43.

6.4K 218 6
                                    

<<Intervistiamo oggi la vocalist di una nuova Band rock che ha da poco iniziato a spopolare sul web, Nicole McCartney dei Riddance Garage!>>

<<Salve, grazie per avermi invitata.>>

<<Allora Nicole, quali sono i progetti futuri della band e come gestite gli incassi?>>

<<Beh, attualmente ci esibiamo per divertirci e non per guadagno, produciamo da soli i nostri singoli senza alcun aiuto esterno.>>

<<Ricordiamo che la band in questione si esibisce dal lunedì al venerdì al Roxy Bar, gli orari li trovate sulla bacheca del locale. Ma torniamo a noi Nicole, come avete ottenuto tanta popolarità tra i giovani in così poco tempo?>>

<<Credo che sia soprattutto per il messaggio che speriamo di lanciare con i nostri pezzi e la nostra musica, ovvero il coraggio di essere sempre se stessi indipendentemente da ciò che pensano gli altri.>>

<<Abbiamo saputo che siete già stati contattati da più produttori musicali ma avete declinato ogni offerta, come mai?>>

<<Fino ad ora le case discografiche sono sempre state interessate solo ad uno di noi e non alla band nel suo insieme, perciò non abbiamo accettato nessun offerta.>>

<<Che dire amici da casa, un gruppo unito e compatto è quello dei Riddance Garage, non ci resta che sperare di vederli al più presto realizzarsi professionalmente. Salutiamo la nostra ospite Nicole McCartney e passiamo la linea allo studio.>>

————

<<Che cazzo hai che non va? Mi hai detto tu di usare l'intervista per lamentarmi dei produttori musicali!>>

Il numero di persone che venivano ad ascoltarci era aumentato parecchio nelle ultime settimane, la voce si era sparsa tra i ragazzi in così poco tempo da coglierci del tutto impreparati.

Tra le difficoltà di Carter con la produzione di nuove canzoni e la sfortuna che avevamo avuto con le case discografiche, tutto stava diventando fin troppo stressante.

<<Si Nicole, l'ho detto! Ma ti ho detto anche di evitare di menzionare il fatto che non avessimo nessun appoggio economico! Siamo patetici cazzo!>>

<<Ok mister "So tutto io", quando ti sarai calmato parleremo, io vado a farmi un giro.>>

La lucidità di Carter, quando la band si trovava sotto pressione, andava a farsi benedire ed ero stanca di dover prendere decisioni che non mi spettavano.

Ryan era completamente invisibile in quel periodo, si faceva vivo solo per le prove e per le esibizioni serali, dopo di che tornava dritto allo studio del padre indossando panni che non lo rappresentavano e facendo finta di essere qualcuno che non era.

Rintracciarlo era del tutto inutile, dopo l'episodio di Matt tornó con Kayla sotto sorveglianza dei suoi.

Non mi rivolse più la parola.

Era stupido e doloroso, ma continuavo a salire sul terrazzo durante l'ora del tramonto, immaginando di averlo ancora vicino a me e stringere la sua mano.

Era bello passare dall'odiarsi ad attrarsi.
Il contrario però era straziante.

Odiavo la mattina, odiavo il sole e il cielo limpido, mi rendevano nervosa, mi sentivo come se ridessero di me, come se cercassero di impormi un'attitudine positiva alla vita.

Mi ritrovai di nuovo in quel parcheggio in cui i miei piedi mi portavano in automatico quando non sapevo dove andare.

Ma stavolta nessun Ryan sarebbe spuntato dal nulla con la sua macchina a salvare le mie giornate di merda, poiché ne era diventato la causa.

•I'M A DISASTER•Where stories live. Discover now