XIX: sorrisetto compiaciuto

1.8K 99 12
                                    

Quando i due ragazzi arrivarono in classe Vittorio rimase immobile: lo vide.
Noah era lì che parlava con un ragazzo e Vittorio in quel momento sperò in qualche modo che non lo vedesse, si sentiva strano nei suoi confronti. Era felice di stare con lui, ma dentro di sé era pieno di sentimenti contrastanti, difficili da spiegare.
Come se si sentisse ancora terribilmente in colpa per quello che stava facendo a Carolina, come se la fiamma iniziale che era nata tra i due ragazzi si stesse mano a mano spegnendo e stesse lasciando spazio a tutte le paure che Vittorio aveva sempre avuto.

<< Eccolo è quello lì>> disse Samuele indicando il ragazzo che stava parlando con Noah << se vuoi te lo presento>>continuò.

Vittorio non parlò, nella sua mente frullavano mille e più pensieri e non riusciva a credere a come solamente cinque minuti fa si sentisse in dovere di stare con Noah, mentre ora voleva evitarlo, come se la sua conversazione con Samuele avesse cambiato il suo stato d'animo. Come se lo avesse riempito di ulteriori sensi di colpa, facendogli provare un senso di angoscia nei confronti di Noah che era ormai diventato per lui il simbolo dei suoi sensi di colpa.

<<Ciao Paolo>> disse Samuele al ragazzo
<< ciao Samu>> rispose dunque l'altro ragazzo in modo alquanto disinteressato.
Noah guardò Vittorio ammiccando ad un sorriso e Vittorio impulsivamente si girò dall'altra parte mostrando una smorfia di disgusto.
Noah allora gli andò dietro e appoggiandogli le labbra all'orecchio gli sussurrò << adoro quando fai il frigido>> e poi sorprendendolo lo prese tra le sue braccia.

<< Voi due vi conoscete?>> chiese Samuele che sembrava aver assistito a parte della dimostrazione di affetto di Noah
<< diciamo che siamo...>> Noah non riuscì a terminare la frase che Vittorio intervenì per dire << amici, molto amici>>.
Paolo li guardò incuriosito ammiccando ad un sorrisetto compiaciuto per qualche secondo, per poi essere interrotto da Samuele che gli chiese <<di cosa stavate parlando?>>
<< del mio compleanno>> rispose Paolo e improvvisamente, in quell'esatto istante, la campanella di fine intervallo suonò e Noah disse <<io scappo che mi devo offrire in scienze>> e mentre disse ciò anche Samuele si avviò verso il suo banco lasciando soli Paolo e Vittorio.

<<Beh è stato un piacere>> disse Vittorio mentre stava per andarsene
<<aspetta...>> disse Paolo avvicinandosi a lui. Vittorio in quel momento riusciva a sentire il respiro di Paolo sul suo volto e vedeva i suoi brillanti occhi blu risplendere.
<<Se vuoi>> continuò il ragazzo << puoi venire anche tu al mio compleanno>>
Vittorio sembrava non riuscire a capire cosa stesse succedendo veramente, ma preso dal panico, si limitò solamente a ringraziare il ragazzo che con un sorrisetto lo congedò definitivamente con un secco "a presto".

Amore & PsicheDove le storie prendono vita. Scoprilo ora