Capitolo due.

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Quel giorno il tempo non prometteva nulla di buono: il cielo era ricoperto da nuvole scure e sembrava tanto che volesse cominciare a piovere.

Niall stava lì con il labbro tremante a mangiucchiarsi le unghie, seduto sulla panchina posta fuori dagli uffici della Modest!. Non ricordava molto della sera in cui aveva conosciuto Beatrice, circa un mese e mezzo fa; ricordava solo che era andato in questo nuovo pub a Londra insieme a Stan e si era seduto al bancone delle bevande. Quella sera non voleva bere: il giorno seguente avrebbe avuto un concerto e non aveva intenzione di rovinarselo. Ma Niall non sopportava le prese in giro, se poi dovevano pure chiamarlo 'pappamolle' o 'cagasotto' proprio non riusciva a passarci sopra. Fu così che Niall si ritrovò a fare una scommessa con un ragazzo dai capelli rossi di cui non conosceva neanche il nome: chi fosse riuscito a bere più drink in meno tempo dell'altro, avrebbe vinto la sfida. Dopodiché non ricordava nulla. Gli ritornavano in mente solo poche immagini, come la figura di Beatrice che, sorridente, gli si avvicina e poi quando la mattina seguente si era ritrovato nudo, sul suo letto e solo.

Socchiuse gli occhi e sospirò rumorosamente. Tutto si aspettava quella mattina quando si era alzato dal letto, tutto tranne questo.

Ad un certo punto il telefono sulle sue gambe vibrò illuminando lo schermo. Niall aprì velocemente il messaggio appena ricevuto:

Da: Richard*

Devi decidere cosa fare con il bambino.

L'ansia lo pervase di nuovo in un batter d'occhio e la confusione gli fece offuscure la mente per un momento.

Era ancora immerso nei suoi pensieri quando una voce lo chiamò.

"Hey Nì"

Alzò gli occhi e vide Zayn avvicinarsi a passo veloce nella sua direzione. Accennò un piccolo sorriso alzando un lato della bocca.

"Che succede?" chiese poi l'altro visibilmente preoccupato. Niall alzò le spalle e ritornò a guardarsi le mani.

Seguirono parecchi istanti di silenzio prima che Zayn ricominciasse a parlare.

"É vero?" domandò semplicemente sedendosi al suo fianco. Strinse gli occhi e inspirò profondamente: lui lo sapeva già, probabilmente lo sapevano anche gli altri tre ragazzi.

Niall non rispose comunque, ma volse gli occhi davanti a sé.

"Io non sono pronto" sputò fuori ad un certo punto quando ormai Zayn credeva che non avrebbe più risposto "per un bambino, intendo. Ho solo 21 anni e non sto quasi mai a casa" continuò torturandosi la stoffa dei jeans e mostrando il messaggio a Zayn.

Quest'ultimo si prese un po' di tempo per assimilare le parole di Richard e poi disse:"Niall, non voglio stare qui a convincerti di cose che probabilmente non vuoi neanche fare, voglio solo farti sapere che noi ci siamo e ci saremo sempre qualunque cosa tu sceglierai"

"Io non voglio smettere di cantare, se ti riferisci a questo, e non voglio neanche lasciare il bambino, é pur sempre mio figlio"

Niall tremò, era strano pensare che presto sarebbe diventato papà. Beatrice aveva apertamente detto che non avrebbe abortito e, in fondo, nemmeno lui voleva.

"Bene, allora parla con i manager, loro sapranno cosa fare" Zayn gli fece l'occhiolino e gli scompigliò un po' i capelli prima di stringerlo in un abbraccio rassicurante che fece sorridere il più piccolo.

***

Zayn se n'era andato già da un bel pezzo quando Niall rientrò nell'edificio; si diresse a passo deciso verso la sala dove aveva lasciato Beatrice. Si accostò alla porta e sentì subito delle voci provenire dall'interno della stanza. Abbassò un po' la maniglia e aprì uno spiraglio.

"Lui non lo vuole il bambino" piagnucolava una voce femminile che Niall associò a quella di Beatrice.

"Te l'ha detto lui?" chiese un'altra voce: era quella di Richard, Niall ne era sicuro.

Prima che la ragazza potesse in qualche modo rispondere, entrò all'improvviso nella stanza lasciando sbattere la porta. Guardò prima l'uomo e poi soffermò il suo sguardo sulla ragazza: aveva gli occhi colmi di lacrime e quando vide che Niall la stava fissando, se li asciugò velocemente voltando il viso dall'altra parte. Troppo tardi, pensò Niall: ormai l'aveva vista.

Con passo lento le si avvicinò, e poi si sedette al suo fianco. Richard, seduto di fronte, lo guardò e Niall ricambiò lo sguardo.

"Allora..." cominciò Richard congiungendo le mani rugose "cosa vuoi fare, Niall?"

Quest'ultimo ci mise un po' prima di rispondere alla domanda. Guardò Beatrice negli occhi: a sua volta lo stava fissando con ancora i residui di lacrime sulle guance e una sguardo pieno di speranza.

E Niall prese una sola decisione, quella che gli sembrò più giusta.

"Io lo voglio, questo bambino" e un sorriso, nato spontaneamente sul suo viso.

Adesso non poteva più tirarsi indietro.

* Richard Griffiths, l'uomo che nel 2003 fondò la Modest! Management insieme a Harry Magee.

Responsibility || Niall HoranWhere stories live. Discover now