Prologo

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"Posso accettare il fallimento ma non il fatto di non averci provato" (Michael Jordan)

Salutai tutto il pubblico, dopo aver fatto l'ultimo saluto ai giudici della gara. Avevo un sorriso larghissimo ma questo era solo uno dei pochi segni della mia felicità interiore. Ero davvero felice di aver potuto partecipare alla gara e anche di aver raggiunto una posizione molto alta per la classifica all around.
La mia gara si era conclusa molto bene e tutto il pubblico prestava attenzione a noi, le ginnaste più forti del paese, le ragazze che non si sono mai arrese, quelle che sono cadute e si sono rialzate.
Non potevo ancora credere di aver gareggiato contro le ginnaste più forti del mondo ma quello era solo uno dei dettagli di questa gara, che mi avrebbe portato al mio esordio nazionale e internazionale.

Dopo la premiazione che mi vide sconvolta alcune volte sui gradini del podio cercai tra tutti i presenti, persone per la maggior parte sconosciute, le uniche persone che mi avevano sempre supportato.
Will mi era sempre stato accanto ma lui lo era stato anche in campo gara mentre loro, la mia nuova famiglia, non mi avevano ancora potuto abbracciare. Erano alcune settimane che non vedevo nessuno di loro e non stavo più nella pelle per poterli abbracciare e poter tornare in hotel con loro.
Cercai per tutto il palazzetto gli unici occhi che mi avevano conquistata, l'unica persona che amavo davvero.
I miei occhi andavano da sinistra a destra e da destra a sinistra in cerca di un gruppo di ragazzi strani ma sempre sorridenti.
Scavalcati le transenne per poter vedere meglio tra il pubblico che mano a mano diluiva, ingrumandosi verso l'uscita.
Sentii una voce fin troppo conosciuta e appena girai la testa in quella direzione cominciai a correre più forte che potevo per avvicinarmi sempre di più a lui.
Lui appena mi vide mi sorrise aprendo le braccia per potermi accogliere a sé. Quando fui a pochi metri presi lo slancio e gli saltai addosso facendogli fare alcuni passi indietro per riprendere l'equilibrio.
Lo strinsi così tanto che per poco non lo strozzai ma a lui non sembrò dar tanto fastidio.
Dietro di noi vidi i miei amici ma li ignorai per un'attimo, concentrandomi soltanto sulla persona che stavo stringendo a me.

Mi era davvero mancato poterlo abbracciare e poter sorridere così tanto per merito suo. Messaggiarsi era un conto, ma poter essere uno davanti all'altro era tutta un'altra cosa.

Mentre ero ancora in braccio a lui, cercò di congratularsi con me per la bellissima gara, ma io ero troppo indaffarata a pensare che finalmente eravamo di nuovo insieme. 

Mi mise giù e salutai tutti i miei amici che uno ad uno si congratularono e mi abbracciarono.
In quel momento non potevo essere più felice di così: avevo i miei amici e la persona che amavo, se non fosse stato per quelle due persone che mi cancellarono in poco tempo il sorriso. Non li rivedevo da molti mesi ma il dolore per le parole dette da quelle bocche che dovevano soltanto rassicurarmi e amarmi piuttosto che dirmi parole d'odio era troppo grande.

Spazio autrice:

Ciao a tutti, spero che il prologo vi sia piaciuto! Ditemi che ne pensate e se vi potrebbe interessare questa storia. E' la prima che scrivo quindi spero veramente che possa essere di vostro gradimento e spero non ci siano errori . 

Vi ringrazio per aver letto questo primo capitolo e vi aspetto per il prossimo, 

Giada

SaudadeWhere stories live. Discover now