"Questi possono andare?" chiese agitandoli in aria.

E così, un quarto d'ora dopo, si era chiusa nel bagno della camera di Niall e aveva indossato quello strano abbigliamento. Una volta pronta, decise di contare fino a dieci prima di uscire da quella stanza. Quando si accorse che questo non faceva altro che renderla più nervosa, abbassò di getto la maniglia della porta e si ritrovò presto nella camera del biondo. Si soffermò a guardare Niall disteso sul letto, con le spalle appoggiate alla testiera e l'espressione del viso concentrata mentre smanettava con il cellulare. Beatrice si avvicinò lentamente al letto. Erano circa le undici e trenta ed era già stanchissima. La gravidanza si faceva sentire, eccome se si faceva sentire.

Si sedette sul materasso distogliendo lo sguardo da Niall che adesso la guardava.

"Tutto bene?" chiese.

"Si, grazie" rispose sorridendo mentre si posizionava sotto la copertina, mantenendo le distanze dal ragazzo, magari un po' troppo. Una volta sistemata la maglietta sulla pancia sporgente, sospirò e poi si voltò a guardare l'altro. Niall la guardava come se stesse cercando di trattenersi dal ridere.

"Cosa c'é?" Chiese Beatrice perplessa. E Niall scoppiò a ridere in quel modo che solo lui poteva, con quella risata che solo lui aveva. Bea lo guardò mentre arriciava il naso e cominciò a sorridere inconsapevolmente, non rendendosene nemmeno conto.

Ora capiva come si sentivano tutte le sue fans.

"Rido per te" rispose Niall tra le risate.

"Cosa?"

"Non so, sembri una carcerata, tra poco cadi pure dal bordo del letto" ridacchiò. Beatrice mise il broncio e si spostò verso il centro del letto. Adesso erano solo pochi centimetri a dividere i due ragazzi.

"Dai adesso non fare l'offesa" sorrise divertito.

"Stai ancora ridendo di me" sbuffò Bea incrociando le braccia al petto.

"Ma io scherzo"

Beatrice lo guardò ancora mentre scoppiava in un'altra risatina.

Niall era decisamente più bello quando rideva, con gli occhi luccicanti e le rughette a contornarli. Beatrice scosse la testa, sia per scacciare quei pensieri, sia perché quel ragazzo era un caso perso se rideva per una tale sciocchezza.

Calò di nuovo il silenzio tra i due, nella stanza si sentivano solo il suono dei tasti che Niall schiacciava sullo schermo del suo cellulare.

La tensione era del tutto palpabile.

"Scusa"

Fu un sussurro quello del biondo, reso udibile dal silenzio che avvolgeva la camera.

"Mh? Per cosa?" chiese Beatrice confusa.

"Per aver inventato questa storia a mia mamma, ora sei costretta a dormire qui fino a quando non va via e non credo che la cosa ti vada a genio" spiegò "Quindi scusami" Niall si grattò la nuca con i polpastrelli delle dita.

"Niall, é la terza volta che mi chiedi scusa" ridacchiò "non fa niente, sul serio"

"Il fatto é che mia madre é, mh, come dire? Un po' all'antica" cominciò "se venisse a sapere che ho messo incinta una ragazza che conosco da poco, non so come la prenderebbe"

Beatrice si raddrizzò sulla schiena e gli accarezzò una mano mentre cercava di tranquillizzarlo perché non era poi la fine del mondo, almeno per lei.

"Quindi ho detto questa cosa a mia madre, qualche giorno fa... ma non pensavo si presentasse alla porta di casa mia così"

Bea lo avvertì quel leggero tremolio nella voce di Niall, e allora strinse la presa sul suo braccio.

"Okay Niall, te l'ho già detto, non fa nulla" gli sorrise "scusami per averti dato dell'idiota"

Niall ridacchiò e scosse la testa.

Prima che il silenzio riprendesse possesso dell'intera stanza, Beatrice si decise a parlare.

"Non é poi la fine del mondo"

"Cosa?"

"Dormire a casa tua" ma se ne pentì quasi subito di averlo detto "cioé, é sempre meglio stare qui in compagnia che a casa mia da sola"

Niall aveva intenzione di dirle non é vero, non sei affatto sola, perché adesso ci sono io. Ma quella frase, ripetuta nella sua mente, sembrava così assurda. Per questo motivo si limitò a sorridere e andare a stringere leggermente la mano di Beatrice sul suo braccio. L'altra arrossì in imbarazzo quando se ne rese conto.

Era questo che Bea intendeva quando sentiva che qualcosa stava cambiando.

E una frase balenò nella testa di entrambi:

Stare insieme, non era poi così male tutto sommato.

Spazio Autrice:
Buongiorno, viva le vacanze di Natale yee
Okay, scusate sempre per il ritardo.
Un grazie per chi segue questa storia, due per chi vota e commenta.
Non sapete quando vi adoro, aw
Alla prossima e auguri a tutti ♥

Responsibility || Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora