Capitolo 16

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Pierpaolo era appoggiato alla sua auto.

A qualche decina di metri da me.

Appena mi notò alzò la mano per salutarmi.

Era così carino con quel sorriso.

"Castelli, aspetta" mi sentii afferrare un braccio.

Strattonai subito la presa.

"Pensavo avessimo concluso la nostra chiacchierata" sbraitai.

"Mi dispiace, hai ragione, sono un codardo" gli occhi neri erano più cupi del solito.

"Bene, ora che lo abbiamo constatato, devo proprio andare".

"Le accetti?".

"Sta scherzando, vero? Dopo che mi ha mentito e mi ha trattata come una bambina, vuole che accetti le sue scuse?" risi nervosa.

Lo lasciai lì.

Elegante come pochi.

Con un'espressione sbattuta sul volto.

Mentre raggiunsi il mio vicino di casa.

Lo salutai sorridendo.

E salimmo in macchina.

Ciao Giulio Conti.

La prossima volta cresci un po'.

"Era lui il professore?" mi domandò l'uomo al volante.

"Sì, voleva scusarsi".

"Capisco...com'è andata la mattinata?".

"Al solito, ho avuto lezione di filosofia, inglese e psicologia clinica".

"Sembrano interessanti come materie".

"Molto...invece a te com'è andata?".

"Bene, ho chiuso un ottimo contratto oggi" si gonfiò di orgoglio.

"E non dovresti festeggiare con Alessia e suo padre?".

"No, ti ho invitata a pranzo e io mantengo le promesse".

"Dove andiamo?".

"In un posto molto carino".

"Non mi dici dove?".

"No, voglio che sia una sorpresa" sorrise guardandomi velocemente.

Il tragitto fu breve.

Eravamo vicino alla passeggiata sul lungo lago.

Lasciammo la macchina per proseguire a piedi.

Camminammo fino ad un paio di scalette in legno.

Pierpaolo mi aiutò a scendere.

Sentii la sua mano sul fianco.

Gentile.

"Vieni, siamo quasi arrivati" era felice.

Lo seguii sulla riva.

A pochi passi da noi l'acqua si infrangeva sulla ghiaia.

Era una spiaggia di sassolini.

Spostai lo sguardo davanti a me.

Vidi un piccolo chiosco.

Con dei tavolini sparsi sulla riva.

Era tutto pieno di fiori lilla.

Erano delle composizioni bellissime.

Rimasi a bocca aperta.

CartapestaWhere stories live. Discover now