capitolo6

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-Jason's Pov-

Non credevo che venire lasciati fosse così doloroso.

Piper mi aveva davvero spezzato il cuore con quella storia del fidanzamento pilotato dagli dei, ma devo essere forte e non disperarmi.

Stavo lucidando la mia moneta nell'Arena aspettando che anche gli altri arrivassero. Dopo la vittoria contro Gea ed il ritorno di Leo mio padre me ne aveva donata un'altra.

Mi ricordo benissimo il momento in cui me l'ha consegnata dicendo di essere fiero di me. Ho fatto di tutto negli anni per farmi dire questa frase, eppure ora mi sento lo stesso vuoto. Non è cambiato niente, nonostante le sue parole.

Mi stavo rattristando, quindi l'aria intorno iniziò a farsi...elettrica. In questi ultimi tempi succede molto spesso che non riesca a controllare benissimo i miei poteri. Prima che riuscissi a dire o a fare altro sentii una mano appoggiarsi sulla mia spalla e tutte le scintille attorno a me si spensero.

-"Tutto ok?"- chiese una voce melodiosa e abbastanza profonda

Emma.

-"Umh si..."- le risposi incerto

-"Ti va di fare due stoccate intanto che arrivano gli altri?"- disse lei incerta.

Ero troppo orgoglioso per dire di no. In più sfogarmi con la spada mi avrebbe fatto bene.

-"Non ti prometto di andarci piano"-

-"Oh, nemmeno io"- mi rispose lei

-"Nessuna pietà?"-

-"Nessunissima"-




















Fu un duello senza esclusione di colpi, ma alla fine lo vinse lei.

Ero talmente preso dal cercare di vincere che non notai nemmeno i vari semidei che ci avevano circondato mentre combattevamo.

-"Pronta per la rivincita?"- le dissi sorridendo

-"Pronto per la ri-perdita?" mi ripose Emma con un sorriso malandrino

-"Oh, sta volta dovrai sfidarne tre!"-

-"I tre migliori spadaccini di sempre!"- urlò una voce alle nostre spalle

-"Io non ne sarei così sicura"- continuò Emma, sorridendo ai due altri sfidanti appena arrivati.

Nessuno aveva parlato agli altri semidei di questa sfida, ma le gradinate dell'Arena si stavano riempendo di ragazzi esultanti pronti per fare il tifo per l'una o per l'altra parte.

-"Eroi!-proruppe una voce potente e antica- oggi assisteremo ad uno dei duelli più emozionanti del secolo!"

"Da un lato troviamo i tre semidei più potenti di questa generazione! Nico di Angelo, figlio di Ade. Jason Grace, figlio di Giove. Percy Jackson, figlio di Poseidone" per ogni nome che Chirone pronunciò ci fu uno scroscio di applausi

-"Non doveva essere una cosina intima?"- chiese Nico seccato

-"Dall'altro lato-continuò imperterrito il centauro- abbiamo Emma Archè, figlia delle principali divinità dell'Olimpo, appena arrivata al campo!"-

E che presto se ne andrà... pensò tristemente Jason.

-"Guardatevi intorno ragazzi!-cominciò Percy- nessuno, e dico NESSUNO sta facendo il tifo per lei. La guardano come se fosse un mostro. Una nullità.-"

-"Finchè non vi dimostro il contrario è quello che sono"- rispose una voce alle nostre spalle.

La voce di Emma era calmissima, come lei del resto.

•Il dono degli Dei||storia di una ragazza molto particolare•Where stories live. Discover now