V: capelli rossi

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Il giorno dopo Vittorio arrivò in classe e avendo visto che i banchi erano già stati tutti occupati, tranne due, senza pensarci troppo si sedette in uno dei due banchi e dopo qualche minuto vide Penelope entrare in classe e notare a sua volta che l'unico banco libero era proprio quello di fianco a Vittorio. La ragazza allora  controllò meglio per poi vedere che nel posto accanto a Noah dove si sedeva lei di solito ci stava proprio Carolina. Scocciata dunque si avvicinò al banco dove sedeva Vittorio e si mise  accanto a lui.

<< Che puttana>> disse allora a bassa voce, ma non abbastanza da non farsi sentire dal compagno di banco, che tuttavia finse di niente
<< proprio una stronza>> continuò a voce più alta lasciandosi cadere sullo schienale della sedia a braccia conserte.

Vittorio la guardò e dopo poco alzò gli occhi al cielo, tuttavia Penelope continuò ad offendere Carolina  fino a quando il ragazzo non intervenne dicendo << senti, capisco che ti abbia mollato e che ti dia fastidio, ma a me non frega niente, tanto meno se ora Carolina ha deciso di provarci con lui. Quindi se per favore puoi continuare ad offenderla a bassa voce magari>>

Penelope non rispose ma dopo poco disse in modo alquanto malinconico << comunque non mi ha mollata, sono stata io a farlo>>
Vittorio non si interessò più di tanto ai discorsi della ragazza e in silenzio continuò a sfogliare il manuale di Storia dell'Arte << non mi ha mollata perché è troppo buono, ecco perché>>
continuò la ragazza << può sembrare uno stronzo fuori e un po' lo è anche, ma sotto sotto era davvero gentile>> Vittorio cominciava a prestare sempre meno attenzione al libro di arte e sempre di più alle parole della ragazza, come se dopo gli eventi di ieri sera, fosse nata in Vittorio una grande curiosità per Noah
<< che cretina che sono stata, dovevo solo trattarlo un po' meglio. È solo che lo vedevo così distante e distratto ultimamente, volevo solo sapere se era tutto okay>> Vittorio la guardò e dispiacendosi per ciò che diceva la ragazza disse << ascolta, non è colpa tua se cercavi solo di instaurare un dialogo, non è affatto colpa tua.>>
<< lo so, ma mi manca tanto e ormai non gliene fregherà più niente di me. Mi ha già "usata" ora ne dovrà battezzare un'altra>>
<< "usata"? Wow, non avevi detto che era gentile?>>
<< sotto sotto lo è, se gli importa un minimo di te.>>

Vittorio non rispose, preferì guardare i cappelli rossi della ragazza che le scendevano lungo il maglione bianco creando un contrasto cromatico perfetto.
<< senti Penelope, tu e Noah eravate davvero carini insieme, ma se vuoi essere davvero felice devi imparare a dire addio>> disse improvvisamente Vittorio, dopo qualche minuto di riflessione.

Penelope lo guardò, poi guardò Noah che ci provava con Carolina << forse hai ragione, ma non saprei come fare>>
<< su questo non posso proprio aiutarti, non ne so nulla. Magari chiedi a Lucia, potreste aiutarvi a vicenda>>
Penelope si girò verso la ragazza e la guardò
<< wow siamo in quarta liceo e già si creano i gruppi da zitelle pettegole>> Vittorio rise poi si volto verso Noah e Carolina, una strana sensazione stava nascendo in lui, come una sorta di grande curiosità nei confronti di un ragazzo con il quale non aveva neanche mai parlato prima di allora. Improvvisamente Noah si voltò verso di lui e lo guardò dritto negli occhi e poco dopo, senza aver mostrato alcun tipo di emozione tornò a parlare con Carolina per poi essere interrotto solamente dalla professoressa di arte che entrando in classe iniziò la lezione.

Amore & PsicheWhere stories live. Discover now