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Sirius e Remus erano la coppia peggior assortita del mondo, l'avevano sostenuto tutti fin da subito. James aveva scommesso una cifra esorbitante su quando si sarebbero lasciati, sicuro che Sirius si sarebbe presto stancato - tempo due settimane - e avrebbe lasciato Remus solo e col cuore a pezzi.
Sirius d'altronde era il Don Giovanni di Hogwarts, senza timore e pieno di sè, convinto di poterle stravolgere le persone soltando guardandole.

Remus invece era così tanto diverso da Sirius, così fragile anche senza mostrarlo apertamente. Aveva una costante paura di sbagliare, di dire la cosa meno adatta in un momento delicato, era terrorizzato dagli altri e da se stesso. Si era fidato di Sirius, che se non altro era suo amico e conosceva il suo piccolo segreto, ma questo non significava che non si alzasse ogni mattino con la convizione che tutto si sarebbe rovinato e che lui ne sarebbe uscito ferito, di nuovo.

Remus che, col passare dei giorni, si era legato sempre di più a Sirius come suo fidanzato. Si era ormai abituato a quella routine, dal darsi il buongiorno con un bacio tutte la mattine, al mettergli un pezzo di cioccolato nel piatto a colazione, a sorridergli e prendergli la mano di nascosto, sfruttando la larghezza della divisa scolastica, che celava le loro mani intrecciate.

Sirius aveva pensato fin da subito di aver fatto un errore. Insomma, Remus era troppo speciale e troppo suo amico per far davvero funzionare la cosa. Si era messo con lui per bisogno, perchè non riusciva più a vivere tranquillo senza la consapevolezza che Remus fosse suo, perchè non sopportava l'idea che Remus potesse abbracciare, baciare, amare qualcun altro all'infuori di lui, che per quanto bastardo poteva offrirgli il mondo. Lui Remus l'avrebbe progetto per sempre, anche a costo della sua stessa vita, perché consapevole di quanto fosse prezioso quel ragazzo già così maturo per la sua età.

Ed erano passati i mesi e loro erano ancora insieme, sempre più complici, sempre più dipendenti l'uno dall'altro, soffrendo immensamente quando dovevano stare lontani anche per poco. Scivolavano uno nel letto dell'altro, a turno, tutte le notti, perchè dormire in due letti diversi era diventato impensabile. Faceva troppo freddo, da soli. Era come se mancasse un pezzo di se stessi.

Sirius aveva inoltre preso l'abitudine di distrarre Remus quando questo stava male per l'avvicinarsi della Luna piena o di togliergli i libri da sotto al naso quando erano troppe ore di fila che il biondo studiava. Lo stress faceva male al corpo già acciaccato di Remus.

Sirius si sdraiava sul suo ragazzo, apoggiandogli dolcemente il capo sul petto, lasciando che Remus gli passasse le mani tra i capelli corvini. Stavano semplicemente lì, vicini, ad ascoltare il respiro regolare dell'altro e darsi qualche bacio all'occorrenza.

Era una giornata come quelle, in un placido pomeriggio di un Sabato freddo, che Remus era arrossito vistosamente tutto a un tratto. Sirius l'aveva notato, ma per non mettere a disagio il suo fidanzato non aveva commentato, cercando di ignorare anche i continui tentavi di dire qualcosa dell'altro.

Dopo il centesimo "Sir- no niente", il corvino aveva però sbottato, alzando la testa di scatto e guardando con dolcezza il viso ancora imporporato di Remus.
"Piccolo-" aveva esalato Sirius, cercando di mantenere la calma "- puoi dirmi qualsiasi cosa. Non ti giudicherò mai e poi... sul serio dopo ieri hai il coraggio di fare il pudico con me?" aveva poi provocato Remus, aggiungendoci un sorriso malizioso e una risata. Il biondo era diventato ancor più rosso, sempre che questo sia possibile nei limite dell'umano, e aveva boccheggiato. Sirius aveva trovato così dannatamente buffa e irresistibile quell'espressione, da chiudere la bocca di Remus con un dito e baciarlo con passione.

Remus si era sciolto a quel contatto e aveva ansimato tra le labbra di Sirius, lo stomaco che si attorcigliava così tanto da farlo sentire un ragazzino al primo bacio quando aveva ben sedici anni e stava con Sirius da quasi un anno intero. James non li aveva mai davvero perdonati, per quanto entusiasta fosse della loro relazione, per avergli fatto perdere ben cinque mesi di paghetta in quella maledetta scommessa.

"Sir, togli la maglia." aveva improvvisamente mormorato Remus, le labbra gonfie e i capelli sfatti. Sirius, che conosceva bene l'intrapendenza di Remus in certe situazioni, si stava per sbottonare anche i pantaloni dopo aver gettato la maglietta nera, col nome di una band rock babbana sopra, a terra ma Remus aveva scosso il capo.

"No. Solo la maglia io- io vorrei semplicemente stare abbracciati senza maglietta. So che è stupido ma quando mi abbracci mi sento così bene e così a casa e la tua pelle è morbida e profumata e mi piace così tanto-" aveva cercato di spiegare Lupin, balbettando. Dannata timidezza.

Lo sguardo di Sirius si era addolcito e il ragazzo aveva passato con tenerezza una mano sulla guancia di Remus. "Solo se la togli anche tu" aveva sussurrato poi, guardando ancora in quel modo così amorevole e speciale quello che in futuro - e per sempre - avrebbe definito l'amore della sua vita.

Remus aveva protestato debolmente: odiava le cicatrici che gli deterpavano la pelle, le trovava grossolane e vomitevoli. Aveva ancora qualche difficoltà a spogliarsi del tutto davanti a Sirius, ma soprattutto a togliere la maglietta, che nella sua semplicità lo proteggeva dagli sguardi altrui. Ma Sirius lo stava scutando in un modo così intenso che Remus non seppe resistergli, anche perchè il ragazzo gli ripeteva ormai da anni, anche in veste di amico, che quelle cicatrici le trovava sexy, niente di cui vergognarsi.

E così Remus, sfliatosi la maglia, si trascinò addossò Sirius con un grande sorriso stampato sul viso e il cuore che pompava forte nel petto.

Ebbene si, non sono morta. Non pubblico da tipo Ottobre e siamo a Febbraio, non mi merito il vostro affetto, son proprio un'autrice - perdonate il francesismo- di merda.
Volevo però ringraziare i vecchi e i nuovi lettori, vedere le notifiche delle stelline e leggere i commenti mi fa ballare il cuore (insomma, lo stesso effetto che Sirius fa a Remus). Spero che questa piccola os vi sia piaciuta, l'ho scritta oggi molto di getto. Un abbraccio e grazie ancora per il supporto,

Sele.

P.s Dopo tutta questa pucciosità, aspettatevi di tutto...

Wolfstar - one shotWhere stories live. Discover now