XXIX: la notte della redenzione pt.2

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Il largo corridoio dell'hotel era completamente deserto e la luce intermittente delle lampadine bruciate dei lampadari dava a quel luogo un'aria cupa e di elegante decadenza.
Nessun rumore, solo il brusio di sottofondo di una televisione che proveniva da una della numerose stanze.
Improvvisamente questo silenzio fu interrotto dalla mano di Vittorio che bussò su una porta.
<<Penny, Liv... mi aprite?>> disse il ragazzo a bassa voce. Ma non rispose nessuno.
<<lo so che siete lì dentro, me l'ha detto Alyssa>>
Nulla. Nessuno gli rispondeva.
Vittorio allora guardò l'orologio appeso al muro che segnava le 11:30, poi sospirando si allontanò dalla porta, ma proprio nel momento in cui si era voltato per tornare in camera sua, la porta si aprì.
<<Livia non c'è, è andata in camera di Emanuele con tutti gli altri>> disse Penelope con aria scocciata
<< perché tu non sei andata?>> chiese Vittorio
<< e perché tu non ci sei andato?>> rispose Penelope.
Vittorio non parlò, non poteva che darle ragione.
<<beh... non credo di essere il benvenuto>> rispose Vittorio entrando nella camera dopo che Penelope gli fece strada verso il letto.
<< finalmente capisci cosa si prova... ad essere odiati da tutta la classe>> rispose Penelope sedendosi sul letto.
I suoi capelli rossi scendevano elegantemente sulla camicia da notte rosa, creando una pallida e sensuale palette di colori, evidenziata dalla collana di perle che probabilmente si era dimenticata di togliere.
<<Penny nessuno ti odia>> rispose Vittorio
<< oh ma per favore, Emanuele pensa che io sia buona solo per scopare, Noah mi crede una psicopatica, per non parlare delle tue due amichette che...>>
<< Non le chiamerei più così, ho litigato con Lucia... e Carolina ha scoperto di me e Noah>> disse Vittorio interrompendo la ragazza.
Penelope non disse nulla e anche Vittorio rimase in silenzio per qualche secondo.
<< Siamo proprio due dive>> disse sorridendo Penelope <<insomma guardaci... tu ti sei messo il profumo per andare a letto e io ho una cazzo di collana di perle>> continuò la ragazza.
Vittorio scoppiò a ridere << si sente tanto?>> rispose poi il ragazzo annusandosi i polsi.
Penelope scoppiò a ridere annuendo e così fece poi il ragazzo. I due continuarono così per qualche minuto e poi Penelope disse sospirando << non avremo mai una vita facile>>.
Improvvisamente i due amici tornarono seri. Vittorio sapeva benissimo di cosa stava parlando l'amica, ma per non metterla a disagio rispose ammiccando << è il costo da pagare per essere così fantastici>>
Penelope accennò ad un sorriso.
<<Non mi riferivo ai nostri caratteri da cagacazzo>> continuò la ragazza
<<lo so>> rispose Vittorio << ma il discorso vale lo stesso>>.
I due tornarono in silenzio per qualche secondo, ma poi Penelope disse deglutendo e portandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio << Vitto io ho paura... ho paura che gli altri dicano qualcosa>>
<<Penny, gli altri parleranno sempre. Guarda Lucia è la ragazza più etero che esista eppure tutti la criticano dandole della troia perché vive liberamente la sua sessualità>> rispose Vittorio
<<va beh, ma sai com'è... tu sei l'unico in classe che non se l'è scopata e per ovvi motivi direi>> continuò Penelope
<< Va beh Penny, ma allora anche Carolina. È più ingenua ed insicura, non si scopa chiunque, ma tutti le danno della stupida e frigida figa di legno. Indipendentemente dalla tua sessualità gli altri ti diranno sempre su per chi ti scopi>> disse in fine Vittorio
Penelope sospirò e poi disse <<perché per noi ragazze è così difficile e per voi maschi è così facile>>
Vittorio allora in tutta risposta aggrottò la fronte e disse <<correzione. Per i maschi etero lo è. Io non sono come Emanuele. Mi diranno sempre su per chi mi scopo e questo è colpa della società misogina in cui viviamo. Qualsiasi cosa associata alla sfera della femminilità viene criticata. Prendi Noah per esempio,lui non è Etero però nessuno gli dirà mai nulla a primo impatto, per il semplice fatto che è virile. Alla base dell'omofobia c'è il sessismo, fidati>>
Penelope sorrise <<grazie Vitto...>>
<<di nulla>> rispose l'amico.
I due tornarono in silenzio, Vittorio aveva ragione. Quello era un mondo di uomini, fatto dai maschi per la mascolinità e chiunque non la pensasse così avrebbe comunque dovuto combattere indipendentemente dal genere o dalla sessualità.
<<andiamo di là con gli altri?>> chiese Penelope
<<oppure...>> rispose Vittorio<<... potremmo rimanere qui a guardarci vecchi film in bianco e nero e a mangiare caramelle>>
<<Che fine a fatto Baby Jane?>> chiese sorridendo Penelope
<< sei la Joan Crawford della mia Bette Davis>> rispose Vittorio alzando le sopracciglia
<< due dive separate dal sessismo. Proprio come noi>> continuò ridendo Penelope.
E detto ciò i due ragazzi si abbracciarono, seppellendo quella faida iniziata a causa della paura e dell'incomprensione di entrambi

Amore & PsicheWhere stories live. Discover now