Si, anche le guerriere super-potenti possono sbattere il sedere, o la faccia, per terra. E nel mio caso, succedeva fin troppo spesso.
Dopo poco arrivammo in una specie di arena, simile ad un tempio allargato, senza soffitto, con grandi tavoli da picnic in pietra e con un enorme braciere al centro della sala.
Tutti i tavoli erano pieni di ragazzi, ragazze, satiri e chi più ne ha più ne metta.
Doveva essere circa l'ora di cena, considerando la poca luce e le tante creature più o meno umane su tavoli.
Non erano tantissimi i ragazzi, anche perché era settembre e il periodo estivo, il più gettonato, si era appena concluso. In più, se si considera la guerra finita solo qualche mese fa...

-"Attenzione semidei!"- tuonò Chirone per richiamare l'attenzione.
Tutti smisero di parlare. C'era così tanto silenzio che riuscivo a sentire il mio cuore battere furiosamente.

Che roba! Sull'Olimpo nemmeno se sfioravi i 100 decibel urlando ti ascoltavano!
-"Oggi si unirà a voi una ragazza... speciale. Verrà affidata alla cabina 7. Trattatela bene, mi raccomando!"- concluse il centauro, cercando di non rivelare troppe informazioni.
Ora tutti mi fissavano con i loro occhietti indagatori.
Dico solo una parola...
DISAGIO.
Non sopporto le persone che mi fissano, mi fanno sentire...giudicata. E sinceramente lo ero stata già abbastanza da 12 genitori iperprotettivi e le varie divinità minori che mi avevano cresciuto.
Camminai lentamente verso il tavolo che mi sembrava appartenere ai figli di Apollo.
Considerando l'abbronzatura, i capelli biondi e gli occhi azzurri come il cielo, non erano così difficili da trovare.
Mi sedetti accanto ad un ragazzo alto e abbronzato, con i capelli biondi leggermente lunghi e boccolosi. Aveva un sacco di lentiggini e un sorriso adorabile. Era abbastanza bello, nell'insieme.
Probabilmente non ero l'unica a pensarlo, considerando il ragazzo del tavolo numero 13, evidentemente figlio di Ade, seduto da solo e in disparte, che mi stava trucidando con lo sguardo.
Provai ad immaginarli come coppia e...
Si! Sarebbero stati FANTASTICI!
Se non erano già fidanzati, il mio nuovo scopo sarebbe stato quello di metterli insieme.
-"Ciao, io sono Will, il capocabina"- disse sorridendomi il biondo, allungando anche una mano verso di me.
-"Piacere, Emma"- sorrisi a mia volta stringendogliela. Era calda. Mentre la mia era congelata. Sembrò notarlo, così aggrottò le sopracciglia.

-"Una figlia di Apollo fredda?"- mi chiese con un'espressione interrogativa.

-"Ho tenuto la mano fuori dal finestrino durante il viaggio."- mi affrettai a rispondere.
-"Sei davvero una figlia di Apollo?"- mi chiese una ragazza dai capelli verdastri
-"Si."- risposi convinta. Ma non solo sua, pensai.
Comunque, non potevo negare Apollo sia il genitore divino più figo che ho, ma è seriamente un disastro a livello sentimentale, ancora peggio di me! Qualche settimana fa, per esempio, ho dovuto aiutarlo con un'altra una fiamma mortale. Era disperato perché non aveva accettato di uscire con lui, e mi è toccato, per consolarlo, guardare tutte le stagioni di Olimpo's Got Talent!

(E sinceramente, cara Calliope, non avrei dato il Golden Buzzer a Melpomene solo perché è tua sorella, ma non mi hanno ancora chiamata a giudicare).

Non avevo mentito ai semidei, dopotutto. Insomma, tutti i momenti passati con lui a cercare di guidare il carro del sole, a cercare di bruciare i fogli in cui si appuntava gli haiku e tutte le ore di lezione di medicina e composizione e il suo icore in corpo mi rendevano sua figlia, no?

Cercai di godermi il pasto insieme agli altri, senza pensare più ai miei genitori. Mi stava venendo leggermente nostalgia di casa, ma sinceramente il Campo Mezzosangue sembrava davvero fantastico!

In più avevo rotto così tanto per arrivare fin qui con non sarei tornata lassù tanto facilmente. Sicuramente, non prima di aver finito l'impresa.

Ingoiai qualche boccone, reprimendo i pensieri sul futuro, ma non parlai molto con gli altri. Sapevo che mi considervano strana, e non sapevano ancora quanto avevano ragione.

Ad un certo punto tutti si alzarono per incamminarsi verso le rispettive cabine, ed io mi unii al gruppo diretto verso la numero 7.

Avevo davvero molto sonno, così, una volta preso ed infilato un pigiama cucitomi da Atena dalla valigia, mi infilai sotto le coperte del letto che mi avevano affibiato e venni catapultata nel mondo dei sogni.

Non ce la farai, arrenditi.

Chiaramente, dopo aver sentito la voce della mia nemica darmi la buonanotte.



















Ehi semidei!
Come va la vita?
È la prima cosa che scrivo, e spero sinceramente che non faccia schifo💗
Scrivetemi pure tutte le critiche ecc, tutti i pensieri sono ben accetti!

Se volete mandarmi fanart/ scrivermi consigli e altre cosine così il mio profilo Instagram è:
@just.fandoms_
A domani con il prossimo aggiornamento!
C.L.B

•Il dono degli Dei||storia di una ragazza molto particolare•Where stories live. Discover now