64 scintille

1.7K 101 26
                                    

64

Scintille, Gazzelle.

Mi svegliai di soprassalto, non riconoscendo dove mi trovassi finché non vidi lo strano quadro che mia madre aveva appeso in camera mia.
L'aveva comprato ad un mercatino anni prima, e me l'aveva lasciato dopo qualche mese non più troppo soddisfatta del suo acquisto.
In realtà non mi era mai dispiaciuto, ritraeva una semplice conchiglia completamente rosa su una spiaggia azzurra che veniva bagnata da un mare viola.
L'aveva dipinta una piccola artista spagnola, richiamando a come le cose possono essere percepite in modo differente da quello che pensiamo.
Mi ritrovai inevitabilmente a ripensare al giorno prima, a come mio padre si era adirato nell'aver trovato me e Sangiovanni.
In realtà, aveva ragione, era più che lecito reagire in quel mondo, ma mi aveva ferito.
E ancora più di questo, mi aveva infastidito come Sangio fosse completamente sparito.
Non un messaggio o una chiamata.
Fortunatamente, avevo passato tutta la serata mangiando pizza e chiacchierando con Chiara, godendomi la sua compagnia.
Così, quando mi alzai dal letto, decisi di non controllare se mi avesse scritto, preferendo fare una colazione abbondante con tutto quello che trovai in dispensa e indossando i vestiti di mia madre.
Mi misi una camicia rosa con dei pantaloni arancioni, le mie solite scarpe bianche e uscii di casa per andare a scuola.

Cercai di dissimulare il mio fastidio, facendo di tutto per sembrare semplicemente assonnata. Dovevo essere credibile visto che Serena stessa non appena mi vide, lo notò.
"Ma dormigliona! Non hai dormito niente stanotte?" mi chiese quando arrivai davanti al porta d'ingresso della scuola, sbagliando in modo teatrale.
Scossi la testa, cercando con lo sguardo dei ricci, che non trovai.
"Tranquilla, non è ancora arrivato" guardai Serena sorpresa, era così evidente che stavo pensando a lui?
Lei rise, "scusami, ma non ho mai visto una persona cercane un'altra in modo così plateale... potresti anche chiamarlo...?" suggerì come se fosse la cosa più ovvia di tutti.
Scossi la testa, "non è così semplice," provai, sbuffando quando vidi Benedetta.
"Perché? Ci sono già problemi in paradiso?" feci una smorfia di fronte al suo tono ironico, passandomi una mano fra i capelli.
Parlarne era l'ultima cosa che volevo fare, ne avevo già discusso abbastanza la sera prima con Chiara e non avevo voglia di riaprire il discorso.
Decisi quindi di chiederle di Alessandro, lasciando che mi raccontasse come avessero discusso perché lui tendeva ad essere troppo soffocante.
Risi quando per poco, troppo presa dal racconto, non investì un ragazzo del primo anno che se ne scappò via imbarazzato.
"Diamine Sere ma spaventi tutti!" esclamai facendola arrossire.
"Ma non è colpa mia" balbettò, facendomi scoppiare a ridere.
Le detti una pacca sulla spalla non appena raggiunsi la mia classe, salutandola.
"Ci si vede all'uscita, salutami Sangio!" mi sorrise, lasciandomi un bacio sulla guancia.
Annuì, sentendo il mio cuore battere più veloce al suono del suo nome.
Forse era già a sedere al nostro banco?
Cercai di ricompormi prima di entrare, dissimulando qualsiasi interesse nel vederlo.
Tenni lo sguardo basso per tutto il tempo, finché non raggiunsi il nostro banco.
Sentii un tuffo al cuore nel constatare che non era seduto al suo posto.
Forse gli era successo qualcosa?
Decisi di aspettare il suono della campanella per scrivergli un messaggio.

Hey! Dove sei?

