35. Tear Me In Two

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- Jen, stai di nuovo divagando. - sospirai, scuotendo lievemente la testa.

- Hai ragione. - annuì lei, alzando l'indice e chiudendo gli occhi per un momento. - Hanno mangiato il gelato e poi sono andati a pattinare sul ghiaccio. Lux aveva preso lezioni da bambina, quindi era molto brava, mentre Ashton è caduto almeno una decina di volte. - continuò a raccontarmi, ridendo brevemente al pensiero del nostro amico spalmato sul ghiaccio della pista. Ripetutamente. - Dopo aver rinunciato al pattinaggio, con un Ashton dolorante e una Lux che non riusciva a smettere di ridere, hanno deciso di passare il resto del pomeriggio seduti su una panchina a chiacchierare. -

A quel punto Jenna sospirò e mi regalò ancora una volta la sua migliore espressione da pettegola, spalancando gli occhi e rivolgendomi un sorriso malizioso. - E mentre Lux gli raccontava di quanto da bambina avesse sempre voluto un pony, Ash si è sporto verso di lei e l'ha baciata! -

Sorrisi al pensiero dei miei due amici insieme. Avevo sempre pensato che sarebbero stati una bella coppia ed ero felicissima che alla fine lui avesse trovato il coraggio di chiederle di uscire e lei avesse accettato.

- Sono sicura che ci vorrà ben poco prima che si mettano insieme ufficialmente. - annuì la mia coinquilina, sorridendo con entusiasmo.

Restammo in silenzio per alcuni minuti, guardandoci intorno alla ricerca di qualche volto conosciuto, ma poi Jenna si voltò nuovamente verso di me e mi rivolse un'occhiata interessata. - Tu hai più parlato con Nolan? -

Al pensiero del discorso che avrei dovuto affrontare con lui, un lungo brivido mi percorse la schiena. Sapevo che il momento sarebbe arrivato presto e sapevo anche che lo stavo facendo per una buona ragione... un'ottima ragione. Ma non potevo comunque evitare di essere agitata. - No, è tornato al campus oggi nel tardo pomeriggio e parlargliene per telefono non mi sembrava una buona idea. -

- Hai ragione, questi discorsi sono da fare faccia a faccia. - mi rivolse un sorriso incoraggiante. - Ma te lo chiederò un'ultima volta, Shiver: sei assolutamente convinta di non voler stare con lui? -

Io le sorrisi di rimando, annuendo lentamente. - Assolutamente sicura. -

- Se lo stessi facendo per via di un altro ragazzo me lo diresti, non è vero? - ammiccò lei, lasciandosi andare ad una breve risata.

- Si, certo. - mentii, spalancando gli occhi e distogliendo lo sguardo da lei. Non sapevo di preciso perché non volessi dirle di Michael, perché non volessi dire a nessuno (eccetto Colton) di quello che stava accadendo tra noi due. Forse non volevo farlo semplicemente perché anche io ero ancora perplessa riguardo l'intera faccenda. Io e Mike eravamo qualcosa, ma non sapevo nemmeno io cosa.

- Mi hai sentita? - chiese Jenna, sventolandomi una mano davanti al viso.

- Scusa, ero soprappensiero. - mi riscossi, sbattendo velocemente le palpebre.

- Luke sta tentando di raggiungerci da almeno una decina di minuti, ma continua ad essere bloccato da ragazze che tentano di ricordargli di quando sono andati a letto insieme. - ridacchiò, indicando il nostro amico che al momento stava parlando con una ragazza mora dal seno prosperoso. Era palese che lui non avesse la più pallida idea di chi fosse.

- Lo hai chiamato Luke e non microcefalo. - osservai, voltandomi nuovamente verso la mia coinquilina.

- Si, siamo in una specie di pausa dall'odio reciproco. - alzò le spalle e sporse in fuori il labbro inferiore.

- E da quando? - chiesi incredula, alzando le sopracciglia.

- Un paio di settimane. È venuto a parlarmi per chiarire la nostra situazione e poi ci siamo ritrovati a parlare di sentimenti e cose del genere. - mi spiegò, gesticolando e spalancando lievemente gli occhi.

Shiver || Michael CliffordWhere stories live. Discover now