12 tutto per me

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Tutto per me, Michele Merlo.

Forza Michele, lotta ora più che mai!
Noi siamo con te
❤️

Sentii un tuffo al cuore non appena lo vidi.
"Oh Luca" soffiai, correndolo ad abbracciare.
Lui mi strinse più forte, nascondendo il suo volto fra i miei capelli.
Gli accarezzai dolcemente la schiena, quando crollò in un pianto liberatorio.
"Cos'è successo?" chiesi, non appena lo feci sedere su una sedia in cucina, iniziando a preparagli una tazza di ginseng.
Lui sospirò, asciugandosi le lacrime.
"Niente.." rispose con voce roca, "ieri sera alla festa ho incontrato anche Martina e con lei un tizio che la stava baciando"
Le ultime parole furono quasi un sussurro.
Mi si strinse il cuore.
Oh Luca.
"Appena mi ha visto si é allontanata da lui e mi ha salutato come se niente fosse" continuò "non sapevo che dire e me ne sono andato senza risponderle"
Percepii il dolore nel suo tono di voce, imprecando dentro di me contro quella ragazza.
Odiavo vederlo così distrutto.
"Luca non puoi continuare a stare così per lei," provai, porgendogli la tazza calda.
Lui l'accettò con un debole sorriso di apprezzamento, iniziando a sossegiarla lentamente.
"Lo so ma io vorrei tornasse.." la sua voce si spezzò "ma non penso che lo farà"
Lo guardai dispiaciuta, "se continui a piangere così certo che non lo farà" provai, ottenendo un suo sguardo confuso.
"Più ti fai vedere che sei triste, meno possibilità hai che torni. Paradossalmente devi provare a dimenticarla per riconquistarla" spiegai, rendendomi conto di quanto fosse assurdo il mondo dell'amore.
Lui continuò a guardarmi confuso, rubandomi una pizzetta.
Alzai le spalle, "Chiara riconquistò così Riccardo, il ragazzo con cui stette i primi due anni di liceo che la lasciò per messaggio"
"Riccardo Taverni?" chiese spalancando gli occhi.
Annuii "Proprio lui, non appena lei iniziò a divertirsi e a frequentarsi con nuovi ragazzi, lui tornò strisciando" sorrisi al ricordo, era proprio un cretino quel ragazzo "ma Chiara ormai era andata avanti e non lo volle più"
Divorai una pizzetta, aspettando che assimilasse questa storia e capisse che doveva solamente dimenticarla.
Lentamente Luca annuì, "forse dovrei farlo anche io"
Il mio sorriso s'ingigantì.
"Certo!" gli presi le mani, stringendole. "Solo così avrai una chance e poi chissà, forse quando tornerà non la vorrai più" provai, alzando le spalle.
Lui mi guardò incerto, non dicendo niente.
"Che ne dici se rimani qui, ci si ordina un paio di pizze e si guarda Modern Family in salotto?" proporsi, rimanendo soddisfatta quando mi rivolse un sorriso enorme.
Annuì, prendendo subito il cellulare per chiamare la nostra pizzeria di fiducia.
Erano anni che ordinavamo le pizze da Carlito, il ragazzo brasiliano della pizzeria sotto casa di Luca.
Era formidabile e le sue pizze erano le più buone di tutta Roma e dintorni.
"Sì, le solite due.. se veniste in via Toscana 90.. per le nove?.." mi guardò interrogativo.
Annuì, per quanto fosse tardi per un sacco di famiglie, io non mangiavo mai prima delle nove.
"Perfetto, grazie mille" concluse la telefonata, continuando a sorridermi felice.
Ricambiai, finendo le pizzette prima di dileguarmi in bagno per farmi una doccia veloce.
Ne avevo proprio bisogno.
Misi Rosalìa a tutto volume, immergendomi nell'acqua calda e dimenticandomi per quel quarto d'ora di essere in Italia.
Diamine quando mi mancava la Spagna.
Ormai era un anno che non c'andavo, e non vedevo l'ora arrivasse l'estate per tornarci e rimanerci per tre mesi.
Quando uscii, presi il cellulare per stoppare la musica, sentendo le farfalle nel mio stomaco esplodere non appena lessi il messaggio che mi era arrivato mentre ero nella doccia.

