Capitolo 61

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Ero felice.

Felice come non mai.

E lo volevo raccontare a tutti.

Ma soprattutto a due persone in particolare.

Così quel pomeriggio ero uscita di casa.

E mi ero incamminata.

Verso un luogo speciale.

Che non visitavo da anni.

Non ho mai avuto il coraggio.

In spalla il mio fedele zaino.

Il cellulare in silenzioso.

Il tragitto non era poi così lungo.

E ripercorrere quel piccolo sentiero tra la natura era sempre bello.

Gli odori.

I rumori.

Sembrava non essere cambiato nulla.

Poi eccolo lì.

Il promontorio.

Una parte di roccia più alta delle altre.

Ma abbastanza facile da raggiungere.

Da cui si godeva di una vista spettacolare sul lago.

Qui.

Proprio qui.

Mio padre raccontava sempre di aver chiesto la mano di mia madre.

Proprio in cima a quel promontorio.

Con questo panorama mozzafiato.

Ora c'ero soltanto io.

Nessuna passeggiata mano nella mano con i miei genitori.

Ma non ero triste.

Non del tutto almeno.

Ero giunta in quel luogo per parlare.

Come se da lì ci fosse un filo diretto con il paradiso.

Come se potessero davvero sentirmi.

"Ciao Mamma, ciao Papà...scusate se non sono potuta venire prima, ma l'angoscia mi bloccava. Qui siete stati felici, siamo stati felici. Come quando papà ti ha chiesto di sposarti, no? Oppure come quella volta in cui abbiamo fatto un picnic proprio in questo punto del promontorio. Conservo questi ricordi come fossero opere d'arte all'interno del museo della mia memoria, con affetto e cura.

Spero voi stiate bene, ovunque siate finiti...mi volete ancora bene? Sono ancora la vostra scimmietta dagli occhi verdi? Che si arrampicava sempre sui mobili, che saltava sul lettino e che aveva imparato presto ad usare il vasino?

...Perché sono salita fin quassù? Un motivo c'è, un motivo che mi ha portata a sfidare la malinconia. Non sono più sola, l'Amelia triste e antisociale se n'è andata grazie all'affetto di molte persone buone che mi vogliono bene. Dalla Betty che sta facendo da vice mamma, ad Elisa che è come una sorella maggiore, a Giorgia che mi sprona a prendere le scelte giuste, a Pierpaolo che nonostante i nostri trascorsi è rimasto mio amico...in fine c'è lui, Giulio, l'uomo della mia vita. Papà, dai, non essere geloso...uomo della mia vita in un'accezione diversa rispetto al ruolo che ricopri tu.

Giulio vi piacerebbe tanto, è un uomo serio, dai sani principi e con la testa sulle spalle. Forse, mamma, starai pensando che è troppo grande per me ma sappi che mi protegge come fossi una principessa. Con lui tutto è bello, colorato, allegro. Non mi sentivo così bene da quando eravamo solo noi tre contro tutti.

CartapestaWhere stories live. Discover now