VII: ragazzo responsabile

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Alla campanella dell'ultima ora Vittorio e Carolina corsero fuori da scuola senza salutare nessuno e senza neanche fermarsi a pranzare. Appena arrivati al consultorio si fermarono ad aspettare davanti ad una porta lungo un corridoio illuminato, sulla quale c'era impresso "Dott.sa Rivi".

<< De Luca?>> disse una donna sulla quarantina con un camice bianco, uscendo dalla porta << siamo noi>> disse Vittorio alzando leggermente il braccio. La dottoressa li fece accomodare nella stanza e chiudendo la porta disse << allora, perché siete qui?>>
Carolina rimase zitta e allora prese la parola Vittorio << ha paura di essere incinta>> disse mettendo una mano sulla spalla all'amica.

<< Tu saresti l'eventuale padre?>> chiese la dottoressa a Vittorio
<< oh no, no>> disse Carolina interrompendo il suo lungo silenzio
<< allora sai chi è?>>
Carolina annuí.
<<Va bene, allora prima di comunicare la notizia all'eventuale padre. Dobbiamo assicurarci che effettivamente ci sia una notizia>>
<< quando è avvenuto il rapporto?>>
<< sabato sera>>
<< e come ti sei sentita da allora?>>
<< abbastanza normale, a parte per il fatto che non mi è venuto il ciclo>>
<< okay allora ti prescrivo delle analisi del sangue e controlliamo>>
<< analisi del sangue? No, la prego, non posso, dovrei dirlo ai miei in quel modo. Non ha tipo uno di quei termometri di plastica su cui farmi fare la pipì?>>
<< i test di gravidanza non sono sempre sicuri, ma se proprio desideri>> la dottoressa si spostò con la sedia verso un armadio di latta e aprendolo prese una scatola dalla quale sfilò un bastoncino bianco che poi allungò a Carolina, <<tieni>>.
Carolina prese in mano il test e poi la dottoressa le disse sorridendo << dietro a quella porta c'è un bagno, vai pure>>
Carolina ci entrò e intanto Vittorio e la dottoressa rimasero a parlare << è un ragazzo responsabile ?>> chiese lei
<< chi?>> chiese perplesso Vittorio
<< l'eventuale padre>>
<< ah, me lo chiedo anche io>> disse Vittorio ironicamente ma con un velo di verità.

Non riusciva a credere a ciò che Noah aveva fatto nonostante Carolina gli avesse esplicitamente chiesto di usare una protezione. Dopo qualche minuto la porta si aprì e Carolina uscì dal bagno con il test che diede alla dottoressa, che leggendolo disse
<< è negativo>> Carolina e Vittorio tirarono un grande sospiro liberatorio per poi essere interrotti dalla dottoressa che disse << per sicurezza ti prescrivo delle analisi>>.
Carolina la guardò, e nonostante non fosse ancora una cosa sicura, non era mai stata più sollevata che in quel momento.

I due uscirono dal consultorio e prima che Vittorio si avviasse alla fermata dell'autobus, Carolina gli chiese << Ehi Vitto, vieni a studiare greco da me? Andiamo a pranzo fuori e poi casa mia>> Vittorio la guardò, era il modo di Carolina di chiedergli grazie e felicemente l'amico accettò.
I due arrivarono al ristorante e dopo aver ordinato Vittorio non poté che dire all'amica ciò che si stava tenendo dentro da quella mattina << Carol, riguardo a te e Noah... non può trattarti così>>
<< così come scusa?>>
<< non ha rispettato la tua scelta di usare il preservativo e ora non sappiamo neanche se sei incinta >>
<< Vitto, hai visto il test, era negativo>>
<< allora: primo, hai sentito la dottoressa, i test non sempre funzionano e secondo, non è questo il punto. Che tu ora sia incinta o meno. Lui non ha rispettato la tua scelta>>
Carolina rimase in silenzio e dopo poco disse << hai ragione, forse dovrei parlargliene>>
<< sì, forse dovresti>> rispose un po' scocciato Vittorio
<< puoi farlo tu per me?>>
Vittorio la guardò basito e dopo aver rifiutato diverse volte la richiesta della sua amica, fu costretto ad accettare a causa delle estenuanti suppliche.
Carolina esultò, e dopo essersi alzata per andare in bagno guardò in basso in direzione della sua cintura e mettendosi una mano sulla pancia disse << Vitto, credo di non aver più bisogno di quelle analisi>>
<< cosa?>> chiese il ragazzo aggrottando le sopracciglia << esatto>> rispose la ragazza << anzi, ora come ora credo mi serva di più un assorbente>> Vittorio la guardò e dopo qualche secondo di silenzio i due scoppiarono entrambi a ridere. In una situazione tragica come quella i due ragazzi non potevano che ridere; ridere e non pensare a ciò a cui erano appena riusciti a sfuggire.

Amore & PsicheWhere stories live. Discover now