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Correva a perdifiato.
Sapeva che non avrebbe più rivisto l'alba. E non era facile da accettare.
L'importante è che lui viva.
Aveva superato due guerre magiche.
Non una, due! E ora sarebbe morto.
C'erano probabilità troppo basse di sopravvivere a quella notte.
L'importante è che lui viva.
La bacchetta spezzata ancora tra le mani.
Le scarpe che battevano sul selciato.
Dietro di lui una figura incappucciata.
Svoltò l'angolo.
Vicolo cieco.
L'importante é che lui viva.
Appoggiò le spalle al muro e si asciugò il sangue dal labbro.
Sorrise sghembo alzando gli occhi al cielo.Una luna non ancora piena splendeva nel buio.
"É finita" pensò.
L'importante é che lui viva.
La figura lo bloccava contro il muro, una mano sulla spalla ferita per impedirgli di scappare.
Calcio nello stomaco.
L'importante è che lui viva.
Si accasciò, non aveva la forza di reagire.
Una presa salda lo sbatté contro il muro freddo più e più volte.
Gli doleva la testa.
L'importante é che lui viva.
"Forza, tra non molto finirà." Mormorò al suo corpo.
Calci, pugni, schiaffi, insulti.
"Non sei solo un traditore del tuo sangue, eh? Ti metti anche a difendere quelli come lui." Disse la figura.
Parole pronunciate col veleno sulla lingua.
Calci, pugni, schiaffi, insulti.
L'importante é che lui viva.
"Meriti solo la morte."
Sorrise. In qualche modo sapeva, se lo sentiva ecco, che quella persona era al sicuro.
Ma non sarebbe mai arrivata in tempo per salvare anche la sua vita.
"Fa niente" pensò "L'importante é che lui viva."
Aveva la bacchetta puntata contro.
"Ti amo, Remus. L'importante é che tu viva, fa niente  se morirò io." Disse alla luna.
"AVADA KEDAVRA!"

Wolfstar - one shotWhere stories live. Discover now