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<<E poi gli ha detto che stava male! Voglio dire Kayla-troia-Martinez! Troppo malata per essere presente alla cena col fidanzatino!>>

Affondai per l'ennesima volta il cucchiaio sul fondo del barattolo di gelato accorgendomi tristemente di averlo finito, ricominciando a piangere.

<<Non capisco perché da quando vivi a casa mia devo essere io a sopportare i tuoi piagnistei. Non puoi aspettare che viene Eve?>>

<<Bravo Carter! No davvero, bravo! Vuoi abbandonarmi anche tu come fanno tutti? Accomodati!>>

<<Oh Cristo.>>

<<Io so che lei lo sapeva, lei sapeva che alla fine sarebbero tornati insieme, mi ha fatto fare la parte della stupida>>

<<Ti prego, non ricominciare, sono le tre del mattino>>

Era troppo tardi, ricominciai a piangere sulla spalla di Carter, macchiando la T-shirt bianca con mascara e fondotinta, mentre lui ricominciava ad accarezzarmi i capelli rassegnato.

Avevo ancora addosso il vestito di velluto di Eve, ma non avevo la forza di muovere un muscolo ne tantomeno di toglierlo.

<<Ti avevo avvertita sulla sua situazione familiare, ma tu sei testarda.>>

<<Non dovevo aspettarmi nulla da lui>> tirai su col naso <<Dopotutto, non siamo mai stati niente>>

<<Hai pensato di poter fare solo sesso con lui vero?>>

Sobbalzai dalla sorpresa e dall'imbarazzo.
<<E tu come->>
<<Peró ti sei innamorata e ci sei rimasta sotto come un treno>> continuó senza farmi parlare.

Non risposi. Sapevo che le sue parole rappresentavano la pura verità, ciò non implicava che gli dessi la soddisfazione di ammetterlo.

<<Non puoi provare sentimenti per Ryan senza farti male Nick, così come non puoi prendere in mano una rosa senza pungerti con le spine.>>

<<Stiamo davvero passando una nottata a piangere con gelato e frasi fatte Carter?>>

<<Beh, per la precisione...tu stai piangendo e io sono obbligato a consolarti in qualche modo visto che non mi lasci andare>>

Lo strinsi ancora più forte, nascondendo la testa nell'incavo del suo braccio.
Stavo sempre meglio dopo aver parlato con Carter, era per me importante tanto quanto lo era Eve, due pilastri fondamentali nella mia vita dei quali non avrei mai potuto fare a meno.

<<Per tua fortuna, sto per cambiare argomento.>>

<<Che sono sicuro sarà peggiore del primo>>

Risi nervosamente, ancora una volta aveva ragione.

<<Eve deve prendere i suoi vestiti a casa sua domani, mi sono offerta di accompagnarla>>

Fece molto male vedere l'espressione di Carter indurirsi e prendere le sembianze del leader autoritario, avrei voluto rimanesse dolce e comprensivo come l'attimo prima di comunicargli la notizia.

<<È proprio li che è rimasto quel pezzo di merda>>
<<Cosa?->>
<<Giá...>>

<<Il posto troppo scontato in cui cercare, ha senso.>>
<<Avremmo dovuto intuirlo, ma non vi impedirò di andarci. Ho un piano.>>

<<Sentiamo.>>

<<Dovremmo fare esattamente ciò che abbiamo fatto quando abbiamo tirato fuori Eve da quella casa, usando sta volta la diretta interessata.>>

•I'M A DISASTER•Where stories live. Discover now