IX: stare con te

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Le ore passarono e né Vittorio, né Noah riuscirono a togliersi dalla mente ciò che era appena successo. Si fecero le due e mentre tutti cominciarono ad andare a casa, Vittorio andò da Livia per dirle che sarebbe rimasto lì ancora per un po', doveva parlare con Noah a tutti costi, ma ovviamente non disse ciò all'amica e tanto meno a Penelope che incredibilmente aveva passato tutta la serata con Livia e ora si trovavano ancora insieme.

Vittorio iniziò a girare per la casa ormai deserta alla ricerca di Noah, guardò freneticamente in ogni stanza fino a quando non spalancò la porta del bagno interrompendo così Lucia ed Emanuele intenti a fare sesso.
<< Vitto ma che cazzo fai?>> disse arrabbiata Lucia
<< Oddio scusatemi tanto, non volevo, stavo solo cercando...>> rispose imbarazzato Vittorio mettendosi la mano davanti agli occhi
<< è nella stanza di là>> disse Emanuele incazzato mentre si rimetteva la maglietta
<< chi?>> chiese perplesso Vittorio
<< Carolina, no? Si è addormentata e l'avremmo riportata a casa noi dopo aver... beh sì hai capito>> rispose Lucia
<< a sto punto mi sa che la festa è finita pure per noi, chiamo un taxi>> disse Emanuele uscendo dalla vasca da bagno nella quale si trovavano e andando nella camera da letto per prendere Carolina.
Vittorio e Lucia rimasero in bagno da soli e dopo essersi guardati in faccia per qualche secondo scoppiarono a ridere.
<< Emanuele? Seriamente?>> disse ridendo Vittorio
<< taciii>> rispose Lucia alla quale ormai lacrimavano gli occhi dalle risate, mentre si metteva una mano sulla fronte. I due amici avevano sempre avuto una bassa considerazione di Emanuele, ma ultimamente Lucia l'aveva rivalutato, soprattutto perché l'aveva aiutata molto a superare la sua scorsa rottura e nonostante non fosse sicura dei veri intenti del ragazzo, stava bene quando era con lui e in quel momento star bene era la cosa che le interessava di più al mondo.

Il taxi arrivò e Lucia ed Emanuele portarono in braccio Carolina, che si limitava a dire qualche parola nel sonno, Vittorio rimase così da solo in quel grande appartamento. Si guardò intorno e dopo poco notò una lucina soffusa provenire dalla porta-finestra della terrazza: una sigaretta.

Noah stava fumando affacciato alla terrazza mentre guardava i due ragazzi che caricavano la sua fidanzata sul taxi, lo raggiunse così Vittorio che dopo essere rimasto in silenzio per qualche secondo disse << possiamo parlare?>>
Noah spense la sigaretta, si voltò e lo guardò << andiamo dentro, qui fuori si gela>> disse.
I due entrarono in soggiorno e dopo essersi seduti sul divano Vittorio cominciò a parlare, per poi essere interrotto subito da Noah.
<< ti giuro che se mi chiedi scusa un'altra volta ti sbatto fuori casa>>
<< okay sc... hai ragione!>>
I due si guardarono sorridendosi e poi Noah disse << prima... ci siamo offesi a vicenda praticamente, ci siamo detti solo cosa odiamo di l'un l'altro... O almeno tu l'hai fatto, io ho detto cosa mi piace di te. Sei tu quello che pensa che io faccia schifo >> disse Noah avvicinandosi a Vittorio.
Vittorio sorrise a abbassò lo sguardo << No, non penso tu faccia così schifo. In fondo in fondo mi piaci. Sei simpatico, fai ridere, hai carisma da vendere e...>>
<< davvero?>> disse Noah avvicinando il suo volto a quello di Vittorio
<< cosa?>> chiese il ragazzo guardandolo negli occhi
<< davvero, ti piaccio?>>
Vittorio lo guardò profondamente negli occhi e appoggiando una mano sul suo petto cominciò ad avvicinarsi come stava facendo Noah fino a quando non ritrovò le sue labbra appoggiate a quelle del ragazzo. Non si era neanche reso conto di come tutto ciò fosse successo, sapeva solo che era successo.

I due non riuscivano a staccarsi l'uno dall'altro fino a quando Vittorio non staccò la sua bocca da quella di Noah per qualche secondo per chiedergli << quindi anche tu... anche tu sei gay?>>
<< non lo so>> rispose Noah <<so solo che in questo momento, l'unica cosa che voglio è stare con te.>>
Dopo qualche minuto i due smisero di baciarsi e sottovoce Noah disse <<se vuoi puoi rimanere qui a dormire>>
<< tranquillo, l'avevo già detto ai miei>> rispose Vittorio e guardandosi negli occhi i due si alzarono e andarono in camera di Noah.

<< Tieni mettiti questa>> disse Noah passandogli una maglietta nera, Vittorio la guardò e dopo qualche secondo disse << Non posso farlo a Carolina>> Noah allora si avvicinò a lui e mettendogli le mani sulle guance disse << per una volta nella vita, non pensare alla cosa giusta da fare, ma a quello che vuoi fare tu.>>
Vittorio lo guardò e dopo essersi messo quella maglietta lo baciò di nuovo. I due allora si infilarono sotto le coperte e così Vittorio si addormentò con la testa sul petto del ragazzo che solamente un giorno prima avrebbe voluto uccidere.

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