Capitolo cinquantadue.

19.8K 956 253
                                    

Niall stava letteralmente morendo di paura. Veder la sua Beatrice urlare e contorcersi per terra dal dolore, lo aveva lasciato a bocca aperta e non aveva la minima idea di come comportarsi. L'unica cosa che riusciva a pensare, la sola cosa che voleva fare era aiutarla e capire cosa le era successo.

Perciò uscì dalla piscina facendo leva sulle braccia e velocemente si catapultò sul corpo della sua ragazza.

Un'altra signora, che stava passando esattamente dal punto in cui Beatrice era caduta, le aveva prestato soccorso, ma Niall non aveva assolutamente il tempo per ringraziarla o semplicemente dare la sua attenzione a qualcuno che non fosse Beatrice; per questo la prima cosa che fece fu afferrarle le guance e guardarla negli occhi pieni di lacrime. Una morse gli strinse in cuore vedendola piangere dal dolore.

"Va tutto bene" le sussurrò piano, ma abbastanza forte così che potesse sentirlo. Prese ad accarezzarle con i pollici il labbro contorto in una smorfia mentre cominciò a chiamare a gran voce il nome di Puddy. Intanto, anche gli altri ragazzi erano usciti dalla piscina e stavano facendo di tutto per aiutarlo: Liam, subito, corse verso l'atrio dell'hotel per andare alla ricerca del loro bodyguard, mentre Harry gli dava una mano a tirare su Beatrice.

Quest'ultima, intanto, gemette dal dolore e sentì che le sue gambe non l'avrebbero retta ancora per molto. Quindi si tenne ben stretta con un braccio attorno al collo di Niall e gli strinse fortissimo una clavicola per sfogare il dolore.

"È tutto okay, ora passa" cercò di tranquillizzarla Niall baciandole una tempia un po' bagnata dal precedente bagno e un po' sudata. Però, le sue parole furono sovrastate dalle grida più forti della ragazza. Niall non si era mai sentito più inutile: non poteva fare nulla per farla sentire meglio e vederla in quello stato lo faceva stare malissimo.

Con la mano che non stava cingendo il suo fianco, Niall andò ad accarezzarle la pancia nuda delicatamente "Dove ti fa male?" le chiese, premuroso. Stava cercando in tutti i modi di mostrarsi tranquillo e sicuro di sé, ma dentro stava tremando di paura. Beatrice pianse di più, singhiozzando in risposta e scuotendo la testa.

Liam e Paddy arrivarono esattamente nel momento in cui Louis emise un verso di disappunto.

"Niall" lo richiamò. Il ragazzo lo fissò vedendo che quello gli stava indicando un punto ben preciso. Seguì la traiettoria della sua mano fino a quando i suoi occhi finirono su una goccia di sangue che stava lentamente scendendo lungo la coscia destra di Beatrice. E, cazzo, anche le mutandine del bikini erano zuppe di una sostanza rossa che non poteva essere altro che sangue.

"Merda" mormorò, prima di sospirare e prenderla in braccio di peso.

Puddy lo seguì, come un cagnolino, mentre Niall cercava di raggiungere la hall e di sfuggire agli sguardi scioccati della gente intorno a loro. Il bodyguard stava quasi per parlare, ma Niall lo interruppe violentemente.

"Chiama una cazzo di ambulanza" gridò, con le guance rosse come il peperoncino e l'accento irlandese così marcato da far venire i brividi.

E a chi importava se Niall stesse per avere un attacco di panico? A chi importava se sentiva le gambe molli come gelatina? L'unico problema in quel momento era descritto dai gemiti e dai respiri pesanti che Beatrice continuava ad emettere e non poteva assolutamente distrarsi.

La voce di Harry che "Niall, fatti aiutare" gli arrivò ben chiara alle orecchie e questa frase non fece altro che farlo imbestialire di più.

"È Beatrice che ha bisogno di aiuto, non io!"

E poi, mentre Beatrice continuava a piangere impaurita, era arrivata l'ambulanza. Niall si agitò ancora di più quando vide che aveva la mano completamente sporca di sangue non suo.

Responsibility || Niall HoranWhere stories live. Discover now