-Chapter 4-

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Arrivò in fretta mercoledì e la mia indifferenza per il genere maschile era tale, che ogni volta che sentivo anche solo la voce di Tom, giravo in un altro corridoio.

Tutti non facevano che parlare della partita di football del venerdì. Ogni studente della Saint Ville continuava a chiedermi se ci sarei stata e io rispondevo sempre educatamente che dovevo vedere se il coach mi lasciava, il che non era del tutto vero, proprio il giorno prima aveva detto che alle partite di football noi dovevamo partecipare per far vedere il nostro spirito di squadra riguardo a tutti gli sport e ci aveva detto che avrebbe ridotto l'allenamento in modo che alle sette della sera di venerdì saremmo state tutte sugli spalti (ci aveva anche detto di andare in campo e soffiare il posto a quelle cheerleader a suo avviso "non dotate di doti ginniche sviluppate" ma noi abbiamo reclinato l'offerta) anche se avremo offerto al pubblico a inizio serata un piccolo "assaggio di capacità" termine sempre usato dal coach e avremmo fatto, grazie ad un air track, alcune diagonali del nostro corpo libero.

Sapevo che tutte le ragazze della squadra erano state invitate dai rispettivi fidanzati o da eventuali altri ragazzi che facevano loro il filo. Sapevo anche che tutte morivano: 1- dalla voglia di sapere se qualcuno mi aveva invitata e 2- dal sapere chi aveva invitato quest'anno Logan. Mi avevano infatti spiegato, che lui anche essendo molto popolare in zona invitava sempre ragazze più grandi di lui. Ai pasti non si parlava d'altro, tutte le mie compagne, che erano all'ultimo anno, non avevano ancora sentito gossip al riguardo o altre pensavano che avesse addirittura invitato la cugina di secondo grado che frequenta la Berkeley University perché non trovava ragazze di suo gradimento.

Arrivai come nei giorni precedenti a scuola con le altre ragazze, ci salutammo nell'atrio e ognuna si incamminò verso il suo armadietto o meglio, io mi incamminai e loro andarono con calma dato che i loro erano nella stessa direzione.

Arrivata al mio armadietto misi la combinazione, presi il quaderno e il libro di storia, materia che avevo alla prima ora.

Quando chiusi l'anta mi ritrovai Tom a pochi passi da me. Aveva il suo solito sorriso malizioso e mi chiese a bassa voce in modo che potessi sentire solo io <<Ci hai pensato?>> La folla del secondo e terzo anno che era agli armadietti si fermò e tutti si misero ad osservarci come se ci stessero scoprendo a spacciare droga. E dai, qualche volta potreste farvi anche gli affari vostri!

Rimasi zitta ma lui mi continuò a tartassare con le sue domande. <<Allora, accetti?>>

Lo guardai ma notai che qualcosa aveva attirato la sua attenzione e sembrava come impaurito da qualcosa che si trovava alle mie spalle. Mi girai e in quel momento vidi alcuni giocatori di football venire nella mia direzione. Davanti a tutti c'erano due ragazzi: uno biondo altissimo e magro come uno stecco e un altro ragazzo molto più basso mulatto. L'intero corridoio si scansò al loro arrivo ma io rimasi esattamente dov'ero. Il gruppo si fermò davanti a due ragazze che sembravano le loro prossime conquiste ma loro sembravano più interessate a Logan che era nel mezzo dello sciame. Flirtarono per un po' e poi il gruppo tornò a dominare il corridoio con passi decisi. Si fermarono per la seconda volta e me li ritrovi davanti. Uno dall'ultima fila urlò <<Ehi bellezza! Ti va di toccare qualcosa di qualità?>> gli feci il dito medio e il corridoio si zittì. Il ragazzo biondo chiese a Tom <<Che ci fai con questa fregna?>>

<<Cercavo di rimorchiarmela per portarla con me alla partita>> disse onesto Tom.

<<E' un pezzo grosso, non si vende così facilmente>> disse qualcun altro.

<<Per me accetta>> disse un ragazzo e io partii all'attacco, ormai stufa dei commenti su di me. <<Perché dovrei accettare? Riceverei qualcosa in cambio? >> Lui mi rise in faccia <<Beh forse tu dovresti dare qualcosa in cambio>> gli rivolsi un sorriso falso proprio strafottente.

SaudadeTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon