Capitolo venticinque.

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Mancavano circa venti minuti allo scoccare della mezzanotte.

Fu a quel punto che Niall si alzò di slancio dalla sedia facendola strisciare contro il pavimento e provocando un rumore che fece zittire tutti. Zayn fu lì pronto a prendergli un polso per fermare qualsiasi sua azione mentre gli altri si giravano a guardarlo. Ma Niall continuava a tenere lo sguardo fisso davanti a sé, i suoi occhi erano fermi sulla scena che gli si parava davanti: quel ragazzo era Hoodie Allen, l'aveva riconosciuto subito, e stava accarezzando la guancia di Beatrice, la sua Beatrice.

Non ebbe nemmeno il tempo di riflettere, di realizzare che l'aveva pensato davvero. Aveva seriamente pensato che fosse di sua proprietà. In un altro momento si sarebbe dato dello stupido mentalmente, ma in quel momento non ci aveva nemmeno fatto caso.

Sentì un'onda di rabbia travolgerlo e fargli perdere la ragione. Scrollò la mano di Zayn bruscamente e si fiondò verso l'altra parte della sala, diretto verso quei due.

Così si addentrò nella calca di gente intenta a ballare e divertirsi al centro della stanza.

Non vedeva nessuno. Non vedeva le persone intorno a lui che gli rifilavano gomitate ovunque. Non vedeva i camerieri che portavano le bevande sui vassoi. Riusciva a tenere gli occhi immobili solo sulla figura di Beatrice, mentre questa diventava sempre più vicina. Molta gente lo richiamò, rifilandogli nomi poco carini - come quando stava per far cascare tutto il vassoio con le ordinazioni a un cameriere - ma lui non li ascoltava. Nemmeno li sentiva.

Ma la risata che sfuggì alle labbra di Beatrice, oh, quella poté sentirla. E quando questa gli arrivò alle orecchie allora non ci vide più completamente. Affrettò il passo, prese Hoodie per la camicia nera e lo spintonò all'indietro per allontanarlo.

Poi con uno scatto veloce fu accanto a Beatrice. Quest'ultima lo guardò allibita, come pietrificata. Evidentemente non si aspettava una simile reazione da parte sua.

"Che cazzo fai?" quasi gridò Hoodie stringendo i pugni e mettendo in evidenza i muscoli per la rabbia. Niall ricambiò lo sguardo di durezza senza proferire parola, facendogli intuire tutto da un solo sguardo. Ma l'altro non demorse e quando Hoodie cercò di avvicinarsi a Beatrice, Niall scivolò più vicino mettendosi tra loro.

"Lei è con me" Niall strinse i denti.

"Che?" chiese Hoodie ridendo.

"Hai capito" rispose senza far trapelare nessuna emozione se non la rabbia.

Niall cercava di contare i respiri per calmarsi, per rallentare il battito del suo cuore e la velocità con cui l'aria usciva fuori dai polmoni.

Beatrice non poteva crederci. Se avesse saputo che sarebbe successo tutto ciò, se ne sarebbe andata subito.

Osservò Hoodie mentre assottigliava lo sguardo, guardandola in faccia attentamente. Sentì subito il desiderio di sprofondare sotto i suoi piedi: non le piaceva quando la fissavano in quel modo.

Evidentemente nemmeno a Niall, perchè quando si accorse del suo sguardo insistente, le afferrò il polso con fare possessivo. Poi gli occhi di Hoodie guizzarono da lei a Niall, da Niall a Beatrice e così via, fino a soffermarsi sul punto in cui le loro pelli entravano in contatto. Osservò il polso piccolo stretto nella mano di Niall e guardò come le nocche delle sue dita erano sbiancate per la forza esercitata. A quel punto, la sua bocca assunse la forma di un cerchietto e le sue sopracciglia si inarcarono: adesso ricordava dove aveva visto quella ragazza. Era la stessa che ultimamente appariva sui giornali accanto alla figura di Niall Horan.

"Come ho fatto a non riconoscerti prima" rise Hoodie schiaffeggiandosi la fronte "non volevo mica rubarti la ragazza, eh!" esclamò poi sarcastico alzando le braccia al cielo per poi dare una spallata a Niall di proposito e andarsene senza degnare Beatrice di un solo sguardo. Che umiliazione.

Responsibility || Niall HoranWhere stories live. Discover now