Capitolo 26

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Giornata in casa.

Come ieri.

Niente lezioni.

Niente lavoro.

Due giorni di pausa dalla vita.

Non mi sono neanche vestita.

Ho ancora il pigiama addosso.

La maglietta di mio padre.

L'avevo trovata a casa dei miei nonni.

Il suo odore era andato via.

Ma sapere che la indossava lui mi fa sentire protetta.

Oggi è il giorno.

L'anniversario della morte dei miei genitori.

Per l'occasione avevo anche spento il cellulare.

Oggi avrei vissuto di ricordi.

Deambulai fino all'armadio della camera.

Sotto alla pila di lenzuola tenevo un tesoro.

L'album delle foto di famiglia.

Mamma lo aveva iniziato un pomeriggio di febbraio.

Per via della noia.

Diceva.

Come se fosse fatto di cristallo lo portai al piano di sotto.

Lo poggiai sul divano.

Avevo il coraggio di aprirlo?

Evitavo di farlo.

Potevo sfogliarlo in qualsiasi momento.

No.

Lo facevo soltanto in questa giornata particolare.

Da sola.

Nella mia intimità personale.

Decisi però di farlo dopo.

Di lasciarlo lì.

A scrutarmi.

Quest'anno non c'era soltanto il dolore.

C'era la confusione.

Una cosa tutta nuova.

Chissà cosa direbbe mia madre.

Mio padre sarebbe geloso.

Due uomini a farmi la corte.

Stiamo scherzando?

Sono pur sempre una bambina.

Sorrisi.

Spero di ricordarmi le loro voci fino alla fine dei miei giorni.

Di non dimenticare troppi dettagli.

Mi preparai un bagno caldo.

Con tantissima schiuma.

Il profumo di argan invadeva la stanza.

Lo adoravo.

Mi immersi.

Volevo rilassarmi.

Ricordare tutte quelle volte che avevo fatto spazientire i miei.

O quella volta che mi ero infilata nel loro lettone.

Mi mancano.

Ogni giorno di più.

Sto diventando grande.

Adulta.

E la loro guida mi servirebbe.

Tanto.

CartapestaWhere stories live. Discover now