capitolo5

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-Nico's Pov-

Dopo la riunione ognuno andò per la sua strada.

Percy e Annabeth erano evidentemente spossati. Appena avevo nominato il Tartaro la loro preoccupazione era diventata rassegnazione. Sapevo che Annie aveva già capito dove Emma sarebbe dovuta andare, ma sentirlo ad alta voce era tutt'altra cosa.

Sinceramente quella ragazza mi ricordava tanto me stesso dopo la morte di Bianca. Scombussolato, deciso a fare qualcosa senza nemmeno sapere bene cosa; ma non potevamo rischiare tutto di nuovo per aiutarla... o almeno non prima di aver capito chi è davvero.

Ero così preso dai miei pensieri che non mi accorsi nemmeno delle braccia abbronzate che ora mi circondavano la vita

-"Tutto bene, Death Boy?"- chiese Will

Lo avevo già riconosciuto, ancora prima che parlasse. Con un rapido movimento delle braccia mi fece girare su me stesso, così da potermi guardare in faccia.

Era dai tre giorni in infermeria che eravamo ben'o male una coppia. Mi piaceva averlo al mio fianco, e passare del tempo con lui. Mi piacevano i suoi occhi azzurri, quasi più belli e intensi del cielo stesso, e le sue lentiggini infinite che non riuscivo mai a contare. Mi piaceva tutto di lui, anche le cose più insopportabili e strane, ma chiaramente non glielo avrei mai detto.

Mugugnai un sì come risposta e abbassai la testa arrossendo.

-"Sei adorabile quando arrossisci...-"

-" Me lo dici sempre-" sbuffai

-"Ti va se andiamo a fare un picnic?"- disse lui euforico

-"Se proprio insisti...-" non riuscii a nascondere un sorriso

Mi prese la mano, e mi trascinò fino al padiglione della mensa. Mentre lui riempiva il cestino io feci scorrere il mio sguardo sugli altri tavoli. La conchiglia era appena suonata, e masse di ragazzi accorrevano per sedersi vicino agli amici. Dopo la guerra contro Gea, Chirone ci aveva permesso di sederci dove volevamo. Notai che al "Tavolo dei 7" non era ancora seduto nessuno. 

Quando Will tornò mi prese la mano e andammo insieme verso i campi di fragole.

C'era un grande albero sotto al quale ci piaceva stare. Era il nostro luogo d'incontro segreto.

Praticamente nessuno sapeva che stavamo insieme. Solo Jason, Percy, Annabeth, Piper, Leo, la sua ragazza Calipso, Hazel, Reyna e Frank. Penso che anche Thalia sappia qualcosa. Se qualcuno ci osservasse meglio, lo capirebbe; ma per ora il nostro segreto era al sicuro.

Non mi vergognavo affatto della nostra relazione, ma non volevo che prendessero in giro o facessero del male a Will.

Arrivati là notai che il nostro posto era già occupato.

-"...non posso chiedere niente a nessuno, lo sai. Voi mi avete addestrato per questo! Ho passato ANNI a cercare delle strategie, contro ogni tipo di nemico! Non potete smetterla di fidarvi di me solo perché il nemico si sta rafforzando!...NON MI INTERESSA, OK? Non voglio metterli in pericolo!... Oh ma vattene!"- 

Era chiaramente la voce di Emma. E sembrava anche molto arrabbiata. Stavo per fare un altro passo, quando Will mi tirò dietro un cespuglio per osservare meglio la scena.

Lei era in ginocchio, gli occhi puntati verso il suolo. Probabilmente aveva appena parlato con uno dei suoi genitori. Non avevo ancora ben chiaro come avessero fatto a crearla, ma non era il momento di pensarci. 

Non stava piangendo, ma sembrava che volesse farlo. Non potevo restare più a guardarla senza fare niente.

Noi non avevamo fatto niente per cercare di farcela amica, mentre lei si stava sacrificando per salvarci. 

Mi avvicinai lentamente. Sapevo che mi aveva notato, ma sembrava non voler far niente per fermarmi. In realtà non sapevo nemmeno io quello che stavo cercando di fare. Sentivo la presenza di Will dietro di me. 

Io rimasi fermo, senza ben sapere cosa fare. Lui invece le si inginocchiò accanto e la abbracciò.

Lei rimase ferma e immobile, come se non fosse abituata a quel genere di gesto. Probabilmente avrei dovuto essere geloso, ma non c'era niente di romantico in quel gesto. Si vedeva che lei aveva bisogno d'affetto.

Non so quanto tempo passò prima che lei se na andasse.

-"G-grazie..."- disse Emma balbettando

-"Ti va se vieni a finire quella famosa sfida contro di noi?"- chiesi a quel punto io

-"Ma vi ho già spiegato che..."-

-"Non importa. Cercheremo di essere meno prevedibili del possibile"- replicai con una specie di sorriso

-"Mh...sfida accettata!"- rispose 

-"Vado ad avvertire gli altri... tra un'ora e mezzo nell'Arena"-

-"Perfetto..."-

Will si alzò dal suolo e mi si affiancò.

-"Un'ultima cosa Nico..."- mi disse lei prima che potessi andarmene

-"Si?"-

-"Possiamo fare anche fra due ore, non voglio rovinarti il picnic con il tuo fidanzato"- rispose ammiccando

Probabilmente raggiunsi una tonalità di rosso mai vista, perché sia lei che Will ridacchiarono.

-"Grazie Ems, tra due ore è meglio"- rispose il mio fidanzato, ancora ridendo, per me.

Con un ultimo saluto lei si girò e se ne andò.

Ora una persona in più sapeva del nostro fidanzamento. Se non lo avesse detto a nessuno, io l'avrei ritenuta degna di fiducia... ma se si fosse fatta scappare qualcosa, probabilmente sarebbe stata la fine.















Ave semidei!

Quello di oggi è un aggiornamento speciale

Ci voleva un po' di Solangelo!



A domani con il prossimo capitolo!

C.L.B

•Il dono degli Dei||storia di una ragazza molto particolare•Where stories live. Discover now