RIOT- la ribalta

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«Vedrai andrà tutto bene...» disse Al poggiando una mano sulla spalla di Hilary.

Era arrivato il grande giorno, il giorno che tutti attendevano con ansia da anni. Alcuni ne erano entusiasti, come per esempio Adelaide e tutti gli altri genitori, dove per loro era un giorno di festa grande e una gioia in mensa, ma i ragazzi sembravano solo depressi o agitati, tranne Dorea e Charlus, che sprizzavano gioia da tutti i pori.

Ogni volta che Hilary li osservava, un moto di tristezza prendeva possesso in lei. Perché non poteva essere così? Perché non poteva vivere tranquillamente? Si era innamorata forse della persona sbagliata?
Questo era sicura di no, ma se Tom Riddle fosse stato purosangue, le cose sarebbero risultate più facili. Ma rimaneva comunque il problema dei suoi genitori e di quella profezia che continuava a martellarle la testa.

"Il degno membro della dinastia maledetta riuscirà a strappare un'anima per l'inizio della fine, incrociandosi così con un destino più grande. E insieme sfideranno l'ultima sorte"

In quei giorni prima del matrimonio, lei ed Al si erano scervellati fino ad avere il mal di testa per dare un senso a quelle parole, ma era abbastanza inutile, tanto prima o poi lo avrebbero scoperto.

Hilary si guardò allo specchio e si sistemò le ultime pieghe del lungo vestito bianco e sospirò guardando dallo specchio la faccia di Macmillan, quasi più stressata della sua.

«Tra poco finirà...almeno per te» le sussurrò Al sfregandole una spalla.

Idenas poggiò la mano sopra la sua e la strinse.
«Ho sempre paura che qualcosa vada storto...e Aiden non aiuta, sono arrivata ai limiti della sopportazione»

«Ci penserò io a lui» rispose sistemandosi il ciuffo allo specchio e lei scosse la testa stranita.

«Intendo che lo sistemerò per bene in caso dovesse andare storto qualcosa...ma che vai a pensare?!» esclamò sistemandosi gli occhiali.

«E tu che farai?» chiese Hilary avviandosi verso l'uscita di camera sua.

«Non pensare che starò con quel castoro! Me ne andrò anche io...lontano»

Idenas si girò sorpresa e Aloysius la guardò con gli occhietti marroni luccicanti di tristezza.
«Me ne torno a Boston»

Un tonfo al cuore precipitò lungo con il corpo della ragazza; se Al se ne andava via per sempre, non lo avrebbe mai più rivisto, soprattutto per Tom, che detestava a morte Macmillan e la sola idea che potesse respirare vicino ad Hilary lo innervosiva.

Idenas corse ad abbracciarlo e si fiondò tra le sue braccia con gli occhi che minacciavano una fuoriuscita di lacrime.
Gli stampò poi un bacio sulla guancia e lui arrossí.

«Partirò tra qualche mese...mica oggi» rispose trattenendo una risatina nervosa.

Hilary fece per strofinarsi gli occhi sul palmo della mano, ma poi si ricordò che indossava quelli stupidi e orridi guanti bianchi, che con il trucco si sarebbero sporcati.
Lasciò perdere e tornò su Macmillan con aria delusa.

«Ma non capisci? Non ci vedremo mai più...» disse con la voce strozzata dal nodo in gola.

«Invece si! Ti scriverò un sacco di lettere e verrò qua in Inghilterra per le vacanze, quindi passeremo tempo insieme» rispose raggiante, così raggiante che ad Hilary si strinse il cuore nel vederlo così speranzoso.

«Io e Tom scompariremo, Aloysius» parlò fissandolo negli occhi e lui lo osservò confuso.

«Che significa...siamo amici e io mi preoccupo per te...Tom non sarà un ostacolo così grande alla fine»

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