Capitolo dieci.

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Niall continuava a leggere i tweet delle fans, non prestando attenzione a quello di cui parlavano gli altri.

Entrando su twitter aveva visto che l'intervista del giorno prima aveva praticamente fatto il giro del web.

Adesso si ritrovava le notifiche intasate dalle sue fans: alcune erano preoccupate, pensavano che Beatrice lo avrebbe fatto soffrire; altre erano addirittura arrabbiate con lui.

Niall non capiva. Certo, era strana anche per lui tutta quella storia, perché nell'arco di quei quattro anni non aveva mai avuto una relazione fissa con qualcuno, ma non capiva perché dovessero essere così arrabbiate nei suoi confronti da prenderlo a parole.

Fece scorrere il dito sulla schermo e si soffermò a leggere un tweet.

La ragazza aveva scritto che, se lui era felice, allora lo era anche lei.

E, Dio, questa frase non aveva senso perché lui non era affatto felice. Era stressato, nervoso e aveva una voglia matta di buttarsi a terra e urlare e poi piangere come non faceva da anni. Come quando sei solo un bambino e, cadendo, ti sbucci un ginocchio.

Ma questo é peggio di una ferita. Niall tra pochi mesi sarebbe diventato padre di una bambina o un bambino, e non era per niente pronto.

Era solo un ventunenne che voleva divertirsi e cantare.

Ma Niall si sentiva così pressato, così schiacciato sotto il peso di quelle responsabilità.

Ma poi, perché proprio lui? Non ci sapeva proprio fare con i bambini, e sapeva che al momento di badare al suo futuro figlio si sarebbe trovato in difficoltà.

In più, leggendo i messaggi che le fans gli mandavano, si sentiva tremendamente in colpa. Anche perché stava mentendo, stava mentendo a tutti.

E tutto questo perché quella ragazza era rimasta incinta.

Qualche minuto dopo, mentre teneva gli occhi ancora incollati allo schermo del cellulare, si accorse che Liam aveva pronunciato il suo nome. Così, sentendosi interpellato, abbandonò i suoi pensieri e si concentrò su quello che aveva detto.

"Sai che sei molto carina? Niall sceglie proprio bene le sue ragazze"

Dovette pensarci due minuti prima di capire esattamente cosa aveva detto.

E dire che Niall era incazzato, era dire poco. Stava letteralmente fumando, le guance a fuoco e le orecchie rosse come pomodori.

Perché dovevano dire certe cose?

Quando si comportavano così, Niall non li sopportava.

Non lo capivano che non facevano altro che peggiorare la situazione? Soprattutto perché avevano fatto un complimento a Beatrice. E no, non dovevano farlo.

Niall cominciò a respirare in difficoltà. Grandi sbuffi gli uscivano dal naso. Le labbra invece erano pressate l'una con l'altra a formare una perfetta linea retta. Il petto che si alzava e abbassava velocemente.

"E tu sai che devi farti una carrellata di cazzi tuoi?" sputò sprezzante verso Liam.

Non era riuscito a trattenersi.

Nella stanza si alzarono dei sospiri sorpresi, seguiti dal rimprovero di sua madre che gli ricordava di non dire le parolacce.

Come se avesse ancora dieci anni. Niall roteò gli occhi al cielo, l'espressione ancora irritata e il piede che non smetteva di colpire nervosamente il pavimento.

"Niall Horan che risponde male a qualcuno, il mondo sta per cadere, attenzione" esclamò ad un certo punto Louis con un tono di voce divertito.

Responsibility || Niall HoranWhere stories live. Discover now