Capitolo trentadue.

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"Ho vinto, ho vinto, ho vinto!"

Era da almeno venti minuti che Louis continuava ad esultare e vantarsi, senza mostrare nessuna intenzione di smettere. Tutto questo solo perchè aveva vinto la scommessa fatta con Liam: secondo lui, il bambino sarebbe stato un maschietto, invece per Liam una femminuccia.

Inutile dire che appena scoperto il sesso del bimbo aveva cominciato a urlare e mandare Liam a quel paese come se fosse una cosa normale.

"Fanculo Lee, ho vinto!" gridò ancora con la sua voce acuta.

Beatrice rise guardando le reazioni di tutti i presenti nel camerino: Niall scosse la testa, Liam si imbronciò ancora di più, Zayn sorrise divertito e Harry si schiaffeggiò la fronte esasperato.

Non conosceva il motivo, ma a Beatrice piaceva molto stare tra loro. Dopo quasi 20 anni sentiva di aver trovato finalmente il luogo giusto per stare bene.

Poggiò la testa sulla spalla di Niall e strofinò la guancia sulla sua clavicola affettuosamente, mentre Louis ancora esultava e faceva il verso a Liam. Niall sorrise, distogliendo lo sguardo dal cellulare e puntandolo sulla ragazza al suo fianco. Fece passare il braccio dietro il suo collo e le baciò i capelli assaporandone il profumo. Beatrice sentì il cuore fare un balzo e il sangue affluire velocemente alle guance. Si fece coccolare ancora mentre sgranocchiava delle patatine - heey, era incinta! Se lo poteva permettere -.

"Sono felice che abbiate finalmente capito i vostri sentimenti" disse Harry sorridendo come un ebete, come se dovesse essere lui quello ad essere veramente contento.

Beatrice sorrise di rimando e questa volta fu il turno di Niall per arrossire. Zayn ridacchiò quando notò il rossore sulle sue guance e l'altro lo fulminò.

Nei minuti che seguirono regnò il silenzio più assoluto. Poi si guardarono, fino a quando non scoppiarono tutti a lamentarsi.

"Sono ancora le 5"

"Mi sto annoiando"

"Si può morire di noia?"

Beatrice scoppiò letteralmente a ridere vedendo come da un momento all'altro si fosse passato dal silenzio al rumore: quei cinque erano così casinisti!

In effetti anche Beatrice si trovava nella stessa situazione: era più o meno dalle tre che stavano chiusi in quel camerino aspettando che iniziasse il concerto.

Quella sera, infatti, sarebbe cominciato il nuovo Tour e, anche se sembra strano, era Beatrice quella ad essere più emozionata: le avevano finalmente dato il permesso per stare nella parte riservata ai VIP in modo che potesse assistere al concerto!

"Andiamo fuori?" propose Zayn ad un certo punto grattandosi la barbetta sul mento.

Niall ,prima di rispondere, guardò Beatrice e le chiese con lo sguardo se fosse d'accordo. Lei parve pensarci un po' prima di parlare, ma poi storse il naso.

"Non mi va" rispose quindi "sono stanca e preferisco riposarmi un poco"

Niall non sembrò arrabbiato, anzi "Allora resto con te" disse lasciandosi scivolare un po' più giù sul divano.

Beatrice lo guardò con disappunto.

"Non devi stare con me per forza, puoi andare" gli disse quindi.

"Io non sto con te per forza, io ci sto perchè mi piace" spiegò Niall, lasciandole un bacio sulla fronte. In quel momento Beatrice si sentì una bambina, ma una bambina felice. Come quando aveva solo tre anni e suo nonno si sedeva con lei sul divano a guardare i vecchi cartoni animati. Si sentì finalmente capita, dopo tutto questo tempo sentì che c'era qualcuno in grado di farla sentire amata.

Lo guardò, cercando di cogliere almeno un solo tratto di insicurezza in quegli occhi così blu.

"Sicuro?"

"Sicuro" rispose deciso il ragazzo, senza mostrare un solo filo di indecisione.

Beatrice sorrise, contenta di poterlo avere tutto per sé. Passarono pochi minuti prima che una serie di "a dopo" raggiungesse le loro orecchie.

Una volta soli, Niall respirò rilassato, poi si distese su quel divanetto troppo piccolo per farlo coricare del tutto e perciò lasciò che i piedi penzolassero fuori dal bracciolo senza curarsene. Beatrice lo imitò, facendo aderire la propria schiena con il suo petto e rilassandosi del tutto.

"Sei comodo" affermò. Beatrice si ritrovò a sorridere come una demente appena Niall si liberò in una risata che le fece vibrare la schiena.

Niall, intanto, fece passare le sue braccia intorno al suo busto e poi posò i palmi aperti delle mani sul pancione.

Beatrice chiuse gli occhi, beandosi di quel tocco. Credette seriamente di poter scoppiare in lacrime quando Niall prese a disegnare cerchi immaginari sul rigonfiamento. Mugolò in un senso di approvazione.

"Sei felice?" chiese Niall, seriamente interessato.

Beatrice tremò appena. Non ci pensò neanche, semplicemente disse quello che provava. Perciò si ritrovò ad annuire, senza che la sua testa gliel'avesse ordinato. Perchè, in fondo, era quello che provava il suo cuore.

***

Niall saltò in aria, letteralmente. Aveva sempre avuto il sonno un po' pesante, sua madre diceva sempre che bisognavano le bombe per farlo svegliare. Ma quel pomeriggio, su quel divanetto con Beatrice ancora addosso, non aveva potuto non sentire tutto quel baccano.

"No, signora, lei non può entrare" urlava una voce arrabbiata che Niall associò a quella del loro bodyguard Paddy.

"Per favore, solo un minuto" pregava un'altra voce, questa volta femminile.

"Ho detto di no, sa cosa significa privacy?" tuonò ancora l'uomo di guardia al camerino.

"C'è mia figlia lì dentro, ho davvero bisogno di vederla e..." e poi aveva detto altre cose, che a Niall parvero solo un'accozzaglia di parole. Si era completamente dimenticato di ascoltare il resto del discorso, perchè nella sua mente continuavano a ripetersi sempre le stesse parole, come un disco rotto.
Quella era la mamma di Beatrice.

Spazio Autrice:

Ciao ♥

Lo so che sono in un ritardo colossale, ma capitemi, ho avuto gli esami (finalmente ho finito), sono uscita più del dovuto e inoltre avevo questo blocco che mi impediva di scrivere qualcosa. Se ho aggiornato è solo grazie ad Alessandra (non mi fa taggare il suo account, uff) che mi ha dato le idee per continuare a scrivere, amiamola tutte aw

Vi amo tutteee, ciao ♥♥

Responsibility || Niall HoranWhere stories live. Discover now