capitolo16

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-pov's Emma-

Non è possibile. Oh, questa me la pagano.

Già la signora non-mi-strappare-le-ovaie (nel linguaggio comune Nyx) e i suoi ripugnati (niente di personale, chiaro) figli ce l'hanno con me. Ora mi venite a dire che questi hanno pure convinto qualche mostro delle profondità del Tartaro ad accorciare il tempo a mia disposizione!

Mai una gioia. 

Almeno, all'incirca, sono riuscita ad instaurare una specie di "legame" con alcuni semidei. Anche se so che sarà impossibile approfondire la nostra conoscenza in quasi tre giorni. Proprio ora che mi iniziavano a stare davvero simpatici.

L'unica cosa buona di questa settimana. 

Rivedere il ricordo con le Parche mi ha fatto innervosire nuovamente, come la prima volta. Fanno tanto "NoN pOtEtE iNtRoMeTtErVi NeL dEsTiNo" e poi sono le prime che appena possono mi mettono i bastoni tra le ruote. O forse è più appropriato dire i ferri nel gomitolo. 

Nel corso della storia non hanno mai fatto altro che tagliare i fili ed insinuarsi nella mente degli dei affinché collaborassero per affrettare il compiersi del destino, ma questa volta, con gli dei dalla mia parte, dovranno intervenire loro stesse per far sì che la mia impresa finisca come vogliono loro. 

Ossia, con la disfatta dell'Olimpo e dei mortali, che non le hanno mai particolarmente venerate e con la fine di quelle come me. Non vedono l'ora che Nyx, la loro mammina, mi riduca in cocci, così finalmente potranno decretare conclusa la loro vendetta sulla mia stirpe. 

Insomma, solo perché la prima che aveva il mio filo non si è comportata molto bene non vuole dire che ora devono fare il voodoo su una mia bambolina nela loro grotta cupa. 

Poi, sono loro che hanno dato inizio a tutto. E ora, solo perché devo battermi con la loro dolce mamma e solo perché una mia antenata non è stata molto corretta nei confronti dell'umanità, sono diventate impossibili da riconquistare . 

Comunque, arrivare a togliermi del tempo è stata una mossa infame. Neanche Pistis riuscirebbe a guadagnare la fiducia e il rispetto di qualcuno in nemmeno cinque giorni!

Bhe, forse lei sì. Ma solo perché è la dea della fiducia , dell'onestà e dell'affidabilità, quindi userebbe i suoi poteri per ottenerla. 

Non nego che i semidei ora inizino a considerarmi loro amica, ma la vera fiducia può venire solo con il tempo. O con un'avventura rischiosa\battaglia\cose pericolose che potrebbero finire con la morte.

Ma ora non ho nemmeno tempo per partire con loro per un'impresa mortale lampo e salvarli tutti! Uffa.

Che poi, non era Crono il titano del tempo? 

Non era stato rimandato, possibilmente con un biglietto di sola andata, nel Tartaro? Non dovrebbe non rompere le tavolette di ambrosia per un po'?

Come caspio hanno fatto vomito-oscurità-sul-pianeta e tagliamo-fili-come-hobby ad ostacolarmi anche in questo modo?

Vabbè, tanto ormai il danno è fatto. 

Dopo aver bruscamente interrogato i due ragazzi dietro al masso, e dopo essermi calmata (bestemmiando contro ogni pantheon che conosco in tutte le lingue che conosco) siamo tornati al campo in silenzio. Considerando gli sguardi che si lanciavano gli altri semidei, per loro non parlare era una novità. Ma nessuno prese parola. Nessuno ne aveva voglia. Non riuscii neanche a fare battutine inopportune sulla evidentemente compromettente situazione in cui i due semidei dietro al masso erano, che dopo averci risposto si erano incamminati nel fitto del bosco per continuare la fantomatica camminata, per raccogliere delle foglie da non so ben quale albero speciale, che avevano usato come scusa per spiegare il motivo della loro presenza lì.

•Il dono degli Dei||storia di una ragazza molto particolare•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora