Capitolo 63

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"Come stanno andando questi ultimi giorni insieme?" mi chiese Giorgia.

Stavamo pranzando insieme.

Per poi fermarci a studiare in biblioteca.

Con gli altri ragazzi del gruppo di studio.

Mi ero creata un equilibrio.

E tutto stava andando bene.

La convivenza stava procedendo a gonfie vele.

"Veramente bene" sorrisi.

"Tutto qui? Dai, raccontami qualcosa...ultimamente sei un fantasma con me!".

"Stiamo vivendo ogni giorno come se fosse l'ultimo, come se dovesse partire il giorno seguente...Giulio è dolce, gentile ed io cerco di essere migliore per lui".

"Che belli che siete".

"Siamo affiatati, ma non so come andrà a finire davvero".

Già.

Chi lo sa come procederanno le cose.

"Ma adesso godetevi il presente, e poi se sarà destino continuerete la vostra storia anche a distanza".

Quanto invidiavo il suo atteggiamento positivo.

La sua storia con Alberto stava andando benissimo.

Lui non sarebbe partito per andare in America.

Tra giovani studentesse.

E stupende professoresse.

"...e se trovasse un'altra?".

"Amy, ti stai già facendo prendere dalle paranoie?".

"Un pochino" cofessai.

"Conti mi sembra così innamorato di te che mi sembra impossibile vederlo correre dietro ad un'americana qualunque".

"Ma le hai viste le ragazze americane? Nei film sono sempre così perfetta e anche quelle meno belle poi diventano delle super gnocche...io sono come mi vedi, non ho nulla di speciale".

"Amelia, dici sul serio? Tu sei molto meglio di quelle tipe, e poi i film non mi sembrano una buona base di confronto...".

Aveva ragione.

Ma fin dal principio ero stata pervasa da paure.

Forse stupide.

Cosa potevo fare?

Il mio uomo se ne sarebbe andato.

Lontano migliaia di chilometri da me.

Da casa nostra.

Dalla nostra quotidianità.

Mentre io sarei rimasta qui.

Con il cuore pieno di speranza.

Ed un appartamento vuoto.

"Stai tranquilla, vedrai che andrà tutto bene ed io ti aiuterò a passare il prossimo anno nel migliore dei modi".

La giornata proseguì velocemente.

Arrivai a casa distrutta.

Stanca dalla giornata in università.

Dalle scale sentivo un buon profumo.

Entrai in casa.

Giulio mi accolse a braccia aperte.

Era così bello.

Con la felpa addosso.

E i jeans scuri.

CartapestaWhere stories live. Discover now