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Non +, Sangiovanni.

Rimasi ferma a guardare il portone di casa mia per quelle che sembrarono delle ore.
Affrontare mia padre, era l'ultima cosa che volevo fare.
Non ero pronta a sentirmi dire altre cose così sgradevoli che mi avrebbero solo ferita.
Lui d'altronde non sapeva veramente quanto avessimo condiviso io e Sangio in così poco tempo.
Sospirai ripensando a lui, sperando di leggere un suo messaggio il prima possibile.
Mi legai i capelli in una coda, trovando il coraggio di bussare alla porta.
Mio padre aprì velocemente, lo sguardo da sorpreso diventò gelido non appena mi vide.
"Dove sei stata?" chiese, facendomi cenno di entrare.
Andai lentamente in cucina, sentendo i suoi passi dietro di me.
"Sono andata a dormire da mamma," spiegai, siedendomi su una sedia.
Un'espressione sollevata sciolse il suo volto in un sorriso.
"Menomale ! Pensavo ti fosse successo qualcosa!" esclamò, abbracciandomi di slancio.
Ricambiai sorpresa, non sapendo veramente cosa dire o fare.
Mi accarezzò la guancia quando si allontanò, tornando a fulminarmi con lo sguardo non appena mi puntò il dito contro.
"Non farlo mai più! A dormire sempre a casa tua devi tornare, intesi?!"
Lo guardai, sorridendo timidamente di fronte alla sua preoccupazione.
"Perché stai-?" non riuscii a fargli finire la domanda che lo abbracciai d'istinto, perdendomi nel suo profumo familiare.
"Mi sei mancato" mormorai, nascondendo il volto nell'incavo del suo collo.
"Anche te piccoletta" mi strinse più forte a sé, facendomi ridere.
D'un tratto, si allontanò quanto bastasse per incrociare i nostri sguardi, guardandomi guardingo.
"Se ti fa soffrire, è un ragazzo morto, sappilo!" minacciò, puntandomi un dito contro.
Risi di fronte alla sua faccia seria, annuendo.
"Va bene papà" gli lasciai un bacio sulla guancia, ottenendo un sorriso timido.
"Allora, racconta un po'" sciolse il nostro abbraccio, andando verso i fornelli.
"Cosa?" chiesi, guardandolo confusa mentre riempiva d'acqua due tazze.
"Beh.." scrollò le spalle come se fosse la cosa più ovvia di tutte "di come vi siete conosciuti, chi è, cosa fanno i suoi"
Risi, non riuscendo a credere a ciò che stavo sentendo.
Mio padre non aveva mai voluto sapere niente che riguardasse lontanamente qualsiasi ragazzo.
E ora, averlo in cucina mentre preparava due tazze di ginseng e mi chiedeva di Sangio, mi scaldò il cuore.
Iniziai a raccontargli tutto non appena mi porse la mia tazza a forma di elefante, interrompendomi solo per bere.
"Quindi scrive delle canzoni?" chiese, guardarndomi incuriosito.
Annuì, appoggiando il cellulare sul tavolo.
"Aspetta, ti faccio sentire una canzone che scrisse un po' di tempo fa..." cercai fra i vecchi audi che mi aveva inviato, cliccando su quello che avevo messo fra i preferiti "me l'ha cantata, si chiama non +"
Lasciai che la voce di Sangio riempisse la stanza, godendomi le espressioni di mio padre mentre passava dall'incuriosito, al sorpreso e infine al divertito.
Iniziammo a ballare insieme, improvvisando delle mosse abbastanza imbarazzanti che mi tolsero il respiro dalle risate.
"Dovrei fare io danza!" esclamò non appena improvviso una piroetta.
Risi ancora più forte, seguendolo quando iniziò a ripetere i passi della macarena.
Smettemmo di ballare solo quando finì la musica, tornando a sedere, cercando di riprendere fiato.
"Beh non è male" commentò, facendomi sorridere.
"Ti piacerà" mormorai, ne ero convinta.
Sangiovanni era tra le persone più belle che avessi mai conosciuto, era impossibile avercelo antipatico.
Mio padre annuì, ottenendo un mio sguardo sorpreso.
"Che c'é?" chiese alzando le mani, "da quello che ho capito ti tratta bene, è un ragazzo apposto e non si droga" alzò le spalle, "se non fosse per il sesso e il tatuaggio sarebbe top, ma va bene anche così"
Prese le due tazze vuote e si alzò come se nulla fosse, lasciandomi nuovamente sorpresa.
Mio padre era imprevedibile, soprattutto dopo che si arrabbiava.
Di solito reagiva male alle cose a primo acchito, però poi ci ripensava e abbracciava qualsiasi novità con un sorriso.
Scossi la testa, tornando con lo sguardo sul cellulare, ed in particolare alla chat aperta fra me e Sangio.
Sentii il sorriso sparirmi dal volto, non appena constatai che non aveva ancora visualizzato i miei messaggi.
Ormai erano passati due giorni interi.
Il mio cuore iniziò a battere più velocemente al pensiero che gli potesse essere successo qualcosa.
Provai a convincermi che non fosse così, che andava tutto bene e semplicemente non gli era ancora capitato di leggere i miei messaggi.
Ma una strana sensazione, quasi una certezza, si faceva sempre più spazio dentro di me, mozzandomi il fiato.
Decisi di scrivere a Deddy, forse lui aveva avuto sue notizie?

