THE PRICE OF IMMORTALITY-il prezzo dell'immortalità

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«Serpeverde da questa parte!» gridò Tom al gruppo verde e argento appena uscito dal castello.

Hilary era lí con lui e fissava gli altri ragazzi muoversi velocemente verso lei e l'altro per la gita.
Era davvero felice, ma si sentiva anche molto giù di morale per quanto riguardava il suo gruppetto di amici, ma cercò di non pensarci troppo.
Era avvolta dalla sua sciarpa Serpeverde, semplicemente ricoperta con la mantella della casa e con la divisa sotto, non aveva avuto voglia di agghindarsi come aveva fatto la prima volta, non era in vena di fare festa, in più era venuta solo per il suo ruolo da prefetto e per nient'altro.

Notò il gruppo di Druella, Abraxas e Dorea camminare uno fianco all'altro, tutti contenti e sorridenti come sempre.
Tom le diede una gomitata nelle costole e indicò con il capo la cittadina di Hogsmeade che quel giorno era avvolta dalla nebbia.

Riddle era vestito esattamente come lei, senza nessun tipo di abito particolare, sempre con la solita divisa e la mantella che svolazzava dietro di lui. Idenas dovette ammetterlo, nei suoi abiti semplici il Serpeverde sapeva apparire straordinario e non capiva perché lo trovasse così, ma sapeva che lui aveva un grande potenziale, quindi sarebbe stato vantaggioso passare del tempo con lui.

Iniziarono tutti a dirigersi verso il piccolo villaggio, alcuni con abiti e altri solo con la divisa con tanto di sciarpe e cappellini per ripararsi dal freddo autunnale.
Più avanzavano più si intravedevano le vetrine del posto illuminate dalla luce calda dei locali e l'odore inconfondibile di dolci che proveniva da Mielandia. Come sempre la maggior parte degli studenti si precipitò ai tre manici di scopa, il più  famoso pub di Hogsmeade, che tutti amavano per la sua burrobirra.
Hilary corse subito dentro e Tom la seguí; presero posto in fondo al pub, in un tavolino abbastanza nascosto con due sedie una difronte all'altra.

Un gruppetto di Corvonero guidato da Al si sparpagliò in giro e Macmillan andò dai suoi amici Serpeverde qualche tavolo più avanti. Cercò di non badare alla presenza del Corvonero, ma essendo che lei fosse con la schiena rivolta verso il muro, le veniva difficile non guardalo.

«Cosa intendevi dire quando mi hai detto che volevi mettere un freno alla morte?» domandò il ragazzo distraendola da ogni pensiero.

Hilary scosse la testa e sospirò, non era un discorso di cui avrebbe voluto parlare perché lo reputava troppo privato, ma Riddle le sembrava la persona che avrebbe capito il suo ragionamento.

«Intendevo di trovare un mezzo per vivere per sempre, che ti permetta di dividere la tua anima» rispose sottovoce.

«Hilary. Immagina di dividerla più volte...» disse lui sfregandosi il mento con le dita.

La mente della ragazza viaggiò veloce, un sacco di immagini crude quasi irrealistiche le passarono davanti. Era già difficile pensare alla creazione di un horcrux, figuriamoci di più pezzi della propria anima sparsi in vari oggetti.

«È già mostruoso compiere un...un..omicidio, pensa a più di uno» gli rispose Idenas guardando dritto negli occhi l'altro.

«È il prezzo dell'immortalità»
Il Serpeverde lo disse con tale acidità che ad Hilary senti una strana sensazione al petto e il cuore che iniziava a batterle più velocemente.
Aveva ragione, per le cose migliori bisognava pagare sempre caro prezzo e non tardò a farglielo notare.

«Hai ragione, se non fosse così crudo allora tutti lo farebbero. La gente preferisce morire che uccidere»

«Ti sei risposta da sola.
La vita è una, ma tenersela stretta per l'eternità è pressoché impossibile perché nessuno pensa mai davvero al fatto che un giorno morirà e cesserà di esistere e che l'esistenza è importante, ma in pochi riuscirebbero a vivere con un omicidio sulla groppa» le disse osservandola profondamente negli occhi, dove intravedeva un bagliore rapito.

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