Un brutto presentimento mi pervase, non appena notai che nemmeno gli arrivava.
Passai tutte le ore a fissare quella chat, pensando a qualsiasi ragione per cui non dovesse arrivargli un messaggio, provando a ricollegarlo al suo non essersi fatto vivo per un giorno intero.
Non feci a meno di vedere Walter coinvolto in tutto questo, e se gli avesse fatto qualcosa?
Forse avrei saputo?
Scossi la testa, non poteva essere.
Cosa avrebbe potuto mai fargli?
Sangio alla fine, era un ragazzo estremamente alto per la sua età, e per quanto non fosse muscoloso, sapeva benissimo come difendersi.
In ogni caso, in qualche modo me l'avrebbe detto.
Poteva presentarsi a scuola o andare dal bar di Deddy.
Sospirai, non sapendo veramente cosa pensare mentre lo strano presentimento continuava a farsi spazio dentro di me, quasi soffocandomi.

Non appena suonò la campanella di fine scuola, lo chiamai, non riuscendo ad aspettare di più.
Rimasi ferma in attesa di sentire la sua voce, finché l'unica a parlare non fu la segreteria.
"Hey amicaaa!" mi voltai non appena sentii Serena, non riuscendo a ricambiare il suo sorriso.
"Che succede...?" provò avvicinandosi preoccupata, quando non mi mossi, rimanendo ferma al cellulare.
"È Sangio" sbottai, la mia mente sembrava un fiume in piena di idee e ipotesi su cosa poteva essere successo, su come potesse in qualche modo centrarci Walter.
Senza riuscire a frenarmi le raccontai il vero motivo per cui mi aveva lasciata, senza escludere nessun dettaglio né la giornata passata all'ospedale e come fu freddo nei suoi confronti.
Serena rimase impassibile, ascoltando attentamente ogni mia parola.
Appoggiò solamente una mano sulla mia spalla, provando a tranquillizzarmi quando iniziai a vomitarle addosso tutte le domande che mi avevano tormentato.
Fu solo quando finii di parlare, che si lasciò andare ad un sospiro.
"Cavolo, non pensavo" mormorò, abbassando lo sguardo. "È davvero un bravo ragazzo"
Annuì, era vero, era il migliore.
Ma non volevo che questo suo essere l'avesse portato a fare qualche pazzia.
"E se fosse successo qualcosa?" riprovai, spalancando gli occhi dalla paura.
Serena scosse la testa, "L'avresti saputo, non credo sia successo niente" commentò, calmandomi con la sua sicurezza.
"La cosa migliore che tu possa fare è andare a casa, risolvere per prima cosa la questione con tuo padre" mi accarezzò i capelli, "poi se anche stasera non l'avrai sentito, si decide cosa fare... potremmo chiedere anche a Deddy dove abita e andare direttamente a casa sua"
Annuì, aveva ragione, era la cosa più ovvia da fare.
"Quindi papà e aspettare" ripetei come un mantra, cercando di tranquillizzarmi del tutto.
Serena mi sorrise, sistemandomi meglio la sciarpa.
"Vieni, ho la macchina oggi, ti do un passaggio io a casa" mi prese sottobraccio, facendomi cenno di seguirla.
La guardai grata, ricambiando il suo sorriso.
.
.
.
.
.
a/n

Heyy☺️
ho deciso di pubblicare oggi perché questo weekend vado in campagna quindi almeno fino a lunedì/martedì non avrei potuto aggiornare😕
la fin è moltooo vicina!! e questa cosa un pochino mi rattrista ☹️
spero solo vi piaccia anche questa parte, nel caso lasciate una ⭐️ e fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti! 🎡
inoltre ho bisogno di un vostro parere su battiti 😅
perché questo finesettimana mi è nata in mente una storia su alex (amici21) dopo aver visto il nuovo video di taylor swift - perfezione pura. 🧣
se volete posso anche pubblicare il primo capitolo di quello, e poi mi dite?
non saprei 🙈🙈
quindi ora sarei veramente molto più presa nel pubblicare quella piuttosto che battiti, sebbene battiti sia ambientata a Natale.
voi che dite?
fatemi sapere 🥰
love you all!
💘💘💘

MALIBUजहाँ कहानियाँ रहती हैं। अभी खोजें