II: bitch fight

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Le prime tre ore passarono in fretta, probabilmente perché era solamente il primo giorno e le lezioni si limitavano a essere un "che libri avete letto?" Oppure un "dalla prossima settimana inizio a interrogare" e al suono della campanella della ricreazione la classe di Vittorio si svuotò completamente ad eccezione sua e di un'altra ragazza, Lucia.
<< Ehi>> sentì Vittorio alle sue spalle
<<ciao Luci>> rispose lui voltandosi verso la ragazza << come va?>> continuò.
<< potrebbe andare meglio>>
<< per Lorenzo?>> chiese Vittorio.
La ragazza annuì e poi togliendosi gli occhiali appoggiò la testa al braccio usandolo come sostegno, per poi chiedere << tu invece?>>
<<nulla di che, sappiamo entrambi quanto possa essere elettrizzante la mia vita>> disse ironicamente il ragazzo, Lucia sbuffò ridendo << guarda sempre meglio di venir mollata dopo due anni da uno stronzo che si diverte a inviarti le foto di lui che si bacia con la sua nuova fidanzata>>
Vittorio la guardò in silenzio <<almeno hai capito che genere di persona è>>
<< certo eppure voglio ancora tornarci assieme>>
<< non ti preoccupare è solo una questione di tempo. Non puoi pretendere di cambiare idea su una persona da un momento all'altro, soprattutto su uno con cui sei stata per due anni>>
<< hai ragione, è solo che non riesco a non pensargli>>
Vittorio rimase in silenzio per un po' e poi rispose in modo un po' sforzato
<< hai da fare stasera?>>
<< non credo, perché?>>
<< beh potremmo uscire, andiamo da Mario, se vuoi chiedo pure a Carolina>>
<< da Mario? Non ci andiamo dalla seconda. Quel locale è popolato da bimbiminkia.>>

<< Lo era poi la polizia ha cominciato con i controlli e ora hanno sta strana regola di non dare da bere ai minori di 16 anni>> continuò Emanuele che sembrava aver ascoltato tutta la loro conversazione senza che i due potessero accorgersene << comunque se andate, io e Carolina ci siamo, chiediamo pure a Noah?>>
Vittorio e Lucia lo guardarono perplessi, Emanuele Gozzi non aveva mai rivolto loro la parola se non per compiti o interrogazioni, anzi spesso evitava pure il contatto visivo, mentre ora se lo ritrovavano lì davanti a chieder loro di uscire con lui.
Lucia annuí con la testa, mentre Vittorio si limitò a fare spallucce come per dire "fai tu" e non appena Emanuele si allontanò per uscire dalla classe, Lucia mimò con la bocca << ma che cazzo?>> e Vittorio sbuffò ridendo in risposta alla sua amica. Al suono della campanella, Vittorio tornò al suo banco per poi assistere ad un'altra delle effusioni pubbliche di Noah e Penelope, che erano appena entrati in classe. << Attenti prima che la Costi vi veda di nuovo>> disse ironicamente Carolina mentre entrava in classe e essendoseli trovata davanti.
<<Che cazzo hai detto stronza?>> rispose aggressivamente Penelope
<< calma, calma, stavo scherzando>>
<< non me ne frega un cazzo, tu non vieni qui a rompermi il cazzo solo perché mi sto baciando con lui>>
<< lascia stare>> disse Noah a Penelope cercando di farla smettere e riuscendoci. Le ultime due ore di scuola volarono e all'uscita di scuola Noah si avvicinò a Carolina per scusarsi della reazione che Penelope aveva avuto poco prima. << non ti preoccupare>> rispose Carolina << non è mai stata la più cordiale della classe>>.

Noah sorrise e per salutarla si avvicinò a lei abbracciandola, Carolina allora ricambiò felicemente e quando i due si staccarono l'uno dall'altra, lei gli chiese << allora ci sei stasera>>
<< dove?>>
<< da Mario; io, Vitto, Manu e Lucia andiamo. Se vuoi venire...>>
<< non so, forse esco con Penelope...>>
<<... beh se vuoi chiama anche lei>> disse Carolina a malincuore; era ben chiaro che non andasse d'accordo con Penelope, ma pur di poter passare una serata con Noah si sarebbe fatta andare bene pure lei <<magari così facciamo anche pace>> continuò Carolina. Noah sorrise mostrando la sua dentatura perfetta, era sempre stato considerato uno dei ragazzi più belli della scuola. I suoi occhi grigio-verdi, i cappelli corvini e la sua mascella squadrata erano sempre stati un punto d'invidia per molti ragazzi, e di debolezza per molte ragazze, così come anche la sua statura e il suo fisico scolpito. << Allora ti faccio sapere>> disse passandosi una mano fra i capelli, Carolina non rispose, si limitò ad annuire ammutolita e a guardarlo fino a quando lui non la salutò per andarsene.

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