Hey!!
Hai avuto notizie di Sangio? È da ieri che non lo sento 🤷🏻‍♀️

Sorrisi, quando Deddy visualizzò subito.

Giuuu
No 😕
È da dopo la festa che non lo sento

Sentii un tonfo al cuore, forse il mio presentimento ero giusto.
Forse era successo qualcosa.
"Giuli?" sobbalzai sentendo la voce di mio padre, ricordandomi solo in quel momento della sua presenza.
Lo guardai mentre si sedeva di nuovo davanti a me, sorridendomi rassicurante.
"Che succede?" provò, lanciando un'occhiata al mio cellulare.
Scossi la testa, ricambiando il sorriso, cercando di risultare il più convincente possibile.
"No niente, è che non ho più sentito Sangio e mi stavo preoccupando" ammisi, realizzando quanto potessi sembrare patetica.
Stavo pensando al peggio dopo solo un giorno senza sentire da Sangiovanni.
Mio padre annuì, guardandomi serio.
"Tranquilla" disse, prendendo una mia mano fra le sue "vedrai che è tutto apposto, forse non voleva darti fastidio sapendo che mi ero adirato ieri"
Annuì, forse aveva ragione.
Forse non era successo niente.
Forse mi avrebbe risposto a breve.
Lanciai un'ultima occhiata alla nostra chat, decidendo di spegnere il cellulare.
Tornai a guardare mio padre, sorridendogli.
Lui ricambiò immediatamente, stringendomi la mano.
"E se passassimo la serata sul divano a guardarci The Office mentre mangiamo dei pop corn?" provò, strappandomi una risata.
"E me lo chiedi anche?" chiesi, alzandomi di scatto.
Mio padre mi seguì, ridendo più forte di me mentre rivivevamo i vecchi tempi.
Ogni volta che stavo male o ero giù di morale, passavamo la serata sul divano a mangiare pop corn.
Eppure, quella sera non mi tranquillizzarono ne mi fecero sentire meglio.
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a/n
Heyy!!
I'm backkkkk💃🏻
cosa ne pensate di questo capitoloooo? 🥳
negli ultimi le stelline sono calate assai quindi volevo chiedervi se state trovando noioso questo momento di transizione? 🥺
in ogni caso fra poco finisce e succede qualcosa di inaspettato - bello o brutto non posso dirvelo 🤫
se vi è piaciuta questa parte lasciate una ⭐️ e un commento facendomi sapere cosa ne pensate ! 😍
love you all
💘💘💘

MALIBUΌπου ζουν οι ιστορίες. Ανακάλυψε τώρα