Capitolo 23

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"Ieri sei sparita con Giulio per un po' e poi siete magicamente ricomparsi dal nulla con due sorrisoni stampati in faccia...nascondete qualcosa".

"Oddio Eli! Non mi avrai chiamata a quest'ora solo per dirmi questa cosa..." faceva sul serio?

Ero nel cortile della facoltà.

Ero in anticipo.

Stranamente.

"Amy, dai, a me puoi dirlo".

"Non è successo niente, adesso devo andare...".

"Va bene...ma non mi convinci, adesso scrivo a Giulio".

"Fa come vuoi, ti confermerà le mie parole".

"Vedremo".

Chiusi la chiamata.

Elisa aveva ragione.

Era successo qualcosa.

Un bacio.

Un bacio vero.

Mi aveva spiazzata.

Subito dopo cadde il silenzio.

Nessuno dei due aveva spiccicato parola.

Sorridevamo.

Come bambini.

Quando le nostre strade si divisero ci salutammo come se niente fosse.

Sotto gli sguardi dei presenti.

Ma sarei rimasta volentieri lì con lui.

Non penso di essere innamorata di Conti.

Però abbiamo condiviso un bel momento.

"Buongiorno raggio di sole" Giorgia fece il suo ingresso.

"Come fai ad essere così energica al mattino?".

"Semplice, faccio sesso!".

"Gio..." la guardai con gli occhi sgranati.

"Sto scherzando, Amy, non puoi cascarci con tutte le scarpe" scoppiò a ridere.

"Ti odio".

"Allora, come mai così in anticipo oggi? Non è da te, e poi quando vieni con il tuo vicino di casa sexy arrivi giusto in tempo".

Vicino di casa sexy?

Davvero?

"Primo, non chiamare così Pierpaolo. Due, non sono venuta con lui oggi...".

"Guai in paradiso?".

Dovevo raccontarle com'era andata con Pier?

Forse mi avrebbe fatto bene ascoltare un parere esterno.

"Ti devo raccontare una cosa, però ti prego, sii discreta".

"Certo, capo" rise.

"Quando siamo andati via da casa tua, abbiamo passato poi il resto del tempo insieme prima che io andassi a lavoro...una cosa tira l'altra e alla fine, stavamo per baciarci".

"Cosa?!" urlò facendo girare alcuni ragazzi a pochi metri da noi.

"Giorgia, per favore...".

"Continua".

"Solo che non è avvenuto, Pierpaolo è praticamente fuggito..." mi portai le mani a coprire il viso, era imbarazzante.

"Che strano individuo...ma che vi siete detti prima? Cioè, poco prima di avvicinarvi per il bacio mancato".

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