-Chapter 17-

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Anche se lo spogliatoio era sotto alla palestra e tutte le porte erano chiuse, sentimmo comunque il brusio del pubblico, che mano a mano che si avvicinava l'orario d'inizio gara, diventava sempre più forte. E anche noi diventavamo sempre più nervose.

 Alcune cominciarono a camminare avanti e indietro, altre a mordicchiarsi le unghie e altre si misero perfino a cantare a squarciagola. Io invece non sentendomi troppo nervosa, stavo seduta a guardare le altre impazzire, cercando di rassicurare qualcun'altra. Ma più si avvicinava l'inizio della gara, più diventava difficile calmarle, così quando ne ebbi abbastanza urlai.

 << Che ne dite se facciamo un gioco?>> tutte si girarono verso di me, fermando tutto ciò che stavano facendo, per stare calme. <<Che tipo di gioco?>> chiese Victoria con voce stridula. <<Che cosa vorrei. Praticamente a turno dobbiamo dire cosa vorremmo dal futuro. Noi possiamo farlo riguardo alla gara>> tutte si guardarono in torno e nessuna obbiettò. 

 <<Bene comincio io>> disse Brooklyn per scacciare le insicurezze delle altre. <<Vorrei arrivare in piedi a volteggio >> disse solenne. <<Vorrei non cadere da trave!>> esclamò Everly coraggiosa. Alcune risero, ma guardando la mia occhiata truce smisero subito. <<Vorrei essere tra le migliori di oggi>> disse Alice.

 E continuammo così, fin quando il giro stava per terminare con me. <<E tu cosa vorresti Ashley?>> mi chiese Nicole. Ci riflettei un attimo, anche se avevo già in mente qualcosa. <<Vorrei essere la gioia dei miei genitori, l'essere fieri di me e dei miei risultati>> alcune si commossero e anche io strinsi le labbra per non scoppiare a piangere. <<E' una cosa bellissima Ashley, noi siamo molto più egoiste, mentre te vorresti qualcosa anche per gli altri>> disse Georgia dolcemente. <<Beh, veramente è un pensiero un po' egoista visto che vorrei che fossero allegri per me, ma non importa>> le risposi e qualcuna fece una risatina.

 La porta si aprì di scatto, facendoci sussultare. <<Ragazze? Che ci fate sul pavimento? Dobbiamo muoverci, su!>> esclamò il coach, sorpreso dal vedere la squadra mezza seduta e mezza distesa sul pavimento. Tutte ci alzammo di scatto. <<Mettetevi in ordine alfabetico tranne Ashley che sta per ultima. Forza!>> ci ordinò battendo le mani. Io mi precipitai dietro a Jessica e finalmente lasciammo lo spogliatoio. 

 Quando fummo nel corridoio adiacente al campo di gara, riconobbi la voce che stava annunciando l'inizio gara. <<Benvenuti a tutti alla prima di campionato della nostra squadra di ginnastica artistica. Oggi vedremo la nostra amatissima squadra scontrarsi a base di salti mortali con la Massury high. Fate un bell'applauso!>> il pubblico applaudì entusiasta. <<Bene e ora accogliamo la squadra avversaria!>> esclamò la voce, anche se gli applausi si ridussero notevolmente. <<Dai ragazzi, sappiamo tutti chi aspettate, ma anche loro non sono male>> continuò la voce facendo ridere il pubblico che applaudì rumorosamente.

 Attraversammo il corridoio e questa volta, senza interruzioni, la Massury high entrò in campo con un lieve applauso da parte del pubblico. Poi fu il nostro turno. <<Ed ecco a voi, le bellissime, fantastiche e stratosferiche ginnaste della Saint Ville!>> annunciò la voce e noi entrammo in campo gara. Le luci erano spente a parte per un riflettore che ci inquadrò mentre entravamo. Il pubblico, appena la prima della fila entrò, si dimenò in un boato quasi assordante. 

SaudadeWhere stories live. Discover now