-Chapter 6-

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Dopo una quindicina di minuti Logan uscì dalla porta dello spogliatoio. Gli andai incontro scendendo le gradinate fino arrivare al campo. Mi guardò storto. <<Se sei venuta da me per piangere vattene, non sono la persona adatta ad ascoltare della tua vita e le tue lamentele>> <<Ma sei serio? Secondo te io seriamente verrei da te a piangere? Fatti due domande e datti due risposte>> nel mentre Logan si stava dirigendo verso il parcheggio degli studenti, si girò a guardarmi. <<Come no? Strano, mi è già successo altre volte. Infatti le ragazze venivano da me a chiedermi se tenevo a loro perché venivano a scoprire che ero stato con un'altra>> 

 <<Quindi secondo te io penso che siamo anche solo amici e che sto credendo che la nostra sia una relazione? Forse sei tu quello che pensa cose sbagliate perché io ti reputo solo una persona con cui ho parlato alcune volte>> mi schioccò un'occhiata. <<Meglio, così almeno risparmio tempo e urla varie>> guardai il parcheggio e vidi delle belle macchine che pensai fossero degli atleti più ricchi. <<Ma siete tutti ricchi sfondati qui? >> lui alzò le spalle. <<Mi sembra che anche tu non scherzi, tuo padre ha un patrimonio molto alto e la tua persona un po' ti fa passare per snob>> mi disse facendomi irritare. <<Che ne sai tu scusa del patrimonio di mio padre? E comunque io non sono snob e nessuno prima di te me lo aveva mai detto quindi lo pensi solo tu>> lo ammonii. 

Lui si diresse verso la fine del parcheggio dove, da quel che avevo capito, c'erano solo le auto dei ragazzi più popolari e fighi. <<Penso che tutti gli alunni della scuola grazie alle lezioni del signor Florence sappiano tutto su di te e poi guarda come sei vestita, come ti atteggi con superiorità. Sei snob.>> emisi un sospiro. <<Wow, sono molto felice che tutti sappiano gli affari miei e poi i miei vestiti non sono da snob e il mio atteggiamento è uguale a quello di molte altre persone>> gli dissi semplicemente.

 Lui prese dalla tasca le chiavi di una macchina e quando schiacciò il pulsante per aprirla notai che era una Mustang. Ci fermammo davanti all'auto e mentre lui metteva dentro le cose esclamai <<Ah però il signorino ha una Mustang!>> lui senza degnarmi di uno sguardo disse <<Già, sai com'è>> lo guardai male. <<Mh no, non so come è avere e guidare una Mustang Shelby, ma immagino sia divertente>> lui rimase colpito. <<Sai che è una Shelby? Sono colpito che tu sappia anche il modello>> sorrisi soddisfatta. <<Mio padre è un gran insegnante in materia data anche la quantità di macchine che possiede e poi da piccola lo accompagnavo sempre in concessionaria. Mi piaceva e mi piace tutt'ora vedere tutte le macchine splendenti e luccicanti>> gli spiegai. Logan si appoggiò sul fianco sinistro della macchina e disse <<Stai parlando troppo della tua vita, frena la lingua>> gli scoccai un'occhiata infuriata e lui sorrise soddisfatto. Arrivò un altro ragazzo che aprì la Tesla accanto all'auto di Logan. <<Non voglio sapere cosa tu stia facendo con lei>> esclamò il ragazzo. <<Smettila Noah, non sei affatto divertente e comunque io questa non la conosco>> 

 <<Seriamente non sai chi sia? Allora dove eri con la testa questa settimana?>> chiese lui guardando Logan da sopra il tettuccio dell'auto.

 <<Certo che so chi è ma non la conosco quindi, io ora me ne vado>> finì la conversazione Logan.<<Ci si vede bro>> esclamò il ragazzo e salì in macchina. Mi accorsi solo in quel momento che era il fratello di Logan. Noah Robinson era il fratello minore di Logan e da quel che mi avevano riferito, seguiva le orme del fratello. Sempre a fare festa, a bere e con una tipa diversa ogni sera. 

Frequentava il mio anno, ma non avevamo molti corsi insieme e non avevo fatto molto caso a lui perché era sempre in ultima fila a fare commenti sulle ragazze con il suo gruppo di amici. Alcune volte avevano parlato di me a voce un po' troppo alta, ma cercavo di non farci caso e seguire la lezione. Da quel che Alice e Georgia mio avevano detto, Logan e Noah avevano avuto solamente solo una relazione vera e propria. Logan con Olivia e Noah con Ilary, entrambe molto conosciute a scuola e di bell'aspetto. Cheerleader ovviamente e rigidamente bionde con occhi azzurri. Delle Barbie in pratica. Logan e Olivia erano rimasti insieme dal primo fino alla fine del secondo anno. La rottura era arrivata dopo che Olivia lo aveva tradito con un altro, un ventenne di un college vicino alla SV. <<I Robinson saranno anche antipatici ma se gli entri nel cuore non ti lasciano, non ti tradirebbero mai e soprattutto non ti ferirebbero>> queste erano le parole di Georgia che mi erano rimaste impresse. Non riuscivo a capire come due ragazzi del genere potessero anche essere gentili. 

