-Chapter 19-

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Matt ci lasciò davanti al portone, alto circa quattro metri di ferro, e ringraziandolo entrammo nella villa.

Da quel che avevo capito c'erano anche i miei genitori in casa, ma non ne ero poi così sicura.                                                                             Aprii la porta e Sophia guardò la casa come se fosse un mausoleo, dove all'interno c'erano racchiuse opere d'arte. Si guardava intorno con bocca spalancata e io la condussi verso il piano di sopra.                                            Raggiunta la mia camera, chiusi la porta a chiave e misi la musica, così che io e Sophia cominciammo a cantare e ballare le canzoni della mia playlist.Dopo esserci scatenate, cominciammo a prepararci sul serio. Presi la piastra per capelli e i miei trucchi, anche se di solito non applicavo poi così tanto make-up. Sophia spalancò le ante dell'armadio, cercandomi un vestito adatto e alla fine mi porse un vestito nero aderente con la schiena scoperta. Nel mentre che mi piastrava i capelli mi chiese <<Verrai alla festa di Halloween prossima settimana?>> la guardai dallo specchio. <<Non so, prima devo vedere gli orari degli allenamenti e cose varie>> lei annuì.
<<Sai già da cosa travestirti?>> le chiesi cercando di alleggerire l'atmosfera. <<Io e Matt stavamo pensando di vestirci da Joker e Harley>> le sorrisi. <<Classico ma d'effetto, mi piace>>

<<Sai già da cosa travestirti?>> le chiesi cercando di alleggerire l'atmosfera. <<Io e Matt stavamo pensando di vestirci da Joker e Harley>> le sorrisi. <<Classico ma d'effetto, mi piace>>

<<Tu invece? Se vieni devi pensare a un costume>> alzai gli occhi al cielo.

<<Non sarebbe divertente un costume di squadra? Di solito si fanno solo di coppia>> mi disse ed ebbi un'illuminazione. Un'idea brillante che sicuramente sarebbe stata approvata. Mi appuntai mentalmente la mia idea, che avrei convocato al più presto alle persone interessate.

Finalmente, dopo circa due ore da quando Matt ci aveva portate a casa mia, finimmo di prepararci. Sophia era splendida come sempre e guardandomi allo specchio, mi vidi anche io un po' diversa. Non sembravo la tipica me, ma più sicura, più strafottente.

Sophia mi sorrise e applaudì alla sua opera d'arte. <<Sei meravigliosa, cavolo!>>

<<Non mi sento poi così bella. Tu invece sei una bomba. Matt sbaverà di sicuro!>> lei rise e facemmo alcune foto stupide.

Dopo parecchie foto, decidemmo finalmente di lasciare la camera e andammo in salotto. Dopo che ci mettemmo comode sul divano, cercando di non rovinare i nostri preparativi, mia madre arrivò giù per le scale e venne subito ad abbracciarmi. <<Ashley sei stata meravigliosa, fantastica. E in più è arrivato William. Che bello rivedervi finalmente congiunti!>> cercai di sorriderle, ma ovviamente la mia fu più una smorfia. Le indicai la mia amica. <<Mamma, questa è Sophia>> lei probabilmente si ricordò di quel giorno a Malibu e sorrise a Sophia, che le strinse la mano dandole due baci sulle guance. Dopo che finì di salutare la mia amica, arrivò nel salone anche mio padre.

Quando mi vide, mi sorrise e venne verso di me in fretta e furia per abbracciarmi e congratularsi. Odiavo i comportamenti dei miei genitori dopo le gare, erano sempre troppo orgogliosi, come se davvero per qualche istante ritornassi loro figlia e dopo la gloria, durata qualche ora, sarei ovviamente stata nuovamente il brutto anatroccolo di famiglia.

<<Come mai siete così belle e tirate?>> chiese mia madre.

<<Andiamo alla festa per la vincita della gara contro la Massury>> mia madre annuì.

<<Certo, fate bene a fare festa voi che siete giovani>> disse mio padre. Gli sorrisi quasi cercando di zittirlo, anche se non mi guardava neppure.

SaudadeWhere stories live. Discover now