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Remus tenta di alzarsi da terra con difficoltà, riuscendo solo a fare abbastanza forza sulle braccia per sollevare il busto. Ruota lentamente la testa e ringrazia Merlino di sentire ancora le gambe.
Le orecchie gli fischiano, coprendo il frastuono che probabilmente risuona e rimbomba attorno a lui.
L'esplosione è stata feroce e lui e Sirius ne sono stati completamente investiti, mentre una parte delle solide mura solide della Sala Grande di Hogwarts si sgretolava sotto i colpi degli incantesimi dei Mangiamorte.
Dietro il cumulo di macerie che gli giacciono vicino, l'inferno sembra esser sceso in terra.
Remus che non dovrebbe stare lì, immobile, eppure non riesce a pensare, a muoversi, a fare qualcosa. Ha solo quel fischio assordante a invadergli il cervello facendogli rizzare i peli delle braccia.
Volta la testa dall'altro lato e una ciocca di capelli neri, che spunta da dietro dei pezzi di mattoni, attira la sua attenzione.
Remus sbianca, mentre si trascina con tutte le sue forze verso quel cumulo, sotto il quale probabilmente Sirius è svenuto.
Incantesimi di ogni genere, con le loro scie luminose e colorate, gli passano sopra il capo di continuo rischiando di colpirlo, ma a Remus non importa.
La sua più grande paura potrebbe essersi avverata e Remus non è pronto per piangere sul cadavere dell'amore della sua vita, non dopo che quel cane pulcioso è sopravvissuto alla Prima Guerra Magica, ad Azkaban e alla Battaglia del Ministero.
Il panico prende il possesso di Remus, l'adrenalina che gli corre in circolo gli permette di issarsi sulle ginocchia e iniziare a spostare calcinacci e mattoni con le mani, ferendosele. Usare la magia sarebbe troppo pericoloso.
Remus trema, trema vistosamente, mentre il corpo di Sirius emerge dalle macerie. Il viso è coperto di polvere, il sangue esce dalla bocca e dal naso.
"Forza Sirius, forza. Resisti" sussurra Lupin, mentre le sue orecchie iniziano a riempirsi degli urli e delle voci della battaglia alle sue spalle. Forse dovrebbe girarsi, combattere. Ma Sirius è lì, pallido, che non sembra nemmeno respirare.
Il suo lupo interiore guaisce, spaventato a morte dall'idea che il suo compagno potrebbe esser deceduto. Non sopravviverebbe senza di lui, sarebbe perso per sempre.
"Non lasciarmi amore, non lasciarmi." continua Remus, alzando lentamente il capo di Sirius da terra e poggiando due dita sul polso magro.
Nessun battito. Niente di niente.
Remus scuote la testa, si sente svenire. Sirius Black non può essere morto, non ora che hanno iniziato di nuovo una vita insieme, che tutto andava bene, che potevano vivere felici e recuperare quei dodici anni separati.
Remus cerca di non scoraggiarsi, appoggia l'orecchio sul petto di Sirius, cerca di sfruttare il suo udito più sviluppato.
Il battito è così flebile da poter sembrare assente, ma è lì. Il cuore batte.
Remus arraffa la bacchetta, gli occhi quasi fuori dalle orbite.
"Innerva!" urla. Sirius spalanca gli occhi, tossisce, si muove e si aggrappa a Remus con le poche forze rimaste.
Si baciano bisognosi, poi una voce rompe l'atmosfera.
"Remus, devo andare da mio fratello! Non riesco più a coprirvi le spalle, ti prego, George e Percy hanno bisogno di me!"
Remus si volta verso Fred Weasley. Ecco perché nessun incantesimo ha colpito lui o Sirius, Fred era lì a proteggerli.
Si appunta di ringraziarlo una volta finita la battaglia, gli deve la vita.
Annuisce al rosso, che corre verso il suo gemello con foga, schivando incantesimi.
Sirius, seduto sul pavimento, stringe la bacchetta e si appoggia a una parete per alzarsi, trascinando con lui anche Remus.
"Andiamo a fare il culo a questi stronzi, amore mio!" ringhia con veemenza.
La voce inquietante di Voldemort, che fa cessare la lotta in cambio di Harry, sopraggiunge dopo un indefinibile ed estenuante tempo. Remus e Sirius, schiena contro schiena, si sentono a dir poco esausti.
Remus cerca Fred con lo sguardo, gli deve un favore, ma l'unica cosa che trova è una massa di teste rosse attorno a un corpo.
Sirius deglutisce, stringe la mano del suo uomo e inizia a camminare verso la famiglia Weasley.
"Non osare pensare che sia colpa tua, Moony. Tu non hai colpe, se doveva andare così sarebbe successo comunque" sussurra Sirius appena sono abbastanza vicini da notare che al cadavere non manca un orecchio.
Remus non può fare altro che abbracciare il suo Felpato e lasciare che le lacrime gli righino il volto mentre attorno a lui i morti vengono contati e coperti da lenzuoli bianchi.

Ciao miei cari lettori,
come state? Vi state godendo almeno un poco questo ponte pasquale?
Passando alla OS, cosa ne pensate?
Un abbraccio e un biscotto,
Sele

Wolfstar - one shotWhere stories live. Discover now