IV: buonanotte

3.1K 164 19
                                    

La serata passò in fretta e quando arrivarono le 11 di sera, tutti cominciarono ad avviarsi verso casa, sapendo della giornata di scuola che sarebbe spettata loro il giorno dopo.
Vittorio si stava avviando verso piazza maggiore, tappa del tragitto che doveva percorrere per tornare a casa, fino a quando non sentì una voce familiare chiamare il suo nome, era Noah. Vittorio sembrava non capire il perché di ciò, guardò anche nelle tasche per controllare che non avesse dimenticato niente al locale, ma niente.

<< Ehi, vuoi un passaggio?>> disse Noah accennando un sorriso
<<uhm... okay(?)>> rispose dubbioso Vittorio
<< Abiti vicino a scuola, no?>>
<< sì esatto>>
<< beh io tanto passo di lì, quindi se vuoi...>>
Vittorio allora si decise a seguirlo fino a quando non raggiunsero una macchina lucida nera sulla quale Noah salì. Vittorio rimase fuori per qualche secondo fino a quando Noah non disse <<che fai?Non sali?>>
<<no, è solo che... come fai ad avere la patente?>>
<< sono più grande di voi di un anno, non lo sapevi?>>

Vittorio allora salì anche se non stava ancora capendo benissimo cosa stesse succedendo e perché si stava fidando di Noah Butler.
<< comunque è incredibile>> disse Noah
<< cosa?>>
<< beh che siamo in classe insieme da tre anni compiuti e non sapevamo un sacco di cose di l'un l'altro. Insomma tu non sapevi che io ero più grande e io che tu eri... beh...>>
<<Gay?>>
<< ecco sì esatto>>
<< veh che non è una parolaccia, puoi dirlo senza problemi>>

Noah sbuffò ridendo e Vittorio con lui
<< spiegami sta cosa dell'età scusa?>> chiese allora Vittorio perplesso
<< beh sai che mio padre è americano giusto? Ecco da piccolo vivevo là, poi dopo quando sono venuto qui in Italia che ero tipo in prima media, ho perso un anno di scuola>>
<< ah wow, dev'essere bello però avere il padre americano>>
<<bah, nulla di che, serve solo a farsi figo con le ragazze, ceh va beh ragazzi per te>>

Vittorio lo guardò alzando il sopracciglio destro come per cercare di capire dove volesse arrivare Noah, gli sembrava quasi che volesse ad ogni costo parlare di quell'argomento e nonostante Vittorio non se ne vergognasse affatto, si infastidiva nel venir considerato esclusivamente "il ragazzo gay" e un eccessiva insistenza da parte di chiunque gli poteva dare abbastanza fastidio.

Ad un certo punto la macchina rallentò fino a fermarsi << eccoci arrivati>> disse Noah, Vittorio lo guardò e poi appoggiando la mano alla maniglia della portiera a bassa voce disse << grazie>>

Noah sorrise <<Buonanotte>> disse in seguito, Vittorio continuava a non capire come mai Noah Butler, dopo tre anni di conversazione composte esclusivamente da frecciatine aveva cominciato a comportarsi così gentilmente con lui. << Buonanotte>> gli rispose Vittorio guardandolo dritto negli occhi e scendendo poi dalla macchina. Passato qualche seconda la macchina era partita e dopo aver aperto il portone del suo palazzo, Vittorio si fermò a guardare l'auto di Noah allontanarsi sempre di più.

Amore & PsicheDove le storie prendono vita. Scoprilo ora