 La rottura tra Noah e Ilary invece era più recente e risaliva alla primavera scorsa. Nessuno aveva capito bene i motivi e la coppia non aveva svelato a nessuno il fatto. C'erano molte teorie ma molte astratte come: Ilary era una strega che aveva dato un filtro d'amore a Noah ma appena l'effetto era sparito lui la aveva scaricata, oppure che Noah aveva creduto per molto tempo che Ilary avesse dei poteri magici ma dopo che lei si era rifiutata di farglieli vedere la aveva mollata.

 L'unica cosa chiara nella fine della loro relazione era che Noah la aveva scaricata mentre erano a scuola, lei era scoppiata a piangere e per mezza giornata non era uscita dal bagno. Molte erano andate lì cercando di consolarla ma solo Olivia ci era riuscita e dopo le due avevano fatto coalizione per abbattere i Robinson. Ma dopo un'episodio in cui cercarono di bucare le ruote di una delle auto dei fratelli e loro le umiliarono davanti a tutta la scuola con foto poco carine e video imbarazzanti che trasmisero in diretta ad un'assemblea scolastica, Olivia disse una frase molto ben espressa. <<Robinson, noi non siamo state quelle giuste ma se mai troverete qualcuna di cui vi innamorerete realmente noi la perseguiteremo e avremo la nostra vendetta>> in quel momento i fratelli avevano alzato soltanto le spalle snobbando la vera minaccia contenuta in quella frase, ma per me era un po' impossibile che non fossero rimasti almeno un po' colpiti. Era impossibile non rimanere colpiti davanti ad una minaccia del genere soprattutto se non è rivolta a te ma alla persona che ami e che vorresti proteggere con tutto te stesso.

Quelle due non erano semplici ragazze in cerca di vendetta, erano vere e propri belve in cerca di cena.

Aprii la porta e salutai le ragazze sedute sia sul divano sia a terra davanti ad un film. Mi feci una doccia e quando uscii notai una chiamata persa dal mio allenatore della Michigan Academy. Era strano visto che nel Michigan erano quasi le 2 del mattino. Rispose al secondo squillo <<Ei Ashley, come va?>> Non era un buon segno che cominciasse così una conversazione <<Ciao Will, tutto ok te?>> cercai di calmarmi. <<Non molto bene, Ashley devi partecipare alla gara del mese prossimo. Mi hanno appena chiamato quelli della USA Gymnastics e se non ci sei ti taglieranno fuori dalla Nastia cup, devi assolutamente esserci!>> persi un battito. <<Will, lo sai che sono in California e poi devo fare il campionato con la SV.>> gli ribadii. <<Si si, quelli non sono i seri problemi, per l'allenamento puoi continuare lì e anche il campionato puoi farlo, il problema è che dovrai saltare alcuni giorni di scuola dato che la gara sarà nel New Jersey.>> strabuzzai gli occhi. <<Ma Will, l'anno è appena iniziato, non posso saltare giorni e giorni di scuola!>> cercai di farlo ragionare invano. <<Lo so Ashley ma se vuoi rimanere nel giro e farti notare di più per avere anche una possibilità olimpica devi fare questi sforzi. La gara è il 15 ottobre ma devi arrivare almeno 3 giorni prima, avvisa i tuoi e fammi sapere l'albergo in cui alloggerai. Ti mando maggiori informazione per email. Buonanotte Ashley.>> riattaccò prima del mio saluto. <<Buonanotte.>>

Quella telefonata mi mise di malumore e così cercai di dormire ma mi arrivò un messaggio. Era da parte di Logan che diceva "Domani metti qualcosa o della scuola o con i colori blu, bianco e oro" pensai mentalmente cosa avevo da mettermi e pensai che mi sarei messa la maglia della Saint Ville Gymnastics, dei jeans blu chiaro e le mie Vans. Gli risposi "Ok, come vuole lei capitano." non capivo perché anche solo dei semplici messaggi mi facevano venire voglia di insultarlo e sentire i suoi commenti piccanti ma mi divertivo con lui. Lo so, ero proprio strana.

Spazio autore:

Ciao a tutti e buone feste! Ecco a voi un altro capitolo. Se vi è piaciuto, fatemelo sapere con dei voti e dei commenti. Vi ringrazio infinitamente,

Giada 

SaudadeWhere stories live. Discover now