Capitolo 50

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"Grazie per avermi accompagnata, con questo regalo ho ufficialmente finito la lista di Natale" sorrise Elisa piena di buste.

"Figurati, tanto avevo la giornata libera oggi".

"Secondo me stai esagerando un po' con lo studio e il lavoro, dovresti allentare il ritmo altrimenti arriverai a Natale che sarai distrutta".

"No, tranquilla, sto bene e poi i soldi mi servono se voglio continuare a studiare".

"Tu sei sicura di aver finito con i regali?".

"Sì, ne avevo pochi da fare".

Elisa.

Giorgia.

Betty.

Lista conclusa.

Forse mi sarei regalata un libro così per dire di avere qualcosa sotto l'albero.

Ammesso che ci sia ancora un alberello in cantina.

Non ho neanche controllato.

Ultimamente pensavo soltanto alle cose importanti.

Lasciando da parte tutto il resto.

Il cellulare della mora iniziò a squillare.

La guardai rispondere.

Era Gabriele visto il sorrisone che si era formato sul suo viso.

Una coppia così perfetta non l'avevo mai vista.

Sempre in armonia.

Sempre innamorati come il primo giorno.

Poi c'ero io.

Che non sono stata neanche in grado di mantenere una relazione.

Durata un mese scarso.

Con più problemi che amore.

"Stanno arrivando Gabri e Giulio, ti dispiace?".

"No, figurati".

I due fratelli non attardarono a raggiungerci.

Fu strano vedere Giulio senza il suo solito vestito elegante.

Indossava camicia e maglioncino.

Con un paio di pantaloni neri.

Molto affascinante.

Dopo i saluti seguimmo Elisa per una nuova spedizione.

Voleva fare shopping per sé.

La coppietta davanti.

Io e il professore dietro.

In silenzio.

"E se ci vedessero insieme?" chiesi distrattamente senza neanche guardalo.

"Diremo la verità, che mio fratello e tua cugina sono fidanzati".

"Perché questa cosa non ti preoccupa?" era troppo tranquillo a proposito.

"Perché non m'interessa, la mia vita privata è privata".

"Sì, lo capisco, ma sono comunque una tua studentessa".

"Non stiamo facendo nulla di male, fidati, ci sono miei colleghi che fanno di peggio senza pensare alle conseguenze...".

"Davvero?".

"Già, il mondo, mia piccola Amy, non è per niente fatato" sbuffò.

"Questo lo so, ma non pensavo...".

CartapestaWhere stories live. Discover now