-"Tu non sei una nullità tu sei.."- iniziai a dire per essere poi interrotto dal suono di una conchiglia

-"Ricordate sfidanti. Potete usare i vostri poteri. Non potete ferirvi gravemente. Il duello finirà quando una delle due parti si dichiarerà sconfitta"-

-"Buon divertimento!"-

Chirone concluse il suo discorso e poi si avvicinò a noi.

-"Non fatevi male, vi prego"-





Ero tesissimo. L'elettricità mi crepitava attorno.

Non sapevo cosa fare. Attaccare? Stare fermo? Accordarmi con Nico e Percy?Era sleale combattere 3 contro 1?

Prima che potessi pensare ancora una forte luce attirò la mia attenzione.

Era Emma.

Aveva saltato verso il cielo ed ora fluttuava in aria, mentre intorno a  lei iniziò a crearsi una specie di armatura di una sostanza luminosa. I capelli, ora del colore dell'ambrosia, le ricadevano sciolti sulle spalle.

Alzò una mano verso il cielo, ed urlò una parola in una lingua a me sconosciuta. Probabilmente in greco antico. Moooolto antico.

Dal nulla apparve una spada di un materiale traslucido che lei fece roteare con maestria intorno a se.

Ora faceva paura. Non che prima non fosse così, eh. Ma ora, armata e rivestita di tutto punto, con quello sguardo assassino negli occhi, era ancora peggio.

Dal pubblico si levò un coro di versi meravigliati.

Mi ero imbambolato talmente tanto a fissarla che non mi resi nemmeno conto di essere finito col sedere per terra per via di un movimento della mia avversaria.

Ci misi un attimo a riprendermi, così come i due ragazzi accanto a me.

Era bastato un movimento per farci finire a gambe all'aria.

Il duello era iniziato proprio bene!

Il primo che si alzò fu Percy che le scagliò contro un getto d'acqua.

Lei rimase ferma, mentre il getto le scorreva attorno senza bagnarla. Sfruttando l'impeto di Percy, lei rimandò indietro l'onda, che il mio bro controllò egregiamente.

Ora toccava a Nico. Prima che potesse fare qualcosa manovrai i venti, per spostare le nuvole e creare un po' d'ombra per i suoi viaggi. Will non avrebbe approvato, ma era necessario.

Un attimo dopo il Figlio di Ade era sparito, per poi riapparire accanto ad Emma, facendo una crepa nel terreno che avrebbe dovuto farla inciampare. Lei si limito a muovere il piede, e la piega si richiuse, ricoprendosi di piante, che catturarono la caviglia di Nico. Con un altro movimento fece crescere dei rampicanti, che avvolsero le caviglie ed i polsi del moretto.

Fuori uno.

Ora la ragazza rivolse a me tutta la sua attenzione.

Cercai di evocare un fulmine, ma mi sentii qualcosa premuto contro le costole. La sua spada. Con un salto all'indietro mi liberai da quella morsa, sguainando la mia spada di oro imperiale.

Riuscii a ferirla di sbieco, con un veloce movimento del polso, ma si toccò la ferita con una mano, diventata luminosa, e questa sparì.

Con pochi passi tornò accanto a me. Prima che potessi fare altro tirò un calcio che avrebbe fatto invidia a karate kid per rubarmi la spada. Era fulminea. Una ladra perfetta, come suo padre Ermes.

Cercai di rialzarmi, ma lei fece uno strano gesto con le mani e mi sentii... ubriaco. Mi accasciai al suolo. Lottavo contro l'ebbrezza. Non credevo che avere il signor. D come padre potesse essere utile, ma a quanto pare mi sbagliavo.

Fuori due.

Non sarei riuscito più a combattere decentemente, così mi limitai a guardare.

Era lo scontro finale.

Il semidio più potente di tutti contro Ems.

Entrambi evocarono l'acqua dal suolo.

Percy iniziò a fare il surfista sulle onde che si era creato. Forse voleva creare un piccolo tornado per mandarla al tappeto.

Lei invece rimaneva ferma. Occhi socchiusi.

Lui le scagliò addosso un piccolo tornado. Lei aprì gli occhi, ora diventati azzurri, come l'acqua dei mari più puliti, così come i capelli.

Poi con voce soave disse

-"Sei sicuro di non volerti arrendere?"-

Percy era confuso. Devo ammettere che ci sapeva fare con la lingua ammaliatrice. Mentre lui era distratto lei creò una specie di catena con degli oggetti che aveva evocato intorno a sè. Con un gesto fulmineo legò le gambe di Percy, che cadde come un salame. Nel farlo, però, lanciò Vortice, che passò sopra la spalla di Emma ferendola.

Si vedeva che faceva male quel taglio, ma lei non fece la più minima smorfia di dolore.

Ora eravamo ko tutti i tre.

Potevamo tentare un attacco combinato, ma eravamo già troppo stanchi.

Se solo uno di noi tre fosse riuscito a liberarsi...

Neanche a farlo apposta notai che Nico era riuscito a far appassire le piante attorno a se. Ora si stava dirigendo spedito verso la ragazza, che lo notò.

Con un gesto fece sparire quella specie di armatura che aveva indosso. Poi fece cadere la spada. Fece tornare bianchi i capelli e chiari gli occhi.

Nico si fermò interdetto.

Non voleva attaccare una persona disarmata.

Così appoggiò a terra il ferro dello Stige e le si avvicinò radunando le ombre nelle sue mani.

Lei fece più o meno la stessa cosa, ma con la luce.

Una luce calda, che sapeva di famiglia, amore, felicità e tante altre cose belle.

Quando furono più vicini lei, di punto in bianco, lo abbracciò.

Come se sapesse quanto ne aveva bisogno.

Come se sapesse che quella luce gli aveva ricordato delle persone che aveva perso per sempre.

Come se sapesse tutto di lui.

Nico era pietrificato, ma poi ricambiò la stretta.

In un attimo tutta l'ebrezza che mi aveva stancato scomparve, così come le catene attorno a Percy.

-"Mi arrendo"- disse quest'ultimo guardando interdetto la scena

-"Mi arrendo"- confermai io commosso

-"Mi arrendo"- concluse Nico ancora scosso

-"Eroi! Abbiamo una vincitrice! Portate gli allori!"-

Tutti i semidei si alzarono e acclamarono Emma a gran voce.

Lei sorrise genuina e creò delle corone dall'alloro per ogni semidio sugli spalti.

Poi con un gesto ne creò tre anche per me e per i miei compagni.

Le nostre erano d'oro però.

-"Oggi abbiamo vinto tutti! Una consapevolezza, un'amicizia... sono tutte vittorie che conquistiamo ogni giorno, senza mai essere ricompensati! Arriverà il giorno in cui non potremo gioire, ma ora che possiamo facciamolo.

Facciamolo insieme!"- disse Emma sorridendo.

Quando pronunciò quelle parole mi si mosse qualcosa nel petto.

Speranza.

Magari sarebbe andato tutto per il meglio.
























































ave semidei!

FINALMENTE QUESTO BENEDETTO DUELLO!

Non ne potevo più nemmeno io di rimandare.


al prossimo aggiornamento!

scrivetemi pure commenti e tutto!

C.L.B

•Il dono degli Dei||storia di una ragazza molto particolare•Where stories live. Discover now