X: Samuele

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Le tapparelle della finestra lasciavano filtrare solamente un raggio di luce, ma fu comunque abbastanza per svegliare Vittorio che ancora dormiva nel letto di Noah.
<< Buongiorno>> disse Noah mentre rovistava nel suo armadio.
<< che ore sono?>> chiese Vittorio ancora addormentato
<< le undici meno un quarto, vestiti che tra poco usciamo>>
<< dove andiamo?>>
<< a pranzo fuori>>
<< con chi?>>
Noah sospirò, si voltò e guardò Vittorio, sapeva che quello che stava per dirgli non gli sarebbe piaciuto, però doveva farlo << Carolina mi ha chiesto di uscire. Ci sono anche Emanuele e Lucia, l'ho convinta a fare un'uscita di gruppo. Così puoi venire anche tu.>> disse Noah sorridendogli.
<< E da quando io faccio parte del vostro gruppo?>>
Noah sbuffò compiaciuto e poi chiese << allora... vuoi venire?>>
Vittorio lo guardò e poi alzò gli occhi come per dire "non mi lasci altra scelta".
<< Hai qualcosa che mi possa mettere? Io ho solo l'impermeabile giallo di ieri sera e una maglietta. Magari dammi qualcosa che Carolina non riesca a riconoscere>>
Noah riaprì le ante dell'armadio e aprendo un cassetto prese un maglione nero a collo alto, che non aveva mai messo e lo passò a Vittorio << tieni, so che ti piacciono>>.
Noah si avvicinò a lui per baciarlo, ma Vittorio si allontanandosi dalla sua bocca gli disse a bassa voce <<oggi pomeriggio dobbiamo parlare>>.
I due ragazzi arrivarono al locale dove si erano dati appuntamento con gli altri.
<<Scusate il ritardo>> disse Vittorio mentre si avvicinavano al tavolo con gli altri ragazzi << eravate insieme?>> chiese Lucia, Noah stava per rispondere all'amica, ma fu bruscamente interrotto da Vittorio << eh... no. A dire il vero ci siamo incontrati qui fuori>>.

<<Va beh almeno ora ci siamo tutti così Lucia ed Emanuele possono fare il loro annuncio>> disse Carolina impulsivamente
<<Cosa?!>> disse Noah con un tono sorpreso e divertito allo stesso tempo.
<<Ma niente...>> rispose Emanuele
<< Carol io giuro che ti ammazzo>> le disse poi sottovoce Lucia
<< ma cosa c'è di male. Insomma è una sorta di appuntamento a quattro, più o meno>> rispose Carolina guardando Vittorio con un sorriso imbarazzato e compiaciuto allo stesso tempo << Ah a proposito Vitto perché non provi a chiedere a Samuele di raggiungerci? Così facciamo un appuntamento a sei, No?>> continuò Carolina che sembrava essersi dimenticata di pensare prima di parlare.
<< Chi è Samuele?>> chiese Noah cercando di essere il più calmo possibile, ma denotando molta gelosia.
<<Nessuno>> disse fermamente Vittorio guardando Noah negli occhi
<< come nessuno? Ma se è da un mese che vi scrivete?>> continuò ridacchiando Carolina
<< A dire il vero è lui che scrive a me e non ci siamo neanche mai parlati dal vivo>>
<< sì però ti piace>> continuò imperterrita Carolina
<<No, Carol, è la terza volta che te lo dico: solo perché è l'unico altro gay dichiarato a scuola. Non vuol dire che mi piaccia>> rispose seccato Vittorio alzando drasticamente il tono di voce.
Improvvisamente si guardò intorno e vide come tutto il tavolo lo stesse guardando stupito, tranne Carolina che invece aveva abbassato remissivamente la testa facendo sentire Vittorio terribilmente in colpa.
<<Okay beh... Ordiniamo?>> disse Emanuele cercando di sdrammatizzare un po' la situazione.
Alla fine del pranzo Vittorio decise di andare da Carolina per scusarsi << no, ma figurati. Hai pienamente ragione, è solo che non voglio che tu ti senta solo e credo che anche gli altri comincino a preoccuparsi. Pensa che è stato Noah oggi a dirmi di invitarti>>
Vittorio guardò storto Carolina per poi rispondere <<preoccuparvi di cosa?>>
<< del fatto che non ti sei mai fidanzato con nessuno e che sembra non piacerti mai nessuno>>
<< ma stai scherzando? Abbiamo tutti problemi più grandi di questi e apprezzo il fatto che tu ci tenga a me, ma seriamente non preoccuparti>> disse Vittorio prendendo per mano Carolina << davvero Carol, non ce n'è bisogno>> i due amici si sorrisero guardandosi negli occhi e poi si abbracciarono.
<< Carol ti devo dire una cosa?>> disse Vittorio, sapeva che quello che stava per fare era rischioso, ma non riusciva a tenersi più tutto dentro
<< cosa?>> gli rispose sorridendo l'amica.
In quel momento Vittorio fu pervaso da un sentimento di paura, le gambe avevano iniziato a tremargli e così anche la voce
<<ehm vedi ieri...>>
In quel momento cominciò ad avvicinarsi a loro Noah e andando in panico Vittorio disse <<Samuele mi ha chiesto di uscire>>
<<beh ma vitto è fantastico! Vedi che gli piaci>>
Noah sentì tutto, si fermò e dopo qualche secondo disse <<Carol, io vado a casa che devi aiutare mio padre. Tu Vitto avevi detto che volevi un passaggio?>>
I due si guardarono negli occhi, Vittorio non gli aveva chiesto assolutamente nulla, ma aveva capito benissimo che era una scusa per potergli parlare.
<< Sì certo>> rispose Vittorio guardandolo negli occhi <<grazie.>>

Amore & PsicheWhere stories live. Discover now