XXXVI: storia

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<<Manu, è arrivato Noah>> disse la mamma di Emanuele al figlio mentre apriva la porta di casa
<<come stai Noah?>> continuò la signora facendo entrare il ragazzo in casa
<<bene e lei?>> rispose il ragazzo
<<oh ma dammi del tu, sei di famiglia ormai>> replicò la signora
Noah le sorrise gentilmente, sapeva quanto la madre di Emanuele e sua madre fossero state amiche quando erano al liceo e all'università, nonostante tutti gli raccontassero di come le due fossero completamente diverse.
<<mi sa che non mi ha sentita>> continuò gentilmente la madre di Emanuele <<vai pure in camera sua, c'è anche Lorenzo>>. Noah la ringraziò e salì le scale per andare in camera di Emanuele.
<<ciao fra>> disse Lorenzo non staccando lo sguardo dallo schermo
<<ehi>> disse Emanuele accennando a un saluto con la testa.
<<ma raga siete sordi?>> disse Noah facendo notare loro il volume altissimo della PlayStation
<<cosa?>> disse Emanuele alzandosi le cuffie da gioco
<<raga non ci credo>> disse Noah ridendo <<stavate giocando con le cuffie staccate>>
<<ecco perché non sentivamo un cazzo>> disse Lorenzo...
I due allora interruppero la partita di fifa e Noah si sedette sul divano
<<voi avete fatto storia>> chiese Lorenzo prendendo una manciata di patatine da una ciotola
<<Vitto mi ha passato quella di Lucia, se ti interessa>> disse Noah
<<ecco l'unica cosa che mi manca di Lucia sono i compiti gratis>> rispose ridendo Lorenzo
<<l'unica?>> rispose ammiccando Emanuele
Lorenzo allora gli tirò ridendo uno schiaffo dietro la nuca <<taci che te la sei fatta pure tu>>
<<esatto Noah manchi solo tu>> continuò ridendo Emanuele
A quelle parole Noah rise forzatamente mentre Lorenzo sembrò essersi arrabbiato particolarmente.
<<Manu puoi scendere un attimo>> disse la madre dal piano di sotto. Emanuele allora uscì dalla camera lasciando i due amici da soli.
<<non lo ascoltare>> disse Lorenzo a Noah << è il solito Emanuele>>
Noah gli sorrise <<no ma tranquillo... solo perché sto con Vitto riconosco che Lucia sia una figa. E poi se posso essere sincero... me la sono fatta prima di te>>
Lorenzo non rispose sbalordito
<<eh lo so fra... scusa>> disse Noah
<<no ma tra... tanto ora mi sto sentendo con un altra>> rispose Lorenzo
<<serio?chi?>> chiese sorridendo Noah
<<ma no... nessuna>> rispose l'amico facendo il vago
<<va bene...>> rispose dubbioso Noah<<tanto prima o poi me lo dirai>> continuò ridendo
Improvvisamente la porta si aprì e Emanuele entrò mentre un'altra persona rimase in penombra sullo stipite della porta.
<<Entra pure>> disse Emanuele
La figura allora uscì dalla penombra. Era Carolina. Indossava un grazioso abito rosa con delle calze bianche e delle scarpe col tacco dello stesso colore del vestito. Sembrava davvero una bambola.
<<ciao>> disse la ragazza ai due
<<ciao Carol>> rispose Lorenzo alzandosi di scatto
Carolina gli sorrise.
Noah non disse nulla e si limitò a deglutire guardando la ragazza, <<ehi>> gli disse Carolina scuotendo leggermente la mano
<<ehi ciao>> gli rispose nervoso Noah
<<Che stavate facendo?>> chiese la ragazza
<< no nulla>> rispose Lorenzo <<stavamo parlano dei compiti storia>>
<<ah ma tranquilli tanto non li correggeremo domani>> disse Carolina
<<perché?>> le chiese Lorenzo
<<non lo sapete? Domani arriva una ragazza nuova in classe>> rispose la ragazza
<<Seriamente?>> chiese Emanuele mentre continuava a rovistare nei cassetti
<<e chi è>> chiese Noah
<<secondo me Vitto la conosce, credo vada in chiesa con lui>>rispose Carolina
<<trovata!>> disse allora improvvisamente Emanuele riferendosi ad una chiavetta usb che aveva in mano
<<ecco tieni>> disse all'amica allungandogliela
<<Grazie mille... allora a domani>> disse Carolina spostandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
<<allora... a domani>> disse contendendo i tre ragazzi e lasciandoli da soli nella stanza.

Amore & PsicheWhere stories live. Discover now