva il suo perché.

Primo: era talmente bello, che quasi dovevi chiedere il permesso per guardarlo, e così impossibile da raggiungere che era come fantasticare su un anello di diamanti ma avere il portafoglio vuoto. Inoltre per colpa di quegli occhi da color blu cobalto, per le labbra carnose e di quelle mani da pianista, solo nel vederle di sfuggita nei video perdevi l'innocenza almeno una decina di volte.

Secondo: nessuno lo conosceva, se non il giro stretto di persone attorno alla famiglia e perciò altri ricchi. Data la sua fama già presente in tenera età, non aveva mai frequentato la scuola pubblica, aveva sempre avuto professori privati a casa. Non usava i social. O meglio, c'era una sua pagina ma secondo me non era gestita da lui, era troppo priva di vita personale per essere il suo vero profilo. Di lui non si sapeva davvero niente; si avevano notizie solo quando rilasciava interviste per le competizioni o da qualche scatto rubato dai paparazzi. Del resto, zero. Per questo era ancora più intrigante.

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