Capitolo 47

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'Ti aspetto nella sala'.

Il messaggio del mio accompagnatore.

Del mio cavaliere.

Nel frattempo stavo ancora decidendo se mettere una collanina.

Elisa aveva pensato proprio a tutto.

Mi guardai allo specchio del bagno.

Ero pronta.

Ma qualcosa mi tratteneva.

Forse la paura di far fare brutta figura a Giulio.

Uno stimato psicologo e ricercatore.

Il vestito era carinissimo.

A fascia.

Lungo fin poco sopra alle ginocchia.

Rosso vivo.

Con dei fiorellini bianchi.

Ci abbinai i tacchi neri.

E la borsetta dello stesso colore delle scarpe.

Alla fine indossai la collanina.

Nulla di pretenzioso.

Mi scattai una foto per Giorgia.

Ogni promessa è debito.

Ed io mantenevo sempre le promesse.

'Sei bellissima, piccola Amelia' la sua risposta immediata.

Presi un bel respiro.

Uscii dalla stanza.

Scesi al piano terra.

Sentivo le gambe tremare ad ogni passo.

Entrai nella grande sala.

Era addobbata a cerimonia.

Ma nulla di pacchiano.

Gli uomini in completi gessati elegantissimi.

Le donne ancor di più fasciate nei loro abiti da principesse.

Forse ero un po' fuori luogo con un vestito così acceso.

Ma infondo ero la più giovane.

Gli occhi sarebbero stati puntati su di me comunque credo.

Cercai di intravedere il mio professore.

Lo trovai a chiacchierare con una donna.

Forse la stessa di cui era preoccupato oggi.

Giulio era davvero bello.

Indossava un completo scuro.

Con camicia nera.

Il mio punto debole.

La camicia nera.

Lo rendeva davvero sexy.

Mi avvicinai in punta di piedi per non disturbare la discussione.

Appena avverte la mia presenza si volta di scatto.

Rimane fisso ad osservarmi.

Come incantato.

La donna con cui stava parlando ci lascia soli.

"...buonasera" mormoro.

"Sei bellissima, la più bella" commenta senza staccare gli occhi dai miei.

Perché Giulio è così.

Non ti fa sentire un oggetto.

Tu ti sei vestita bene.

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