Sangiovanni1 ti ha inviato una foto.

Cliccai immediatamente sulla notifica, arrossendo violentemente quando vidi che nella foto c'ero io.
Era della sera prima, quando aveva messo la musica a tutto volume e avevamo iniziato a ballare.
In quel momento lui era seduto e mi aveva scattato una foto mentre danzavo da sola.
Dalla mia espressione si vedeva che ero completamente presa da ciò che stavo facendo, come mi succedeva ogni volta che ballavo.

Sangiovanni1 ti ha scritto un messaggio: La Lady non balla per niente male.

Un sorriso enorme mi si dipinse sulla faccia, mentre leggevo quelle parole.

Peccato non posso dire lo stesso di te.

Spensi velocemente il cellulare, non appena scrissi quelle parole.
Non volevo far vedere che ero online ad aspettare una sua risposta, dovevo dargli l'impressione di essere una donna impegnata.
Tuttavia non potei negare che quando mi rispose subito, non mi dispiacque.

Sangiovanni1: Non sembrava lo pensassi anche ieri sera.

Le mie guance diventarono viola da quanto arrossii.
Cosa avrei potuto rispondergli?

🙈

Sperai che la scimmietta fosse la cosa migliore mentre la inviavo, pentendomene subito dopo.
Così avevo chiuso la conversazione.
Che idiota.
Ebbi un tonfo al cuore quando, ricaricando la pagina di instagram, vidi che aveva appena pubblicato una storia.
La guardai immediatamente, non capendo se fosse in qualche modo riferita a me o meno.
Ritraeva un paio di cuscini e c'era la canzone di Frah Quintale, "Si può darsi".
Rimasi perplessa, cercando di ascoltarne le parole.

Che poi a cosa serve una mappa
Per noi che stavamo già in aria?

"Lola ma sei viva?" la voce di Luca mi distolse dalle mie paranoie, obbligandomi ad asciugarmi i capelli velocemente.
Quando tornai a guardare il cellulare vidi che non mi aveva più risposto.
Imprecai.
Che idiota.
"Cos'è quel broncio?" Luca mi guardò incuriosito, mentre cercava alla televisione gli episodi di Modern Family.
"No niente" chiusi immediatamente il discorso, non sapendo cosa avessi potuto inventarmi.
Non volevo parlare di Sangiovanni, tanto meno con Luca.
Come se mi avesse letto il pensiero, mi chiese l'ultima cosa che volevo mi chiedesse.
"Allora questo Giovanni com'è?" provò facendo finta di niente, ma sapevo benissimo che non vedeva l'ora di sapere la mia risposta.
Cercai di essere il più neutrale possibile mentre mi sedevo accanto a lui sul divano.
"Tranquillo, è stato gentile ieri a riportarmi a casa" utilizzai il tono più piatto che potessi avere, pregando che se lo bevesse.
Ma così non fu.
Luca mi lanciò uno sguardo incuriosito, continuando.
"Ieri sera sembravate molto complici" iniziò, facendomi alzare gli occhi in cielo.
Normalmente sarei stata infastidita da queste sue supposizioni, quindi cercai di esserlo, nonostante non mi dispiacesse sapere che sembravamo complici.
"È solamente uno di classe mia" minimizzai, continuando a guardare la televisione.
Lo vidi sorridere con la coda dell'occhio, e la cosa un pochino mi sorprese.
"Guarda che sono solo che felice se hai un amico a scuola visto la feccia che ti ritrovi in classe"
Lo guardai decisamente sollevata, ridendo alle sue parole.
"Effettivamente.."

🎡

Dedicato a Michele Merlo.
Siamo con te,
non smettere di lottare
❤️

MALIBUWhere stories live. Discover now