Capitolo quaranta.

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Niall stava morendo di fame. Erano le due del pomeriggio ed era bloccato in aereoporto.

Perchè? Il motivo era semplice: la sua Beatrice, dopo un'intera settimana passata in Italia, stava tornando a casa.

Ma il volo stava ritardando di un bel po' e Niall stava letteralmente morendo di ansia - e fame -.

Infatti, ad aggravare la situazione era il fatto di non aver ancora pranzato. Non poteva nemmemo farsi andare a prendere un panino da Mark in quanto quel giorno il suo bodyguard non era presente. E di lasciare la sua postazione non se ne parlava proprio: doveva aspettare Beatrice.

Sospirò, frustrato, pensando alla causa di questo ritardo. Inutile dire che la sua mente formulò solo avvenimenti negativi.

Niall scosse la testa, come per scacciare quei brutti pensieri, e si lasciò andare contro lo schienale della sedia.

Prese a mangiucchiarsi le unghie della mano sinistra senza nemmeno accorgersene. Ma smise subito quando le grandi porte si aprirono rivelando un mucchio di persone con delle valigie in mano.

Sospirò di sollievo quando intercettò lo sguardo di Beatrice e il suo sorriso smagliante. Anche Niall sorrise, prima di infilare il cellulare nella tasca dei jeans e andarle incontro. Una volta raggiunta, le avvolse le braccia attorno ai fianchi lasciando che Beatrice gli baciasse una guancia. Ma a lui non bastava: dopo esserle stato così lontano, aveva bisogno di un vero bacio.

Perciò fece congiungere le loro labbra davanti a tutti. Ormai tutte le fans avevano capito che Niall aveva una ragazza, ma la cosa che non sapevano era però che Beatrice fosse incinta da sei mesi.

Niall la squadrò da capo a piedi: aveva i capelli raccolti in una coda di cavallo, l'accenno di un paio di occhiaie sotto agli occhi a lottare contro quel sorriso così luminoso e aveva una tuta a coprirle il corpo.

Anche con quella felpa così enorme era bellissima.

"Ti ostini a portare le maglie giganti per nascondere la pancia, vero?" chiese Niall, anche se sapeva già la risposta.

Beatrice si grattò la testa storcendo le labbra "Ehh, possibile"

Niall rise per la sua espressione.

"Mi dispiace per te, ma la pancia si vede lo stesso" Niall le fece l'occhiolino accarezzandole il rigonfiamento.

Beatrice arrossì fino alla punta dei capelli. Afferrò l'estremità della felpa e cercò di tenerla più lontana possibile per non farla aderire alla pelle. Questo non fece altro che far ridere Niall a crepapelle.

"Prima o poi lo dovremmo dire, piccola"le disse, tranquillizzandola e prendendola per mano.

"Dovresti essere tu quello più nervoso"

"Lo ero all'inizio, lo sai" rispose Niall "ma è la mia vita e voglio fare quello che voglio"

Beatrice sorrise, orgogliosa dei progressi che aveva fatto il suo ragazzo.

Si ricorda del Niall Horan che aveva conosciuto: così ansioso, così preoccupato dall'idea che tutti potevano farsi su di lui. E invece guardatelo adesso: sicuro di sé e soprattutto felice.

Continuarono a camminare verso l'auto di Niall nel parcheggio. Caricarono la valigia nel bagagliaio e salirono in auto.

Adesso dovevano solo raggiungere la parte opposta di Londra.

Beatrice afferrò il cellulare che Niall aveva lasciato sul cruscotto e cominciò a smanettarci un po' per passare il tempo. Guardò per un bel po' tutte le foto che Niall aveva in galleria e poi aprì la pagina di twitter. Lesse i tweet che trovava in giro per la tl e si permise di mettere nei preferiti qualcuno di essi. Poi si divertì a guardare le reazioni di chi aveva scritto quei tweet.

Responsibility || Niall HoranWhere stories live. Discover now