XXX: la notte della redenzione pt.3

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Erano le tre di notte quando Vittorio sentì bussare alla porta della camera d'hotel.
<<chi è a quest'ora?>> disse Noah accendendo la lampada sul comodino
<<che ore sono?>> chiese Vittorio
<<le tre e un quarto>> rispose Noah guardando il telefono e strofinandosi gli occhi.
Intanto da fuori si sentiva una voce che sussurrava in modo aggressivo <<VITTO CAZZO APRIMI, HO BISOGNO>>.
Vittorio allora si alzò e aprendo la porta vide Alyssa in pigiama che gli disse allarmata <<cazzo vitto è successo un casino con Samu, vieni ti prego>>
<<vuoi che venga anche io?>> chiese Noah che era ancora a letto <<forse è meglio>> rispose la ragazza in modo preoccupante <<credo che anche tu possa aiutarci a gestire una cosa>>.
I tre ragazzi allora si avviarono di corsa in camera di Samuele, ma non lo trovarono.
<<samu dove cazzo sei?>> disse Alyssa <<ho portato Vittorio>>.
Dalla porta del bagno allora si sentì una voce debole che disse <<qui...>>
Vittorio allora aprì la porta e vide il ragazzo seduto per terra in mutande che si nascondeva la faccia tra le ginocchia. Vittorio gli si sedette di fianco e gli disse poi <<ehi tutto bene?>>
Samuele allora tra un singhiozzo e l'altro alzò la testa e fece vedere ai tre ragazzi la sua faccia e mostrò quelli che sembravano essere un livido di un colore bluastro sulla guancia e un taglio sul labbro.
<<Oddio samu, cos'è successo?>> chiese Noah spaventato, il ragazzo non rispose e le copiose lacrime gli impedivano di vedere anche le espressioni di Noah e Alyssa che si trovavano sulla soglia della porta del bagno.
<<Paolo>> disse Vittorio guardando in basso.
Solamente a sentire quel nome Samuele scoppiò a piangere.
<<Paolo? Ma non è possibile?>> rispose allarmato Noah
<< l'ha già fatto una volta, può benissimo averlo rifatto di nuovo>> rispose Alyssa infastidita e arrabbiata per la situazione
<<di cosa sta parlando?>> chiese Noah a Vittorio.
Alyssa in quel momento spalancò la bocca e guardò Vittorio. Il suo imbarazzo era palese, credeva che Noah lo sapesse.
Vittorio non rispose e si limitò a guardare il fidanzato negli occhi, gesto che però bastò a Noah per capire di cosa stessero parlando Alyssa e Vittorio.
<<Dove cazzo è?>> rispose arrabbiato Noah
<< in camera di Emanuele>> rispose Alyssa e
a quelle parole Noah si voltò di scatto e aprì la porta della stanza dirigendosi da Emanuele.
<<Aly vai con lui per evitare che gli spacchi il naso>> disse Vittorio all'amica.
Alyssa annuì e di corsa uscì dalla stanza per cercare di raggiungere Noah nel corridoio.
Quando Vittorio e Samuele  rimasero soli, calò un silenzio assordante e l'unico rumore rimasto era il singhiozzare di Samuele.
<<cos'è successo?>> disse Vittorio, come se in quella situazione fossero le uniche parole che riuscì a pronunciare.
Samuele prese fiato, poi sempre piangendo rispose <<lo stavamo facendo>>
Vittorio annuì accarezzando la schiena dell'amico <<solo che mi stava facendo male. Era la mia prima volta>> continuò Samuele <<e quando gli ho chiesto di andare un po' più piano, lui mi ha ignorato. Allora ho urlato, stavo davvero malissimo. Sia fisicamente che psicologicamente>>
A quelle parole Vittorio non poté che scoppiare a piangere. Paolo aveva fatto a Samuele proprio quello che probabilmente avrebbe fatto a lui quella sera nello squallido bagno di quel locale. Aveva reso la sua prima volta un inferno e sapere quanto Samuele fosse interessato a Paolo gli spezzò il cuore ancora di più.
<<poi>> disse Samuele << dopo che ho urlato di smetterla per l'ennesima volta, lui mi ha dato un pugno sul labbro>>
<< che schifo quel ragazzo>>rispose Vittorio con le lacrime agli occhi
<<ma non è colpa sua>> disse Samuele << se non mi sentivo pronto gli dovevo dire di no, anzi non avrei mai dovuto provarci>>
A quelle parole Vittorio rimase esterrefatto
<<Samu ma tu gli hai detto no. Magari avevate già iniziato ma no significa comunque no. Samu, Paolo ti ha stuprato. È sua la colpa. È lui il mostro>>
A quelle parole Samuele scoppiò di nuovo a piangere e si accasciò sulla spalla di Vittorio che era seduto vicino a lui nel bagno << voglio solo qualcuno che mi ami e che mi rispetti>>
<<allora Paolo non è quello giusto>> rispose Vittorio << domani lo diremo ai prof>> continuò il ragazzo << Paolo va denunciato>>.
Improvvisamente Samuele disse allarmato << no! I miei verrebbero a sapere che sono gay. I suoi lo verrebbero a sapere. Non posso farlo>>
Vittorio non rispose, non sapeva davvero cosa fare e in quella situazione l'unica cosa che riuscì a dire a Samuele mentre lo abbracciava fu <<tranquillo... troveremo una soluzione, andrà tutto bene>>

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